Salcito, elezioni comunali 2023

I cittadini di Salcito hanno premiato l’impegno di Giovanni Galli, il quale, nella
tornata elettorale del 14 e 15 maggio 2023, è stato riconfermato sindaco. La lista
civica “Cambiare Salcito”, da lui capeggiata, ha infatti conquistato il 62,92% delle
preferenze, con 280 voti, mentre Simone Di Claudio, della lista civica “Per il bene
comune”, si è fermato al 37,08%, conquistando 165 voti. Nessun voto per le altre
sette liste civiche.
Dopo i festeggiamenti di rito, Giovanni Galli ha parlato di una vittoria di tutti e
bisogna dargli ragione, perché la sua netta affermazione è figlia dell’ottimo lavoro
svolto dall’Amministrazione Comunale da lui guidata nei cinque anni precedenti,
durante i quali Salcito ha vissuto una vera e propria primavera di rinascita.
Come già segnalammo in un articolo dell’agosto dello scorso anno, numerose
sono state le iniziative e le opere realizzate. E’ doveroso ricordarne alcune delle più
significative: risanamento del bilancio comunale; rifacimento dell’asfalto, con
apposizione di dossi artificiali nelle aree urbane; pavimentazione della piazza;
installazione di un sistema di videosorveglianza per il controllo del territorio;
collocazione di defibrillatori; adeguamento della rete idrica; restaurazione di
monumenti ed edifici; cura del verde pubblico; candidatura al PNRR del progetto di
recupero dell’area urbana e dell’ex sede comunale, per attività sportive e culturali;
realizzazione di un’innovativa app, “Aldilàpp”, finalizzata a digitalizzare i principali
servizi cimiteriali, come l’archivio e la ricerca di informazioni sui cari defunti (Salcito
è stato il primo comune molisano a dotarsi di tale app, suscitando notevole interesse
nei sindaci di tutta l’Italia).
Tra i primi obiettivi del nuovo mandato, figurano strade, viabilità e la
mitigazione del dissesto idrogeologico, utilizzando fondi ministeriali per la
progettazione, pari a poco meno di un milione di euro, necessari per il rifacimento
della pavimentazione e della rete fognante, senza dimenticare il pressing sulla
Provincia di Campobasso per la prossima riapertura del ponte di collegamento con
Bagnoli del Trigno e Civitanova del Sannio, chiuso dal 2004 e per il quale i lavori
inizieranno nel giro di un mese.
Giovanni Galli, inoltre, ha tenuto a sottolineare che, come sempre, curerà con
caparbietà i rapporti con la Regione Molise e con la Provincia di Campobasso,
affinché continuino ad essere ottimi, con notevoli benefici per la comunità.
Avendo il nostro mensile particolarmente a cuore la sicurezza dei cittadini, è
con grande soddisfazione che registriamo il rinnovato ed ancor più pressante impegno
da parte del sindaco anche con riferimento a questo delicatissimo settore.
Come già evidenziammo nel richiamato articolo dello scorso agosto, Salcito ha
visto uno straordinario sforzo sinergico di controllo del territorio attuato da
Amministrazione Comunale, Carabinieri della Stazione di Trivento e Carabinieri
Forestali, con il supporto del sistema di videosorveglianza di cui sopra è cenno, che
sarà potenziato con altre due telecamere di prossima installazione. Tale attività, che
ha consentito di ridurre al minimo i fenomeni delinquenziali (non è mai superfluo
ricordare, a tal riguardo, che, nonostante le esigue unità a disposizione, i Carabinieri
di detta Stazione e i Carabinieri Forestali sono forza attiva sul territorio, dando il

massimo in una terra che richiede sorveglianza 24 ore su 24), ha interessato anche il
sociale, venendo incontro alle esigenze dei più bisognosi, soprattutto anziani e
disabili.
Al sindaco Giovanni Galli e a tutta la nuova Amministrazione Comunale
giungano i migliori auguri di buon lavoro da parte del mensile Polizia di Stato,
affinché la primavera che Salcito ha vissuto nei cinque anni appena trascorsi, continui
a germogliare sempre più esuberante, facendolo diventare uno dei borghi più belli e
caratteristici d’Italia.
Ad maiora.

di Umberto Buzzoni 

Foggia: reati contro il patrimonio, ricettazione e riciclaggio di veicoli

Dalle prime luci dell’alba, nell’ambito delle indagini condotte dalla Polizia di Stato di Foggia, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, è in corso una vasta operazione di polizia giudiziaria finalizzata ad eseguire un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale dauno nei confronti di numerosi soggetti, in prevalenza di estrazione cerignolana, presunti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio ed in particolare furto, ricettazione e riciclaggio di veicoli.

L’attività investigativa ha permesso di stimare il profitto dei delitti di riciclaggio, allo stato pari a € 1.250.000,00, per il quale è stato emesso un apposto Decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca obbligatoria dei beni nella disponibilità degli indagati.

L’articolata attività d’indagine, svolta dai poliziotti della Squadra Mobile, dal Commissariato di PS di Cerignola e dal Compartimento Polizia Stradale “Puglia”, ha svelato e disarticolato un insidioso e solido gruppo dedito alla commercializzazione di componenti e pezzi di ricambio provenienti dallo smontaggio di un numero esorbitante di veicoli rubati., in grado di produrre un elevato profitto.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Sorianello – Sparatoria con un kalashnikov a Sorianello: arrestato l’autore dalla Polizia di Stato

Nella serata dello scorso  14 ottobre giungeva chiamata al  113 con la quale veniva segnalato che un soggetto stava sparando in strada nel Comune di Sorianello.
Immediatamente veniva inviato personale della Polizia di Stato, in particolare della Squadra Mobile di Vibo Valentia e del Commissariato di Serra San Bruno.
Sul posto venivano rinvenuti 11 bossoli calibro 7.62, compatibili con un kalashnikov; i colpi erano stati  esplosi all’indirizzo di alcune auto parcheggiate davanti ad una palazzina e poi all’indirizzo dello stesso stabile che avevano attinto il balcone di uno dei condomini.
Poco dopo era giunta una telefonata al numero di emergenza ove venivano segnalati nuovi spari, stavolta presso l’abitazione indipendente di un uomo residente sempre nel Comune di Sorianello. Su questa seconda scena del crimine venivano rinvenuti ulteriori due bossoli calibro 7.62, stavolta esplosi all’indirizzo della serranda del garage dell’abitazione oltre che sull’autovettura lì parcheggiata.
Grazie allo scrupoloso lavoro investigativo svolto dai poliziotti, è stato possibile ricostruire puntualmente la dinamica degli eventi ed appurare che la  stessa persona  che poco prima aveva denunciato di essere stato fatto oggetto di colpi d’arma da fuoco nella sua abitazione, era in realtà l’autore anche della prima sparatoria, che poi aveva simulato l’agguato armato a suo carico solo al fine di sviare le indagini.
Infatti, dagli accertamenti espletati, emergeva che l’uomo, nella mattinata precedente, aveva litigato con la moglie, al punto che quest’ultima aveva deciso di abbandonare la casa coniugale, trasferendosi presso il condominio ove risiedevano alcuni suoi parenti.
Con chiara finalità intimidatoria, quindi, l’uomo si sarebbe recato poi in tarda serata sotto l’abitazione della moglie, esplodendo colpi d’arma da fuoco e minacciando direttamente sia la donna che le loro figlie minori.
La Procura della Repubblica di Vibo Valentia, diretta dal Procuratore Capo Dr. Camillo FALVO, emetteva decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dell’indagato e lo stesso veniva associato presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia per rispondere dei delitti di minacce aggravate dall’uso delle armi, porto e detenzione abusiva di arma e munizioni da guerra, simulazione di reato, ricettazione e esplosioni pericolose in luogo pubblico.
All’esito della successiva udienza veniva convalidato il fermo e poi confermata la misura cautelare della custodia in carcere.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Poilzia di Stato

FOGGIA: OPERAZIONE ALTO IMPATTO

AUMENTA LA PRESSIONE DELLE FORZE DELL’ORDINE SULLA CRIMINALITÀ

Nuova operazione anticrimine ad “Alto Impatto” nella provincia di Foggia, dopo la visita istituzionale del Ministro dell’Interno Luciana LAMORGESE, dello scorso 17 gennaio. Ieri sera, un centinaio di operatori delle forze dell’ordine appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, hanno setacciato il territorio eseguendo perquisizioni, ispezioni, posti di blocco e controlli ad esercizi commerciali.

L’operazione fa seguito alle precedenti e costituisce l’ennesima offensiva lanciata dalle forze dell’ordine contro la criminalità foggiana, dopo gli attentati dinamitardi ed incendiari verificatisi ad inizio d’anno. Anche ieri sera è stato attuato un articolato dispositivo di prevenzione, reso particolarmente efficace e visibile, grazie all’utilizzo di numerosi reparti speciali e di rinforzo inviati dal Ministro dell’Interno sul territorio di Capitanata per rafforzare i servizi di controllo del territorio e di contrasto al crimine.

L’attività è stata esperita con l’impiego di unità cinofile antidroga ed antiesplosivo, di equipaggi elitrasportati, di operatori specialisti in indagini scientifiche e di reparti specializzati nei controlli su strada e nelle aeree rurali.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Reggio Calabria, 4 Arresti per omicidio premeditato

La Polizia di Stato di Reggio Calabria, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha eseguito dalle prime ore di questa mattina un’articolata operazione finalizzata all’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP presso il locale Tribunale nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di omicidio premeditato, tentata estorsione, rapina e tentato omicidio aggravati (ad eccezione del tentato omicidio) dalla circostanza del metodo mafioso e dall’avere agevolato la ‘ndrangheta unitaria, nella sua articolazione territoriale denominata cosca TEGANO, operante nel quartiere Archi di Reggio Calabria. Eseguite diverse perquisizioni domiciliari.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

OPERAZIONE “MOVIDA”

La Polizia di Stato sta eseguendo a Lecce e in provincia il ritardato arresto di alcuni soggetti, diversi dei quali contigui ai clan della criminalità organizzata locale, ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Le indagini della Squadra Mobile di Lecce e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, sono state avviate nel mese di luglio scorso, con il contributo della Direzione Centrale per Servizi Antidroga e del Servizio Polizia Scientifica. L’attività illecita veniva consumata dagli indagati sia nel centro cittadino del capoluogo salentino che in diverse località balneari della provincia anche all’interno di rinomate discoteche. L’operazione rientra nel progetto “PUSHER 3”, che ha rilanciato l’impiego di operatori sotto copertura per l’acquisto di droga, ritardando l’arresto degli spacciatori responsabili della cessione. Il ricorso all’intervento dell’undercover, anche attraverso l’utilizzo di telecamere nascoste, ha consentito di disvelare, in soli 30 giorni, la fitta rete di spaccio presente in ben 4 locali notturni, consentendo di raccogliere gravi elementi indiziari nei confronti dei soggetti arrestati, alcuni di essi contigui ai clan della criminalità organizzata locale. Avviati dalla Questura di Lecce i procedimenti amministrativi finalizzati alla chiusura ex art 100 T.U.L.P.S. dei 4 locali pubblici interessati.

Di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Accordo su prevenzione e contrasto dei crimini informatici

Roma,oggi, il rinnovo dell’accordo tra Polizia di Stato e Ferrovie dello Stato Italiane per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto i sistemi e i servizi informativi di particolare rilievo per il Paese. Tra questi, le piattaforme tecnologiche del Gruppo FS Italiane, una delle più grandi realtà industriali del Paese, che realizza e gestisce opere e servizi nel trasporto ferroviario, contribuendo a sviluppare un progetto di mobilità e logistica integrata. La convenzione, firmata dal Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli e dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ferrovie dello Stato Italiane Gianfranco Battisti, rientra nell’ambito definito dalle direttive impartite dal Ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione in materia di criminalità informatica attraverso la valorizzazione del partenariato con il mondo privato. L’insidiosità delle minacce informatiche e la mutevolezza con la quale si presentano richiedono, infatti, una sinergia informativa tra tutti gli attori della cybersecurity per mettere a fattor comune conoscenze ed esperienze utili a sperimentare efficaci forme di contrasto. Per la Polizia di Stato, tale compito è assicurato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni e, in particolare, dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche che, con una sala operativa disponibile h24, rappresenta il punto di contatto per la gestione degli eventi critici delle infrastrutture di rilievo nazionale operanti in settori sensibili per il Paese. Ferrovie dello Stato Italiane, rispettando gli obblighi normativi in materia, ha inoltre avviato un importante processo di internalizzazione dei servizi di sicurezza informatica grazie alla realizzazione del Cyber Security Operation Center. Un polo di eccellenza nel quale confluiscono le tecnologie e le competenze più avanzate con l’obiettivo di fornire i più elevati livelli di protezione cibernetica ai sistemi tecnologici e informativi che supportano la gestione e il controllo della circolazione ferroviaria.
Alla firma della convenzione erano, inoltre, presenti, per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato Roberto Sgalla e il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni Nunzia Ciardi, mentre per Ferrovie dello Stato Italiane erano presenti il Direttore Centrale Protezione Aziendale Franco Fiumara e il Responsabile Cyber Security Riccardo Barrile.

Di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
Foto Polizia di Stato

FOGGIA: LA POLIZIA DI STATO DI SGOMINA INTERA BANDA CRIMINALE

La Polizia di Stato di Foggia ha arrestato 6 soggetti, componenti di una banda criminale che il 25 settembre scorso aveva fatto irruzione all´interno di una tabaccheria innescando una violenta colluttazione con i due titolari e causando ad uno di loro lesioni.
I due si erano poi allontanati a bordo di un´autovettura rubata.
Nel frattempo, i poliziotti stavano pedinando un altro veicolo, con a bordo due noti pregiudicati, in quanto forte era il sospetto che tale auto avesse come finalità il recupero dei 4 complici.
Dopo un breve inseguimento, i pregiudicati, che addirittura tentavano di investire uno degli agenti, venivano bloccati e all´interno dell´abitacolo veniva rinvenuta una ricetrasmittente, mentre sul cellulare di uno dei soggetti, pervenivano numerose telefonate da due diverse utenze risultate da accertamenti successivi in uso a due dei 4 complici che avevano perpetrato la rapina.
I poliziotti decidevano quindi di salire sull´autovettura dei 2 malviventi per recarsi nel luogo ove la stessa aveva inizialmente sostato, ritendendo che quello fosse il punto concordato per il recupero dei restanti membri della banda.
Ed infatti, i 4 malviventi, usciti da un sentiero, tentavano di salire sull´auto. Venivano prontamente bloccati, arrestati e condotti presso la locale Casa Circondariale. Sequestrati la pistola utilizzata per la rapina, le radiotrasmittenti e vari passamontagna.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

POLIZIA DI STATO: OPERAZIONE BENGALA

La Polizia di Stato di Stato di Ventimiglia ha  eseguito  7 ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti cittadini del Bangladesh, responsabili di associazione a delinquere e  favoreggiamento aggravato  dell´immigrazione clandestina di stranieri privi di idonei documenti. L´operazione, iniziata oltre un anno fa, alla  quale hanno contribuito anche i colleghi della corrispondente  Polizia di Frontiera Francese, stronca così l´organizzazione che ha messo salde radici nel comprensorio di Ventimiglia, ma con contatti anche nelle città di Torino e Milano.
Il materiale investigativo e probatorio ha permesso al GIP di emettere una ordinanza di custodia cautelare a carico di  7 stranieri,  arrestati nella notte, con l´impiego di circa 40 uomini della Polizia di Stato. I poliziotti della squadra investigativa hanno collezionato una serie di prove – monitorando i soggetti a distanza, adottando ogni utile strategia al fine di non essere individuati anche dalle cosiddette “vedette”, che si posizionavano in luoghi strategici proprio per tentare di identificare le auto della polizia ed avvertire immediatamente i “passeur”.  Anche l´utilizzo delle intercettazioni telefoniche hanno permesso di scoprire il complesso sodalizio criminale. Tra gli arrestati, spiccano elementi particolarmente violenti e privi di scrupolo, che non hanno esitato a mettere a repentaglio la vita di molte povere persone, stipandoli all´inverosimile dentro angusti portabagagli privi di aria, pur di ottenere il proprio guadagno, che ormai aveva raggiunto  proporzioni imponenti, tanto è vero che ogni “passaggio” fruttava anche fino a 500 euro per migrante, somma che doveva essere corrisposta in anticipo.   Significativo  il “guadagno” per viaggio, che  raggiungeva cifre  che potevano anche superare i  6000 euro.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto polizia di stato

TRASPORTO MERCI PERICOLOSE CONTROLLI A TAPPETO IN TUTTA ITALIA

Nuove azioni di controllo mirato della Polizia di Stato rivolte al trasporto di merci pericolose hanno interessato, dal 10 al 14 settembre, le principali direttrici della viabilità su tutto il territorio nazionale.  L’operazione ad “alto impatto”, articolata su 4 giorni consecutivi, è stata preceduta da un prima giornata di coordinamento, tecnico operativo, a livello nazionale. Quello dell’ autotrasporto, è un segmento della mobilità particolarmente professionalizzato, al fine di garantire il rispetto della normativa ADR che disciplina per il trasporto di merci pericolose. I conducenti devono essere titolari del cosiddetto patentino ADR. Sono stati impegnati nei servizi di controllo Operatori altamente specializzati dei reparti della  Polizia Stradale su tutto il territorio italiano. La campagna di controlli straordinari, si aggiunge agli ordinari controlli che la Polizia Stradale svolge quotidianamente nel settore. L’iniziativa, estesa a tutte le province e pianificata lungo le direttrici maggiormente interessate dal traffico di sostanze pericolose da e verso siti strategici, anche in corrispondenza di barriere e  caselli autostradali, ha consentito di ampliare significativamente i controlli nel settore soprattutto in chiave preventiva di eventuali eventi infortunistici. Sono state 1307 le pattuglie della Polizia Stradale che, in tutta Italia dal 10 al 14 settembre, hanno controllato  4.139 i veicoli,  di questi 3.693 italiani, 407 comunitari e 39 extracomunitari.
Le violazioni complessivamente accertate sono state 3.458, di cui 1.258, il 36% circa del totale, per irregolarità relative alla specifica normativa di settore (art. 168 C.d.S.). Delle violazioni accertate in materia di trasporto di merci pericolose, in particolare, 410  (circa un terzo) hanno riguardato irregolarità documentali, 398 sono state le violazioni riguardanti l’equipaggiamento di sicurezza, mentre 383 sono state le irregolarità relative al veicolo. Altre 67 violazioni sono state accertate relativamente a prescrizioni attinenti  l’autorizzazione, il conducente, il sovraccarico. Infine 236 sono state le violazioni dei tempi di guida e di riposo dei conducenti professionali (art. 174 C d.S). Gli illeciti amministrativi accertati hanno consentito di elevare sanzioni per un importo complessivo di 380.870 Euro. L’attività ha fatto emergere, per la più gran parte, violazioni “documentali, anche se la complessità della normativa ADR e i riscontri ottenuti hanno suggerito la pianificazione per il mese di ottobre e novembre di altri servizi ad alto impatto su tutto il territorio nazionale.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
Foto Polizia di Stato