Brescia: arrestato in Portogallo latitante anarco-insurrezionalista

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La digos

Una delle maggiori figure di riferimento del mondo dell’anarco insurrezionalismo è stato arrestato in Portogallo nell’ambito di un’operazione condotta dagli uomini della Digos di Brescia e della Direzione centrale della Polizia di prevenzione-Servizio per il contrasto all’estremismo ed al terrorismo interno, dalla Polizia civile lusitana e dal Cuerpo Nationale de Policia spagnolo.

Sono stati i poliziotti italiani ad individuare il paesino portoghese al confine con la Spagna dove Gabriel Pombo Da Silva di nazionalità spagnola, si era rifugiato: deve scontare 16 anni di reclusione per gravi reati commessi nel suo Paese di origine.

Già delinquente comune incline alla violenza e all’uso delle armi, è diventato nel tempo un punto di rifermento del movimento anarco-insurrezionalista internazionale grazie ad un intenso percorso criminale sviluppato non solo in Spagna e in Italia, ma anche in altri Paesi europei.

I lunghi periodi di detenzione e la diffusione di numerosi documenti di natura apologetica, attraverso internet, lo hanno reso noto proclamandolo figura carismatica e leader ideologico.

A insospettire gli investigatori l’improvvisa scelta di clandestinità dell’uomo, che, pur senza essere ancora colpito da provvedimenti di cattura, si era reso irreperibile dal 20 gennaio 2019 insieme alla compagna italiana.

A seguito dell’anomala decisione del militante anarchico, sono state implementate le attività investigative che già erano in atto da parte della Digos di Brescia e della direzione centrale della Polizia di prevenzione.

La volontà di sottrarsi ad un eventuale arresto era stata espressa dall’uomo con due documenti diffusi durante la clandestinità su siti d’area libertaria e spazi web dedicati.

Dopo un’attività d’indagine nei confronti dei familiari della compagna e di altri estremisti ritenuti vicini all’uomo, anche al fine di prevenire eventuali azioni criminali nel nostro Paese, e a seguito, la scorsa estate dell’emissione del mandato di arresto europeo da parte dell’Autorità spagnola, l’uomo è stato individuato.

I poliziotti italiani sono riusciti a fornire agli organi di polizia iberici concreti e decisivi elementi per la localizzazione del latitante nella cittadina portoghese di Moncao.

fonte e foto polizia di stato

NEI CENTO ANNI DEL GIRO D’ITALIA LA POLIZIA STRADALE FESTEGGIA IL 70° ANNIVERSARIO

 

Risultati immagini per giro d'italia 2017 poliziaRoma, 5 maggio 2017 – È partito oggi il 100° Giro d’Italia e al suo seguito, come di consueto, c’è la Polizia Stradale che quest’anno festeggia 70 anni! La Polizia Stradale ha sempre assicurato scorta e sicurezza al Giro d’Italia e oggi come allora, nulla è cambiato. Benché la Manifestazione sembri non risentire della modernizzazione che ha cambiato completamente i concetti di mobilità creando mezzi di locomozione più veloci e potenti, la Polizia Stradale, pur tecnologicamente rinnovata, continua ad accompagnare il Giro d’Italia e a garantire, ancora oggi, che tutto si svolga nella massima sicurezza. La tappa di partenza è stata Alghero con l’arrivo fissato ad Olbia. Da domani seguiranno altre tappe come Cefalù, Reggio Calabria, Molfetta, Firenze, Forlì, Reggio Emilia, Bergamo, Moena,  Pordenone e per finire Milano per un totale di circa 3.600 Km percorsi ed oltre 4.000 ore di lavoro per gli operatori della Polizia Stradale che assicureranno il regolare sRisultati immagini per giro d'italia 2017 poliziavolgimento della competizione.

La carovana ciclistica è scortata da 40 operatori della Polizia Stradale di cui 26 motociclisti, 12 operatori in auto e 2 operatori a bordo di un’officina meccanica mobile tutti coordinati dal Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Mirella Pontiggia che guida la scorta a bordo della nuova Alfa Romeo Giulia Veloce turbo benzina, un piccolo gioiello da 280 cv che da qualche mese fa parte del rinnovato parco veicolare della Polizia Stradale. Oltre ai motociclisti impiegati nella scorta, la Polizia Stradale sarà presente, per tutta la durata del Giro d’Italia, con il Pullman Azzurro della Polizia di Stato, un’aula multimediale itinerante cui è legato il progetto “Biciscuola” promosso da RCS – La Gazzetta dello Sport, rivolto ai bambini delle scuole primarie di tutta Italia.

Per celebrare il 70° Anniversario della Polizia Stradale, nelle città di Alghero (4 maggio) Olbia (5 maggio), Cagliari (7 maggio), Messina (9 e 10 maggio), Reggio Calabria (11 maggio), Foligno (15 e 16 maggio), Bergamo (21 e 22 maggio), Moena (24 e 25 maggio) e Monza (28 maggio), località di partenza e di arrivo di alcune tappe del Giro d’Italia, sarà allestita un’esposizione di auto e moto d’epoca della Polizia Stradale ed un percorso fotografico che, insieme ad un video con immagini scelte e montate da Stefano Ribaldi, ripercorre la storia della Specialità della Polizia di Stato.

Infine, in 7 tappe – precisamente in quella di Molfetta (BA) dell’8 maggio, Montenero di Bisaccia (CB) del 13 maggio, Firenze del 17 maggio, Forlì del 18 maggio, Reggio Emilia del 19 maggio, Castellania (AL) del 20 maggio e Monza (MB) del 28 maggio – nell’ambito della 6^ edizione del Premio “Eroi della Sicurezza” – Autostrade per l’Italia S.p.A. premierà alcuni operatori della Polizia Stradale, che hanno dato particolare lustro alla Polizia di Stato distinguendosi in attività di soccorso o in un intervento legato ai compiti d’istituto.

Fonte Foto Polizia di Stato

PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA ED IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Visualizzazione di _DBS2518.jpgSottoscritto  oggi a Roma, dal Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli  e dal Segretario Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dott. Paolo Onelli, il Protocollo d’Intesa per la condivisione delle informazioni contenute nella banca dati del Sistema Informativo Minori (SIM) relativo a minori  inseriti nello Schengen Information System II o comunque rintracciati in area Shengen o in altri paesi. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e la Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali siglano un documento che permetterà uno scambio informativo ed una condivisione dei dati in tempo reale con l’obiettivo di identificare rapidamente i minori stranieri non accompagnati e garantire loro una adeguata protezione nel quadro delle procedure degli accordi internazionali. Per i profili operativi l’accordo si tradurrà in una stretta sinergia tra il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, e la Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, per la condivisione delle  informazioni relative ai minori. L’attuazione del protocollo offrirà ulteriori tutele ai minori, con riferimento anche al traffico di esseri umani ed allo sfruttamento nel mondo del lavoro.

FOTO POLIZIA DI STATO

 

ATTI VANDALICI SUL TRENO DI PASQUA VENTIMIGLIA-TORINO

 

Visualizzazione di Atti vandalici.jpgLe indagini volte ad individuare gli autori degli atti vandalici perpetrati nella serata di Pasqua a bordo del treno Ventimiglia-Torino, immediatamente avviate dalla Polizia Ferroviaria all’arrivo del convoglio a Torino Porta Nuova, sono proseguite per tutta la notte. Alla banchina di arrivo, il personale del Compartimento Polfer per il Piemonte e la Valle d’Aosta  e quello di rinforzo appositamente inviato dalla Questura di Torino ha proceduto alle prime identificazioni ed all’accompagnamento in Ufficio di 4 ragazzi di cui 1 maggiorenne italiano e 3 minori marocchini di 15 e 16 anni, riconsegnati alle famiglie presso il Settore Operativo di Porta Nuova all’esito degli accertamenti. La Squadra di Polizia giudiziaria compartimentale sta ultimando l’attenta analisi delle immagini della videosorveglianza nelle stazioni di Torino Lingotto e Torino Porta Nuova, e raccogliendo dichiarazioni testimoniali, atteso che alcuni giovani sono scesi allo scalo di Lingotto ed altri hanno tentato di eludere i controlli di Polizia a Porta Nuova, scappando lungo i binari. Allo stato delle indagini, risulta a che a bordo treno erano presenti una sessantina di ragazzi, prevalentemente minori di origini maghrebine e alcuni ragazzi e ragazze italiani provenienti dalle località marine del savonese e di rientro nel Cuneese e  Torinese. Tra questi, solo alcuni particolarmente esagitati, poco prima dell’arrivo del convoglio a Torino hanno dato luogo a danneggiamenti nella carrozza di coda, colpendo due finestrini e quattro schienali di sedili. Le indagini proseguono in coordinamento con il Compartimento Polfer della Liguria e con i Carabinieri che hanno curato un precedente intervento lungo linea. Le tratte ferroviarie Torino-Cuneo e Torino-Savona sono oggetto di mirati servizi di vigilanza, in particolare nel nodo di Fossano, dall’estate 2015, con scorte quotidiane assicurate su convogli pomeridiani individuati come maggiormente critici dalle analisi congiunte della Polizia Ferroviaria e RFI-Protezione Aziendale. I servizi hanno consentito di incidere su fenomeni di microcriminalità e, grazie al supporto fornito di volta in volta al Capo Treno, di prevenire nuovi fenomeni di aggressione al personale ferroviario.

Foto Polizia di Stato

Ascoli Piceno: cittadinanza onoraria per la Polizia di Stato

Questa mattina il sindaco di Ascoli Piceno ha consegnato, nelle mani del capo della Polizia Franco Gabrielli, la pergamena con la quale si concede alla Polizia di Stato la cittadinanza onoraria della città marchigiana.

L’appuntamento è stata l’occasione per ricordare lo straordinario impegno degli operatori di polizia della questura e di tutte le specialità che si sono alternati sulle strade dei centri martoriati dal terremoto; dopo il primo soccorso, la Polizia ha stabilmente assicurato la vigilanza, il controllo del territorio ed il supporto logistico alle popolazioni del comune di Ascoli e dell’intera provincia.

Tali attività sono state ricordate in un filmato proiettato durante la cerimonia che si è svolta nel Palazzo dei Capitani, sede del comune.

Nel corso dell’evento hanno preso la parola il questore Mario Della Cioppa, il prefetto Rita Stentella e il capo della Polizia che nel corso del suo intervento ha ricordato che “Le istituzioni non hanno valore se non al servizio delle comunità e quando le comunità rivolgono alle istituzioni il giusto plauso abbiamo virtualmente chiuso il cerchio. E di questo non possiamo che esserne soddisfatti”.

Al termine dell’appuntamento è stato ricordato anche il sovrintendente capo Santo Megna della questura di Vicenza, deceduto il 12 febbraio scorso in un incidente stradale ad Ascoli, dove si trovava aggregato per le necessità legate al sisma.

Il prefetto Gabrielli si è poi recato in questura dove ha incontrato una rappresentanza di tutti gli operatori in servizio nella provincia.

fonte e foto polizia di stato

Arrestata Baby gang in azione a Roma: 12 arresti

Furto, rapina, percosse e danneggiamento sono i reati contestati ai 12 giovanissimi componenti di una baby gang operativa nel quartiere Appio- Tuscolano di Roma; questa mattina sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dagli agenti del commissariato Appio-Nuovo. I ragazzi di cui 9 minorenni di età compresa tra i 14 e i 19 anni sono finiti in manette.

I giovani rapinatori agivano sempre in gruppo, ben determinati e violenti e mettevano a segno i loro colpi previlegiavano i numerosi esercizi commerciali della zona sud della Capitale.

Ai fini delle indagini sono state fondamentali le testimonianze delle vittime che hanno descritto i ragazzi per l’abbigliamento e la fisionomia e poi con il successivo confronto fotografico e video hanno dato conferma all’identificazione.

fonte e foto polizia di stato

Stradale scopre a Lecco un laboratorio di documenti falsi

Una vera e propria ”stamperia clandestina” di documenti falsi tra Isernia e Campobasso. È quanto scoperto nel corso di un’indagine della Polizia stradale. Tutto è partito dagli arresti, eseguiti a Lecco dalla Stradale di Lecco, Isernia e Campobasso, di due molisani per uso di documenti falsi per l’espatrio.

Infatti nel corso di diverse perquisizioni è stata trovata nelle abitazioni e negli uffici dei due arrestati una vera e propria ”stamperia clandestina” di documenti falsi. Diversi sono stati i documenti rinvenuti dai poliziotti, ma comunque tutti riconosciuti dagli Stati dell’Unione europea, pronti ad essere falsificati: titoli validi per l’espatrio e migliaia tra carte d’identità, patenti di guida, carte di circolazione, certificati assicurativi.

Gli agenti hanno inoltre trovato un’ingente somma di denaro contante, macchinari e strumenti informatici, tra i quali hardware e software di ultima generazione: una sorta di ”laboratorio tecnologico” per falsificare i documenti. Gli arrestati sono accusati a vario titolo dei reati di ricettazione, falso documentale, furto, riciclaggio di denaro e truffa ai danni dello Stato.

fonte efoto polizia di stato

Falsi finaizieri razziavano appartamenti, 4 arresti a Torino

Falsi finaizieri razziavano appartamenti, 4 arresti a Torino

Si presentavano a casa delle vittime con pettorine e distintivi simili a quelli della Guardia di finanza, e, con la scusa di dover effettuare una verifica fiscale, effettuavano una perquisizione, che in realtà permetteva al gruppo criminale di razziare gioielli, orologi, oro e denaro.

I quattro appartenenti alla banda, tre uomini e una donna, tutti italiani residenti a Torino, sono stati arrestati dagli uomini della Squadra mobile di Pisa, in collaborazione con i colleghi di Torino e Imperia.

L’accusa nei loro confronti e di furto aggravato e millantato credito.

Gli arresti sono stati effettuati grazie agli sviluppi dell’indagine “Il capitano” avviata dalla Mobile di Pisa dopo un colpo messo a segno a Pisa il 31 agosto scorso.

Gli investigatori pisani, analizzando le immagini registrate da alcune telecamere di sicurezza, hanno riscontrato la somiglianza di uno dei membri della banda con un pregiudicato da loro ben conosciuto, registrando anche la targa dell’auto utilizzata durante il colpo.

Indagando sulla targa e, in particolare,  sull’assicurazione dell’auto, i poliziotti hanno scoperto che era intestata a una persona inesistente; per fortuna l’assicuratore si ricordava bene la persona che aveva stipulato la polizza e lo ha riconosciuto quando gli investigatori gli hanno mostrato la foto del pregiudicato riconosciuto nelle immagini.

Era il leader del gruppo, quello che chiamavano “Il capitano” (da qui il nome dell’operazione).

Monitorando l’uomo gli specialisti della Mobile pisana hanno individuato anche gli altri membri della banda.

Quando i malviventi si sono mossi per colpire a San Remo, gli investigatori li stavano seguendo.

Dopo aver tentato invano di entrare in un appartamento, il gruppo criminale è riuscito ad introdursi in casa di una coppia di coniugi.

Dopo aver accertato la commissione del furto, i poliziotti hanno fermato i quattro alla barriera autostradale di Carmagnola, in provincia di Torino. A bordo avevano ancora tutta la refurtiva razziata in casa dei coniugi sanremesi e il materiale utilizzato per fingersi finanzieri.

Durante le perquisizioni eseguite nelle abitazioni degli indagati sono state trovate pettorine, cappelli, palette, tessere di riconoscimento, verbali di perquisizione e sequestro, lampeggianti e manette, il tutto riconducibile alla Guardia di finanza; trovate anche alcune targhe clonate di vere auto della Finanza.

fonte e foto polizia di stato

Napoli: Tentato Infanticidio

Visualizzazione di Napolifoto1.jpgAlle 2.00 di questa mattina, i militari del Raggruppamento Campania,  in servizio di presidio del territorio nel piazzale antistante la Stazione Ferroviaria di Napoli Centrale, sono stati allertati da alcuni cittadini extracomunitari in merito alla presenza di una donna con un neonato appena partorito chiuso in un sacchetto di plastica con intenzione di disfarsene. I militari hanno avvicinato la donna riscontrando la presenza nel sacchetVisualizzazione di Napolifoto2.jpgto del bimbo appena nato. I militari hanno quindi prestato una prima assistenza accompagnando il bambino e la madre al riparo all’interno della stazione ferroviaria e successivamente hanno chiesto immediatamente l’intervento di una ambulanza e della Polizia di Stato.  La donna ed il bimbo sono stati quindi trasportati all’Ospedale Loreto Mare dove i sanitari hanno confermato che il neonato era stato da poco partorito dalla donna. Il bimbo è stato pertanto sottoposto alle cure mediche ed attualmente è in buone condizioni di salute. La madre, 37enne ucraina, è stata anche lei ricoverata ed è attualmente piantonata dalla Polizia in stato di arresto per il  reato di tentato infanticidio. appena diffusa la triste notizia in Questura, è subito iniziata tra i poliziotti una spontanea gara di solidarietà per provvedere alle esigenze del neonato.

Di Umberto Buzzoni
e Renato D’Angelo

Fonte Foto Polizia di Stato

Referendum, “matite cancellabil”.Dopo varie segnalazioni da parte dei cittadini, tra cui anche Piero Pelù, in vari seggi sono dovute intervenire le forze dellʼordine. Il Viminale risponde: “Matite indelibili”

Referendum 2016: scheda bianca o scheda nulla, cosa cambia? Già dalla mattina le forze dell’ordine sono dovute intervenire per verificare le denunce dei cittadini sull’uso di matite cancellabili nei seggi elettorali. Ad Agrigento sono stati proprio gli elettori a segnalare le irregolarità. Una signora si è accorta che stava usando una matita cancellabile e ha quindi avvisato il presidente del seggio. Sono interventi carabinieri, agenti dela Digos, procuratore e vice Procuratore. Gli elettori hanno dovuto attendere in coda per più di venti minuti la riapertura del seggio.
Anche il cantante Piero Pelù ha condiviso sulla propria pagina Facebook le foto delle matite “irregolari” usate nel suo seggio, dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio”.
Un caso anche a Genova – Episodio simile anche in un seggio di Genova, a Rivarolo. Nella scuola Elsa Morante, in via Linneo, il presidente del seggio ha redatto un verbale ritirando le matite dopo le proteste di un elettore. Diversi segnalazioni giravano già su WhatsApp e altri social.
Viminale: le matite sono indelebili – Sul “caso” interviene anche il Viminale: “Le matite cosiddette copiative sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale. Le Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti”.