Chieti, operazione congiunta Polizia e Guardia di Finanza

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Chieti hanno arrestato 25 persone responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile, del Servizio Centrale Operativo e i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza, nell´ambito delle attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno individuato e disarticolato tre diversi sodalizi criminali, composti da soggetti italiani e albanesi, operanti nelle province di Chieti, Pescara e L´Aquila, dediti in forma continuativa alla detenzione ed allo spaccio delle sostanze stupefacenti. Il primo gruppo, individuato nel cd. “canale albanese”, la cui base operativa era stata impiantata in un´ampia e isolata tenuta agricola nel comune di Bucchianico (CH), è risultato essere composto perlopiù da personaggi di origine balcanica e gestito da un trentenne albanese – irregolare sul territorio dello Stato – a capo di una fitta rete di spaccio messa in atto soprattutto sul territorio teatino. Il secondo gruppo, indicato quale “gruppo scalino,” e perlopiù composto da soggetti caratterizzati dall´appartenenza alla tifoseria organizzata della Chieti Calcio “89 mai domi”, aveva impiantato il proprio quartier generale in due noti locali ubicati in Chieti Scalo. Era proprio in queste due fiorenti attività commerciali che giungevano e poi venivano lavorate e smistate per lo spaccio al minuto ingenti partite di cocaina destinate prioritariamente alla movida teatina. Proprio per la particolare ermeticità di tale gruppo, si è fatto ricorso all´intervento di agenti undercover del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato che, anche attraverso l´utilizzo di telecamere nascoste, ha consentito di disvelare la fitta rete di spaccio gravitante attorno ai due locali, consentendo di acquisire quelle sostanziali fonti di prova sull´attività illecita svolta nei due predetti locali commerciali. Nel corso delle indagini, veniva, inoltre, individuato il cd. “gruppo pescarese” al quale si giungeva attraverso approfondimenti investigativi svolti sul conto di una persona, originaria di Cerignola (FG), di notevole spessore criminale il quale, tramite l´appoggio in questa provincia di una cittadina cubana, era in affari con due noti personaggi di spicco della malavita pescarese.  Le complesse e articolate attività di indagini condotte hanno consentito nel corso delle indagini di eseguire 10 arresti in flagranza e di sequestrare oltre 32 Kg. di sostanza stupefacente del tipo marijuana, cospicui quantitativi di cocaina e hashish, nonché euro 73.000,00 in contanti, quale provento dell´illecita attività di spaccio.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

Operazione antidroga a Lecce: 16 arresti

Avevano conquistato il controllo del traffico di droga a Lecce anche attraverso l’appoggio di affiliati alla Sacra corona unita: 16 persone sono state arrestate dalla Squadra mobile per associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti e spaccio.

L’indagine si è sviluppata anche grazie alle dichiarazioni rilasciate da alcuni collaboratori di giustizia; in particolare la famiglia di uno di questi era stata vittima di una serie di atti intimidatori. Tali azioni crimininose hanno poi dato il via all’indagine, durata oltre un anno.

Gli investigatori hanno ricostruito l’intera filiera del traffico della droga, in particolare cocaina, eroina, hashish e marijuana, distribuita anche nella provincia leccese.

Le indagini condotte insieme alla Squadra mobile di Ravenna si sono avvalse della collaborazione del Reparto prevenzione crimine di Lecce, Potenza e Pescara, del Reparto cinofili di Brindisi e del Reparto volo di Bari.

fonte e foto polizia di stato

FORLI’-CESENA OPERAZIONE DI POLIZIA “CANAPA LIGHT” SEQUESTRATI 73 KG DI INFIORESCENZE

La Polizia di Stato di Forlì ha eseguito alcune perquisizioni nei confronti dei rappresentanti legali di tutti i negozi/rivendite di canapa light della provincia. L’operazione è scaturita dalle indagini dei poliziotti della Squadra Mobile che ha permesso di verificare la presenza, all’interno degli esercizi commerciali, di infiorescenze non in linea con quanto previsto dalla normativa vigente sulla vendita di prodotti di canapa light. Attualmente la normativa di riferimento prevede che non possano essere cedute e liberamente messe in vendita all’utente le infiorescenze che non abbiano subito un processo di lavorazione o trasformazione o che non abbiano una finalità ad uso esclusivamente c.d. ornamentale. La presenza delle infiorescenze, in tal caso, esula dal valore del THC, anche se inferiore ai limiti previsti dalla legge, ricadendo pertanto nell’ambito della normativa sugli stupefacenti tant’è che sono state contestate a ben 15 persone le condotte di detenzione, vendita e commercializzazione di sostanze stupefacenti/psicotrope senza le autorizzazioni ministeriali previste nonché le condotte di pubblicazione e divulgazione all’uso delle predette sostanze. L’operazione di perquisizione svolta per la prima volta in Italia su tutti i negozi presenti in una provincia, e che ha visto la partecipazione contemporaneamente di 50 uomini e donne della Polizia di Stato, ha di sicuro rappresentato un’imze rispetto alle diposizioni e ai pareri normativi attualmente in vigore. portante attività di controllo all’ interno dei negozi di canapa light al fine di verificarne l’uso e la destinazione del inforendescello

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
Foto Polizia di Stato

Padova: guadagni della droga investiti in Bitcoin, 7 arresti

Reinvestivano i guadagni dello spaccio di droga acquistando monete virtuali, “Bitcoin”. I responsabili sono appartenenti ad un gruppo criminale fermato stamattina a Padova dai poliziotti della Squadra mobile, del Servizio centrale operativo e del Servizio Polizia scientifica.

In tutto sono state arrestate sette persone, due delle quali sono agli arresti domiciliari; una persona è stata denunciata con obbligo di presentazione alla polizia. Sono responsabili di traffico di sostanze stupefacenti.

I poliziotti hanno scoperto che l’organizzazione criminale gestiva lo spaccio di droga da un appartamento preso in affitto a Padova.

Nel corso delle indagini, effettuate con pedinamenti, appostamenti e intercettazioni, e condotta con l’ausilio di agenti sotto copertura, e con l’ausilio delle Squadre mobili di Torino, Milano, Vicenza e Treviso, sono stati sequestrati 100 chili di sostanze stupefacenti e 205 mila euro in contanti.

fonte e foto polizia di stato.

Stazione Tiburtna: fermato spacciatore che nascondeva un amico latitante

Due uomini di origine albanese di rispettivamente 46 e 45 anni sono stati arrestati dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Appio Nuovo coordinati dalla dott.ssa Pamela De Giorgi, al termine di una lunga attività di indagine durata diversi mesi. I due connazionali erano pronti per partire verso la Sicilia per la  consegna di sostanze stupefacenti.
Gli uomini del commissariato pronti per il blitz sotto la loro abitazione, hanno aspettato che i due uscissero e li hanno pedinati fermandoli alla stazione Tiburtina nei pressi del piazzale adibito alle partenze degli autobus. Una volta presi la Polizia trovava in loro possesso di 360 grammi di cocaina. Subito dopo gli agenti hanno sottoposto a perquisizione la loro abitazione.
La sorpresa degli investigatori è stata proprio nel trovare un altro albanese di 39 anni latitante che oltre ad essere complice insieme agli altri due nell’attività di spaccio, è risultato destinatario di un ordine di carcerazione di due anni, sei mesi e 24 giorni emesso dal Tribunale di Velletri per il reato di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Durante la scrupolosa perquisizione domiciliare gli agenti di Polizia rinvenivano anche una pistola 7,65 con matricola abrasa completa di alloggio per silenziatore e caricatore con 7 cartucce.
Il 39enne è stato accompagnato al carcere di Rebibbia, mentre per gli altri due si sono stati condotti nel carcere di Regina Coeli.

Di Umberto Buzzoni
Foto Polizia di Stato

 

Fermato in Autosole dalla Polstrada, in auto un chilo di cocaina pura

Arrestato dalla Polizia di Stato un 39enne italiano, bloccato all’altezza di Valsamoggia. La droga era riposta in un vano nascosto.

Nel pomeriggio del 13 aprile una pattuglia della Sottosezione della Polizia Stradale di Modena Nord ha tratto in arresto un cittadino italiano di 39 anni, residente in provincia di Genova, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sull’autostrada A1, all’altezza del casello di Valsamoggia, in direzione Milano, gli agenti hanno fermato un’autovettura “Skoda Roomster” di colore marrone metallizzato con targa italiana.

L’uomo, con precedenti specifici in materia di stupefacenti, ha mostrato da subito evidenti segni di nervosismo. Nella tasca dei pantaloni dell’automobilista è stata rinvenuta una “pallina” di hashish di 1,4 grammi e l’uomo ha giurato che si trattasse dell’unica dose per uso personale di cui era in possesso. Gli agenti non si sono però fatti ingannare e grazie alla loro esperienza hanno deciso di approfondire la perquisizione.

All’interno del veicolo, dopo un’analisi attenta, è stato rinvenuto in un vano opportunamente occultato un panetto contenente cocaina per un peso di Kg 1,025, di ottima qualità, corrispondente a circa 250.000 euro di vendita sul mercato illegale. Il malvivente, dopo le formalità di rito, è stato trasferito al carcere di Sant’Anna come disposto dal magistrato di turno.

fonte e foto polizia di stato

Spacciavano droga tra Italia e Balcani, 16 arresti

Un vasto traffico di sostanze stupefacenti gestito da un’organizzazione criminale transnazionale che operava oltre che in Italia anche in Bosnia, Slovenia e Croazia è stato scoperto dai poliziotti della Stradale di Trento e della Squadra mobile di Verona.

Con l’operazione “Zaghi”, che ha portato stamattina a 16 arresti, si è conclusa l’indagine con un bilancio complessivo di 29 persone coinvolte di cui 22 arrestate (6 da novembre 2015 a dicembre 2017). Oggi 11 persone sono finite in carcere, 5 ai domiciliari; 8 componenti della banda sono sfuggiti all’arresto e sono latitanti all’estero. Sono stati sequestrati oltre 11 chili di droga, tra marijuana, cocaina, metamfetamine e hashish e inoltre sono state inoltre sequestrate 4 autovetture, una moto e 12 fucili, oltre a più di 13 mila euro in contanti.

Il gruppo criminale, composto da italiani, bosniaci, croati, marocchini e macedoni, utilizzava le rotte balcaniche, attraverso Bosnia, Croazia e Slovenia, per trasportare lo stupefacente in Italia. Hanno collaborato all’operazione le polizie bosniaca, croata e slovena.

Durante le indagini i poliziotti italiani, con l’aiuto dei colleghi stranieri, hanno ricostruito le modalità del trasporto della droga, i luoghi, le persone coinvolte e gli altri elementi che hanno successivamente consentito di individuare i componenti ed i ruoli del gruppo criminale.

fonte e foto polizia di stato

Dall’Olanda una laboratorio per la didattica e la ricerca sulle droghe

Era stato sequestrato in Olanda il laboratorio clandestino di droghe sintetiche che da oggi, per l’attività didattica e di ricerca, è in funzione presso il Servizio di polizia scientifica a Roma.

Gli strumenti sono stati donati dalla polizia olandese a seguito di un percorso anche giudiziario che ha visto coinvolta anche Europol e la Direzione centrale per i servizi antidroga del Dipartimento della pubblica sicurezza.

Dopo la confisca, tutto il materiale è stato quindi trasferito e rimontato a Roma e verrà utilizzato dagli specialisti italiani per poter studiare il fenomeno della produzione di droghe sintetiche.

Tra gli strumenti molto interessante per gli esperti è risultata la macchina “pasticcatrice” che, a partire dalla polvere sintetizzata, crea le compresse.

fonte e foto polizia di stato

Ravenna: bloccata banda di trafficanti di droga

Una lunga e laboriosa indagine condotta dalla Squadra mobile di Ravenna ha portato stamattina a bloccare un’organizzazione criminale che aveva messo su una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti. I provvedimenti cautelari sono stati 11, tre arresti in carcere, cinque ai domiciliari e tre obblighi di presentazione all’autorità.

Gli indagati sono di origine italiana e albanese attivi in Romagna, alcune dei quali non in regola con le norme sul soggiorno.

Durante l’operazione, che ha visto il coinvolgimento di 60 uomini della Polizia di Stato, tra cui agenti del Reparto prevenzione crimine Emilia Romagna Orientale, coadiuvati da unità cinofile antidroga, si sono svolte anche perquisizioni nei domicili dei criminali.

Due persone sono state arrestate stamattina in flagranza in quanto in possesso di circa 2 chili di marijuana e 166 capsule di sostanza stupefacente tipo efedrina, oltre a 15 mila euro ritenuti provento dell’attività illecita.

Altre 15 persone erano state denunciate e sei arrestate nell’ambito della prima fase dell’operazione, alla fine del 2016. Complessivamente sono stati sequestrati 10 chilogrammi di marijuana, oltre 23 di hashish e 1,1 di cocaina.

fonte e foto polizia di stato

Bloccato traffico di droga dall’Olanda all’Italia

Una banda specializzata nel traffico di droga dall’Olanda verso l’Italia è stata bloccata dalla Squadra mobile di Firenze e dalla Polizia olandese. Sette persone sono state arrestate e ritenute, a vario titolo, responsabili di traffico internazionale di stupefacenti, detenzione abusiva di armi da fuoco e da guerra e riciclaggio di denaro.

Le indagini della Squadra mobile, partite nel maggio del 2015 dalla cellula dell’associazione operante a Firenze, hanno permesso ai poliziotti di individuare le dinamiche criminali dell’organizzazione, composta prevalentemente da albanesi, che importava cocaina dal sud America in Olanda, per poi commercializzarla in diversi Paesi europei, tra cui l’Italia e l’Inghilterra.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo era in grado di immettere sul mercato italiano, con cadenza quindicinale, almeno 20 chili di cocaina, pura al 97 per cento.

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati, oltre a una tonnellata di droga circa, anche 4 milioni di euro in contanti, 8 armi da fuoco con relativo munizionamento e una bomba a mano, nonché numerose autovetture ed immobili in Olanda, e un esercizio commerciale.

fonte e foto polizia di stato