Teramo: l’onorificenza “Guido II degli Aprutini” al vice capo della Polizia

Al vice capo vicario della Polizia Luigi Savina l’onorificenza dell’Ordine al merito “Guido II degli Aprutini” dell’università di Teramo.(Motivazione)

La cerimonia di conferimento della prestigiosa onorificenza si è svolta questa mattina nell’Aula Magna dell’ateneo teramano dove le personalità intervenute, gli studenti e alcune rappresentanze di poliziotti hanno potuto assistere alle testimonianze sulla figura professionale e umana del vice capo della Polizia Savina.

L’evento è iniziato con il saluto del rettore Dino Mastrocola che ha aperto la cerimonia dopo l’ingresso del corteo composto dal Senato Accademico; l’incontro è proseguito con l’intervento di Salvatore Cimini, presidente del Corso di laurea in Scienze delle amministrazioni che ha delineato il percorso e le motivazioni del conferimento del premio; a seguire Pietro Mennini, procuratore generale presso la Corte di appello dell’Aquila, conoscendo professionalmente Savina, ne ha sottolineato la fede istituzionale e le grandi doti morali e professionali.

La conclusione degli interventi si è avuta con la lectio magistralis del prefetto Luigi Savina che ha fatto riferimento al difficile periodo storico  compreso tra gli anni ‘70 e gli anni ‘90 e dell’importanza dei valori di giustizia e legalità.

ll primo Ordine al Merito risale al 28 febbraio 2015 e fu assegnato a Giovanni Legnini, allora vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. L’onorificenza è stata in seguito conferita il 25 maggio 2018 all’europarlamentare Paolo De Castro e il 27 ottobre 2018 alla senatrice Emma Bonino e alla scrittrice Edith Bruck.

fonte e foto polizia di stato

Cambiano i distintivi di qualifica della Polizia

Sono stati presentati ufficialmente pochi giorni fa dal capo della Polizia Franco Gabrielli durante la cerimonia che celebrava il 166° Anniversario della fondazione della Polizia. Sono i nuovi distintivi di qualifica della Polizia di Stato.

In un decreto interdirettoriale firmato dal direttore generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli, dal comandante generale dell’Arma dei carabinieri Giovanni Nistri, dal comandante generale della Guardia di finanza Giorgio Toschi e dal capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Santi Consolo, sono state fissate le caratteristiche di tutti i nuovi distintivi di qualifica della Polizia di Stato e della Polizia penitenziaria.

Le due amministrazioni civili ad ordinamento speciale hanno adottato distintivi di qualifica che si distaccano da quelli delle strutture militari.

In particolare per la Polizia di Stato, come ha dichiarato il prefetto Gabrielli nella presentazione, “Abbiamo finalmente adottato i nostri segni distintivi di qualifica svincolandoci dai gradi militari. Questo non per segnare una distanza da quel mondo, al quale riconosciamo uno straordinario patrimonio di professionalità e competenza, ma per rimarcare con orgoglio la nostra identità di Amministrazione civile ad ordinamento speciale e riaffermare l’adesione ad un nucleo di valori, sublimato dal nostro motto “Sub Lege Libertas”.

Nel medesimo decreto sono stati anche definiti i distintivi di qualifica degli appuntati scelti “qualifica speciale”, dei brigadieri capo “ qualifica speciale” e dei luogotenenti e luogotenenti carica speciale dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza.

Cosa cambia?

Cambia tutto, verrebbe da dire: innanzi tutto l’aquila turrita, uno dei simboli caratteristici che da sempre contraddistingue la Polizia, accompagnerà tutti i distintivi di qualifica da agente a Dirigente generale.

Poi i simboli dei vari ruoli, i plinti per gli agenti ed assistenti, i rombi per i sovrintendenti i pentagoni per gli ispettori e le formelle per i funzionari. Cambia anche la classica disposizione verticale dei vari simboli che compongono il distintivo, che viene sostituita da una disposizione orizzontale o a piramide.

Il risultato è il frutto di un lavoro di un team coordinato da un esperto di araldica che, con il contributo degli esperti del Dipartimento della pubblica sicurezza e delle organizzazioni sindacali, hanno elaborato un progetto coerente di ridefinizione dei segni distintivi delle varie qualifiche.

fonte e foto polizia di stato

Banda musicale in concerto a Cremona

Lo scorso 5 giugno presso il teatro “Amilcare Ponchielli” di Cremona si è svolto il concerto “Liuteria e musica…tradizione e innovazione”, tenuto dalla Banda musicale della Polizia di Stato con il contributo del Coro polifonico cremonese.

Promosso dal comune di Cremona e sostenuto dalla Questura, l’evento ha rappresentato un momento di ulteriore conferma dello storico rapporto di collaborazione tra la Polizia di Stato e la città.

Brani classici e moderni diretti dal maestro Maurizio Billi sono stati accompagnati dal tenore Francesco Grollo e dall’esibizione della violinista Olga Zakharova. (Il programma)

La musicista ha suonato un violino costruito dai maestri liutai del Consorzio “Antonio Stradivari” e riconosciuto dall’Unesco come “Patrimonio Immateriale dell’Umanità”. Il prezioso strumento infine è stato donato alla Banda Musicale della Polizia di Stato.

La serata è stata anche l’occasione per promuovere una raccolta di fondi per l’associazione “Donatori tempo libero” che da oltre quarant’anni aiuta i disabili della città.

fonte e foto polizia di stato

Droga: maxi sequestro di droga in Sardegna

Il fiuto di Odry è stato fondamentale per scovare 500 chili di hashish nascosti all’interno di un vano di un motoscafo a Cagliari. Gli uomini della Squadra mobile hanno arrestato due giovani cagliaritani.

I fatti risalgono ad alcuni giorni fa, quando una pattuglia della Squadra volante ha fermato casualmente a Cagliari due giovani del posto trovati in possesso di 2 mila euro in contanti e una ricevuta di accredito di 42 mila euro.

Insospettiti dalla consistente somma di denaro e dai precedenti per stupefacenti che uno dei due risultava avere, gli agenti hanno approfondito con un’indagine lampo.

Infatti la Squadra mobile, dagli accertamenti bancari effettuati su uno dei due, ha scoperto che erano stati pagati 3mila euro in favore di una società nautica di Napoli. L’imbarcazione era arrivata al porto di Cagliari con una nave.

Immediatamente intercettato, il natante è stato portato in caserma per effettuare un’accurata perquisizione.

Infatti sotto il pavimento della prua, completamente sigillato, gli agenti hanno trovato numerosi pacchi di hashish in panetti di circa 100 grammi per un totale di circa 500 chili.

Sono ancora in corso le indagini per stabilire la provenienza e l’effettiva destinazione della droga.

fonte Polizia di Stato

Milano: pazienti psichiatrici picchiati da operatori della Asl

Picchiavano, insultavano, in modo gratuito, per motivi futili o addirittura senza alcun motivo, pazienti psichiatrici ricoverati in una casa di cura a Milano.

Si trattava di cinque impiegati della Asl di Milano, di origine peruviana. Uno di questi è stato arrestato in flagranza nei mesi scorsi; per gli altri è scattata la denuncia a piede libero.

Tutti sono stati licenziati al termine delle indagini preliminari notificate in questi giorni.

Le investigazioni erano iniziate alla fine del 2014 quando gli stessi responsabili della casa di accoglienza avevano notato segni di possibili percosse sui pazienti.

Gli investigatori del commissariato di “Comasina“, dopo aver raccolto la denuncia e sentito anche i familiari dei degenti, decidevano di chiedere alla magistratura l’istallazione di telecamere per intercettare le immagini delle violenze.

Puntualmente, soprattutto nelle ore notturne, veniva accertato che i cinque prendevano a calci, pugni, schiaffi alcuni pazienti, a volte percuotendoli con scope e “pappagalli”; le violenze erano spesso accompagnate da ingiurie rivolte ai pazienti.

Le immagini venivano visionate in differita dagli inquirenti che isolavano i singoli episodi e li legavano ai cinque operatori socio-sanitari indagati; le attività sono state particolarmente complicate anche per la scarsa attendibilità delle dichiarazioni delle vittime tutte persone interdette.

In un caso si è riusciti ad intervenire nella flagranza e ad arrestarne uno; per gli altri è scattata invece la denuncia in stato di libertà.

fonte Polizia di Stato

‘Ndrangheta: 23 arrestati nel Vibonese

È scaturita dalle intercettazioni ambientali effettuate nel quartier generale del boss del clan Mancuso, l’operazioneCosta Pulita“, eseguita stamattina dagli agenti della Polizia di Stato, dai Carabinieri e dalla Guardia di finanza nelle province di Vibo Valentia, Cosenza, Como, Monza.

Ventitre le persone fermate, accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivo.

Le indagini, iniziate nei primi mesi del 2013, hanno interessato principalmente persone appartenenti, o comunque vicine, al clan della ‘Ndrangheta guidato dalla famiglia Mancuso e agli affiliati Accorinti, La Rosa e Il Grande attivi nei comuni del litorale tirrenico della provincia vibonese.

L’indagine ha colpito anche personaggi politici locali di passate amministrazioni dei comuni di Briatico e Parghelia. Gli agenti hanno documentato inoltre episodi di ritorsione attraverso una lettera minatoria contro un giornalista della zona autore di articoli sulla mala gestione del municipio briaticese.

Attraverso questa operazione gli investigatori hanno bloccato i canali finanziari del clan sequestrando beni per un valore di circa 70 milioni di euro. Tra i beni sequestrati più di 100 immobili, quote societarie e rapporti bancari, oltre a due villaggi vacanze e tre compagnie di navigazione con altrettante motonavi che assicuravano, sostanzialmente in regime di monopolio, i collegamenti turistici con le isole Eolie.

fonte Polizia di Stato

Napoli: catturato il latitante Manganiello

È stato arrestato Roberto Manganiello, boss del clan camorristico scissionista Marino e uno dei 100 latitanti considerati più pericolosi. Manganiello 35 anni è stato catturato in un covo nel casertano ed era latitante dal 2013.

La cattura è stata eseguita dagli investigatori della questura di Napoli con quelli di Caserta e coordinata dal Servizio centrale operativo (Sco).

Era ricercato per concorso nell’omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno, fedelissimi del clan camorristico Di Lauro, avvenuto a Napoli il 28 ottobre del 2004.

Un omicidio che aveva segnato l’avvio di una delle più cruente faide di Camorra e che vide contrapposte le famiglie camorristiche scissioniste Abete/Abbinate/NotturnoAmato/Pagano e la stessa famiglia Marino.

I poliziotti per irrompere nell’appartamento si sono finti pony express per la consegna di pizze a domicilio.

L’uomo, che stava guardando l’incontro di calcio Inter-Napoli ed era in compagnia di una ragazza, non era armato e non ha opposto resistenza all’arresto.

Gli investigatori hanno accertato che cambiava covo continuamente per non essere localizzato.

Da latitante, Manganiello, gestiva personalmente gli affari illeciti, legati al traffico di sostanze stupefacenti ed alle estorsioni del clan camorristico Marino, tuttora attivo nell’area nord di Napoli.

“L’arresto di Roberto Manganiello – ha dichiarato il capo della Polizia Alessandro Pansa, commentando l’arresto – dimostra ancora una volta come la cattura dei latitanti rappresenta uno dei pilastri della lotta al crimine organizzato. Esprimo – ha continuato il Prefetto – il mio forte apprezzamento al questore, agli uomini e alle donne della Polizia di Stato del capoluogo partenopeo che, con costante impegno e dedizione, hanno lavorato per assicurare alla giustizia un così importante criminale”.

fonte Polizia di Stato

Pavia: combattimenti clandestini di cani, denunciati gli organizzatori

A Pavia sono state denunciate cinque persone che avevano organizzato un combattimento clandestino tra cani.

Gli uomini delle Squadre mobili di Genova e Imperia che indagavano insieme sui combattimenti clandestini in Liguria, sono arrivati nella città lombarda seguendo un imprenditore genovese che aveva la disponibilità di alcuni Pitbull addestrati al combattimento.

L’uomo che presso la propria abitazione aveva allestito un piccolo ”campo di addestramento”, teneva uno dei cani, destinato ai combattimenti, per molto tempo ”segregato” in una piccola recinzione o nel trasportino e fatto uscire solo per pochi minuti al giorno.

E sabato scorso quando l’imprenditore è andato a Pavia, con il pitbull tenuto in “cattività”, è stato seguito dai poliziotti. L’uomo ha dapprima incontrato un quarantenne milanese, poi insieme, sono entrati in un circolo sportivo adibito a palestra. Ad attenderli c’erano il proprietario con altri due amici, uno dei quali con il proprio Pitbull.

Durante l’irruzione degli agenti nella palestra, i cinque liberavano i cani e si davano alla fuga in aperta campagna attraverso un cunicolo che conduceva nella taverna di una villetta limitrofa. Quattro delle persone fuggite sono state comunque fermate la notte stessa.

Sul pavimento della taverna e nei prati lungo la via di fuga i poliziotti hanno rinvenuto alcuni stracci sporchi di sangue con cui avevano tamponato le ferite degli animali.

Nel corso della successiva perquisizione, in un manufatto in uso al proprietario della palestra, gli agenti hanno scoperto un allevamento abusivo con circa quaranta cani di varie razze; mentre le perquisizioni eseguite nelle abitazioni degli altri denunciati hanno consentito di scoprire altri cani di razza Pitbull privi di micro-chip, numerosi medicinali e attrezzature idonee all’allenamento degli animali.

Le cinque persone, quattro uomini ed una donna, sono stati denunciati per il reato di divieto di combattimenti tra cani e tutti gli animali sono stati messi a disposizione delle ASL del territorio.

fonte Polizia di Stato

Enna: sequestrati 240 reperti archeologici

Anfore, unguentari, lucerne, monete, terracotte figurate e votive e tanti altri reperti archeologici sono stati sequestrati dalla Squadra mobile di Enna ad un 56enne pregiudicato italiano.

Gli oggetti, 240 in tutto, sono stati trovati all’interno di un locale adibito a ripostiglio dell’abitazione dell’uomo ed erano nascosti in scatole di cartone, cassette in plastica ed in una cassapanca in legno, avvolti con dei semplici fogli di giornale.

Ancora al vaglio degli esperti, si ritiene che gli oggetti abbiano un valore inestimabile storico ed artistico e si collochino presumibilmente tra il V ed il II secolo A.C.

Per alcuni reperti, la presenza di segni di incrostazione salina sulla superficie, fa ipotizzare che possano essere stati recuperati nei fondali marini.

Tra questi figurano oggetti provenienti da altri centri ellenici, prevalentemente della Magna Grecia, e dagli insediamenti abitativi o necropoli di siti indigeni ellenizati.

I beni archeologi sono stati affidati alla Soprintendenza ai beni culturali di Enna, che ha collaborato con gli investigatori durante il recupero mentre l’uomo è stato denunciato in stato di libertà, per il reato di ricettazione.

fonte Polizia di Stato

Presidenza del consiglio e Polizia di Stato uniti contro la droga

È stato firmato questa mattina, a Roma, l’accordo esecutivo del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso dicembre tra il Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del consiglio dei ministri e la Direzione centrale per le Specialità della Polizia di Stato del Dipartimento della pubblica sicurezza.

L’intesa, siglata all’interno della Sala monumentale della Presidenza del consiglio dei ministri, prevede la promozione di interventi in materia di politiche antidroga e di tutela della salute pubblica, attraverso il contrasto dell’incidentalità stradale causata dall’uso di sostanze stupefacenti. Il documento è stato sottoscritto dal direttore delle Specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla, e da Patrizia De Rose in rappresentanza del Dipartimento politiche antidroga; presenti anche il direttore del Servizio polizia stradale Giuseppe Bisogno e il direttore centrale di Sanità Roberto Santorsa.

L’accordo esecutivo prevede il finanziamento di 700mila euro che consentiranno, l’acquisto per l’anno in corso, degli strumenti precursori necessari ad effettuare i controlli preliminari della presenza di stupefacenti e i relativi kit diagnostici, per il successivo accertamento di laboratorio.

Con l’occasione sono stati presentati i primi risultati dei servizi di contrasto per la guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti svolti, dal giugno 2015, grazie al contributo di Fondazione Ania per la sicurezza stradale. I servizi, che hanno interessato 35 province italiane, hanno permesso di testare il nuovo protocollo operativo che prevede l’esecuzione, direttamente su strada, di un test di screening sulla saliva effettuato dalla Polizia stradale e dai medici della Polizia di Stato. In caso di positività al test è prevista la successiva analisi sui campioni di saliva, effettuata a Roma presso il Centro di ricerche di laboratorio e tossicologia forense della Polizia di Stato.

Sono stati effettuati 260 posti di controllo con l’impiego di 1.630 poliziotti e 349 tra medici e personale sanitario della Polizia di Stato.

Sottoposti ad alcoltest 14.767 conducenti e, a seguito dell’esame comportamentale previsto dal protocollo, 930 di questi anche al test di screening per gli stupefacenti, rilevando 268 persone positive ad almeno una sostanza proibita; l’80 per cento di queste positività sono state validate dai successivi test di laboratorio.

fonte Polizia di Stato