Cagliari: i soccorsi per il maltempo

Il maltempo sta flagellando la provincia di Cagliari creando notevoli disagi alla popolazione.

Per concretizzare le difficoltà che stanno vivendo i cittadini basta fare riferimento alle oltre 1.500 chiamate ricevute dalla sola questura di Cagliari in poco più di 24 ore.

La Polizia di Stato per le esigenze dovute al maltempo sta partecipando alle operazioni di soccorso con 50 pattuglie e 200 uomini.

E sono diversi i casi in cui l’intervento provvidenziale dei poliziotti ha scongiurato conseguenze infauste.

Questa mattina una volante della questura di Cagliari è intervenuta per soccorrere madre e figlio, rimasti bloccati dall’acqua, mentre a bordo di una Lancia Y stavano recandosi all’ospedale oncologico di Cagliari, dove il ragazzo avrebbe dovuto ricevere una terapia urgente a seguito di un trapianto. I due rimasti bloccati all’interno dell’auto per il livello dell’acqua che impediva l’apertura degli sportelli, sono stati tirati fuori dagli agenti che li hanno portati in braccio fino alla volante e poi, appreso il motivo del loro viaggio, li hanno trasportati in ospedale.

In un altro caso, una pattuglia della stradale ha salvato un uomo bloccato nella sua auto, per l’elevato livello dell’acqua, facendolo salire sul tetto della macchina da dove è stato poi recuperato da un elicottero della Guardia Costiera.

Sempre nel cagliaritano una donna incinta in procinto di partorire è stata scortata da una volante al policlinico perché a causa delle alluvioni non riusciva a raggiungere l’ospedale, dove poi ha partorito assistita dai medici.

fonte e foto polizia di stato

Emergenza maltempo: tutte le informazioni e le attività in corso

Viabilità Italia ha emesso un nuovo bollettino con le informazioni riguardanti il maltempo, la viabilità e il relativo provvedimento di limitazione per i mezzi pesanti, la situazione circa la circolazione ferroviaria e i consigli per gli automobilisti.

Consigliamo a tutti coloro che si devono mettere in viaggio di seguire gli aggiornamenti che di volta in volta metteremo sul nostro sito in modo da limitare i disagi e soprattutto di essere prudenti nella guida.

Le nostre pattuglie della Polizia stradale sono comunque al lavoro per garantire la viabilità sulle nostre strade e autostrade e il rispetto del codice della strada.

Lo stesso vale anche per gli specialisti della Polizia ferroviaria che seguono le emergenze riguardo al traffico ferroviario.

Ma anche in città le pattuglie sono sempre presenti con ogni mezzo al fine di garantire la sicurezza e il soccorso in caso di emergenze.

fonte, foto, video polizia di stato

Emergenza maltempo: tutte le informazioni e le attività in corso

Viabilità Italia ha emesso un nuovo bollettino alle 14.00 con le informazioni riguardanti il maltempo, la viabilità e il relativo provvedimento di limitazione per i mezzi pesanti, la situazione circa la circolazione ferroviaria e i consigli per gli automobilisti.

Consigliamo a tutti coloro che si devono mettere in viaggio di seguire gli aggiornamenti che di volta in volta metteremo sul nostro sito in modo da limitare i disagi e soprattutto di essere prudenti nella guida.

Le nostre pattuglie della Polizia stradale sono comunque al lavoro per garantire la viabilità sulle nostre strade e autostrade e il rispetto del codice della strada.

Lo stesso vale anche per gli specialisti della Polizia ferroviaria che seguono le emergenze riguardo al traffico ferroviario.

Ma anche in città le pattuglie sono sempre presenti con ogni mezzo al fine di garantire la sicurezza e il soccorso in caso di emergenze.

A Roma che questa mattina si è svegliata sotto una coltre di neve, infatti, anche l’elicottero è in volo per monitorare la città. (Video)

fonte, foto e video polizia di stato

Emergenza maltempo: seguite la situazione in tempo ereale

Una forte perturbazione sta per arrivare anche nel nostro Paese dove sono previste piogge e nevicate anche a bassa quota. L’ondata di freddo potrà causare molti disagi a chi decide di mettersi in viaggio lungo le reti stradali ed autostradali.

Oltre a ribadire una volta di più gli inviti alla prudenza raccomandando una guida attenta e responsabile consigliamo a tutti coloro che decideranno, nelle prossime ore, di mettersi in viaggio, di consultare i bollettini di Viabilità Italia sul nostro sito. Ad intervalli regolari, pubblicheremo gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni del traffico e sulla praticabilità delle nostre strade.

Anche sul sito www.autostrade.it verranno dati aggiornamenti puntuali sulle condizioni del traffico.

fonte e foto polizia di stato

La terra continua a tremare in provincia di Campobasso

fonte-ansaSono le 19.55 di sabato 16 gennaio, a Campobasso e nelle immediate vicinanze la maggior parte della popolazione è rintanata in casa: è appena cominciata la tempesta di neve da tempo preannunciata dai vari servizi meteorologici. Ci si appresta a consumare la cena e a trascorrere il resto della serata al calduccio del focolare domestico: nulla di più illusorio! Prima un forte boato, poi le case che tremano, danno l’immediata consapevolezza che quello sciame sismico che da alcuni giorni stava tenendo in ansia i molisani, questa volta ha raggiunto un’intensità notevole, tanto da indurre la maggior parte della popolazione a riversarsi in strada, sfidando il freddo pungente. Terremoto e neve, un binomio da incubo!

La scossa, di magnitudo 4.3 della scala Richter, con epicentro individuato tra Busso, Baranello e Vinchiaturo (piccoli centri confinanti con il capoluogo molisano), a 9.7 km di profondità, è stata distintamente avvertita anche nelle regioni limitrofe. Tante le scosse che si sono susseguite nella notte, tra cui molte di intensità superiore alla magnitudo 2 (la più forte, registrata all’1.28, di magnitudo 3.2). Per fortuna, non risultano segnalati danni a persone o cose. Resta solamente il grosso spavento che ha costretto la popolazione a trascorrere una notte all’addiaccio, in quelle condizioni climatiche proibitive.

E non è finita. La terra ha continuato a tremare per tutta la giornata di domenica, finchè alle 19.53 (esattamente 24 ore dopo la scossa più forte registrata il giorno precedente), ed alle 23.09, altre due scosse intense, rispettivamente di magnitudo 3.2 e 3.6, con epicentro nella stessa zona, hanno di nuovo gettato nel panico migliaia di cittadini, costringendoli a trascorrere un’altra notte nelle auto, con la bufera di neve che continuava ad impazzare senza sosta!

Ma cosa sta succedendo in Molise, dove la terra continua a tremare da diversi giorni ed in cui è ancora vivido il ricordo degli “Angeli” di San Giuliano, i 27 bimbi morti insieme alla loro maestra in occasione del sisma del 31 ottobre 2002. Secondo gli esperti, le cause del prolungato sciame sismico vanno ricercate nel cosiddetto “stiracchiamento” del massiccio del Matese. Infatti, è in atto un movimento di estensione dell’Appennino che progressivamente si allarga tra il mar Tirreno e l’Adriatico, che, ovviamente, coinvolge anche la catena del Matese, la cui faglia (il grande mostro storicamente capace di rilasciare energia per magnitudo anche superiore a 7) rappresenta uno dei livelli di pericolosità sismica più elevati dell’Italia. Intanto un’altra notte è passata, un’altra notte di paura ed angoscia per i cittadini del circondario di Campobasso, di quelle che nessuno si augurerebbe mai di vivere.

Ed immancabilmente, come sempre succede in situazioni del genere, tutti si chiedono: fino a quando ci toccherà vivere nel terrore, è possibile prevedere l’evoluzione dello sciame sismico? Purtroppo, come spiega il sismologo Antonio Piersanti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanogia (Ingv), non è possibile prevederla, anche se, in generale, in più del 99% dei casi, le sequenze sismiche non hanno un terremoto distruttivo che segue. Inoltre, le sequenze possono durare giorni, mesi ed anche anni, per cui l’unica difesa efficace è la prevenzione, costruendo bene case ed edifici pubblici. Le Autorità competenti, che stanno seguendo con estrema attenzione il fenomeno, per lunedì e martedì hanno disposto la chiusura delle scuole del circondario, sia per la copiosa nevicata che non accenna a smettere, sia per una verifica più approfondita di eventuali danni causati dallo sciame sismico.

di Umberto Buzzoni

Alluvione a Genova, straripano i fiumi: un morto. Attesa un’altra piena. Protezione civile: «Non uscite di casa»

Pesante-alluvione-a-Genovadi Il Mattino.it

Torrenti esondati, un uomo ucciso per strada da un’onda di acqua e fango, un treno Frecciabianca deragliato per una frana (tre contusi), gravi danni a strade, automobili, attività commerciali. Scuole chiuse, palazzine evacuate.

E’ un’Allerta 2, il massimo livello di attenzione per la Liguria, emanato fino a domani mattina, ma arrivato dopo 12 ore dalla tragedia. Genova ancora una volta si è ritrovata prigioniera dell’acqua, del fango e delle polemiche per un allarme arrivato quando ormai il dramma era compiuto: poco prima di mezzanotte, Antonio Campanella, infermiere genovese di 57 anni, è stato travolto dal torrente Bisagno mentre usciva da un bar ed è morto.

Le polemiche riguardano la mancata diramazione dell’Allerta 2 da parte della protezione civile regionale. Si è limitata a lanciare un «avviso» per «temporali forti e organizzati». Quando i modelli matematici indicano pericolo la protezione civile dirama l’Allerta 1, quando il pericolo è massimo, l’Allerta 2. In questo modo scattano automaticamente procedure che attivano i centri nei comuni coinvolti.

Ambienti istituzionali scagionano chi avrebbe dovuto lanciare l’allarme: non si è trattato di una valutazione sbagliata, i modelli matematici non hanno indicato l’allerta. «Modelli – ha evidenziato il presidente della Regione Claudio Burlando – che non hanno sbagliato in passato».

In realtà, il Comune di Genova si è attivato lo stesso, ha spiegato il sindaco di Genova Marco Doria: «anche senza allerta, ci siamo preoccupati delle scuole per tutto il giorno, avvertendo i dirigenti scolastici e mettendo pattuglie di vigili un pò dappertutto».

«Nel tardo pomeriggio la situazione si è calmata – ha spiegato Doriao – come aveva previsto Arpal. Ma dalle 21 è precipitata fino all’esondazione». «Fare previsioni è rischioso – ha aggiunto il sindaco -. Il fronte di maltempo stava lasciando Genova poi è tornato».

Prendendo tutti alla sprovvista, il Bisagno ha superato gli argini a ridosso della stazione ferroviaria di Brignole, travolgendo Campanella, che aveva lasciato un bar avvertendo che andava a vedere il livello dell’acqua, e decine di auto. I conducenti si sono salvati per il favore del destino. È esondato anche il terribile Fereggiano, affluente del Bisagno, che nel 2011 uccise sei donne. In un video si vedono due persone passare a un metro dalle acque impetuose un minuto prima dell’esondazione.

Nel 2011 l’Allerta 2 era stata decretata ma non servì a nulla. Oggi i residenti inferociti hanno aggredito e insultato un vigile. La magistratura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, un atto dovuto dicono in procura, la stessa che ha mandato a giudizio l’ex sindaco Vincenzi e ad alcuni ex rappresentanti della protezione civile e del Comune per l’alluvione del 2011.

L’alluvione ha colpito anche intorno a Genova. A Fegino un Frecciabianca è deragliato per una frana intorno alle 13. Contusi due passeggeri e un macchinista. A Savignone alcune persone hanno trovato riparo sui tetti, a Montoggio il paese è allagato, a Chiavari è esondato l’Entella. A Busalla è stata interrotta per ore l’autostrada A7 per Milano per una cascata di acqua e fango. Nel capoluogo si contano oltre 100 milioni di danni e ci si interroga sulla mancata realizzazione di tre opere per mitigare la forza delle acque.

Doria accusa «la scandalosa inefficienza del sistema paese» e punta il dito contro «i ritardi provocati dai ricorsi al Tar e dagli esami della Corte dei Conti». Si sono persi anni per lo scolmatore del Fereggiano, lo scolmatore del Bisagno e il rifacimento dell’ultimo tratto del Bisagno, tra la stazione Brignole, dove è morto Campanella, e la Questura. Il premier Renzi è «sconcertato» per le opere bloccate e annuncia «cambio di norme contro i danni della burocrazia», come ha chiesto il governato Claudio Burlando che inoltrerà anche la richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità.

Il ministro della difesa Roberta Pinotti terrà le fila dell’emergenza tra il Governo e la sua città. Domani è atteso il capo della protezione civile Gabrielli. Campanella, intanto, riposa all’obitorio. Genova lo ricorderà con il lutto cittadino nel giorno del funerale, quando le strade saranno ripulite da fango e detriti. È la città guarda il cielo: l’Allerta 2 prosegue fino a domani a mezzogiorno.

Sicurezza meteo: dall’Africa arriva Caronte, record tra domenica e lunedi’

meteoda Agi.it

Sara’ di nuovo “Caronte” a provocare una tra le piu’ imponenti ondate di caldo degli ultimi 10 anni cioe’ dal famigerato 2003 passando per la lunghissima estate 2012 caratterizzata da ben 7 fiammate africane. Caronte e’ un anticiclone a matrice subtropicale saharaiana. Antonio Sano’ direttore del portale www.ilmeteo.it, sottolinea che intanto oggi sara’ una tipica giornata estiva, con temporali abbastanza diffusi sulle Alpi e sui rilievi liguri ed emiliani. Tra domenica e lunedi’ il ‘cuore’ di Caronte stazionera’ alla massima potenza sulle nostre regioni pompando aria caldissima dall’entroterra algerino. Domani sara’ una giornata estiva con temporali al nord specie vicino ai rilievi e slle Alpi, con qualche fenomeno verso Piemonte, Lombardia, Venezie. Poi da giovedi’ si assistera’ a una impennata della colonnina di mercurio. Prima le isole Maggiori e il Sud raggiungeranno i 36 gradi, poi anche a Roma e Firenze, mentre al nord i 33 afosi verranno percepiti come 38. Da sabato il cuore bollente di Caronte tocchera’ le Isole Maggiori per poi portarsi proprio sulla Penisola. Tra domenica e lunedi’ il ‘cuore’ di Caronte stazionera’ alla massima potenza sulle nostre regioni pompando aria caldissima dall’entroterra algerino. Saranno i giorni piu’ caldi dell’estate: 40 gradi in Puglia, Calabria, Sicilia, quindi si tocchera’ il record di 40, a Roma percepiti come 42, 39 a Firenze percepiti come 42, 38 a Bologna percepiti come 43. La temperatura percepita si calcola tramite la formula dell’Heat Index combinando temperatura all’umidita’. Dopo questa ondata record, arriveranno nubifragi al nord, mentre l’estate proseguira’ incontrastata al sud. (AGI) .