MESSINA, OPERAZIONE ANTIMAFIA “PREDOMINIO”:

L’operazione, denominata “Predominio”, è stata condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, nei confronti di una pericolosa organizzazione delinquenziale mafiosa dedita all’estorsione ed al traffico di sostanze stupefacenti, per lo più operante nel quartiere popolare cittadino di “Giostra”. Le indagini hanno confermato – anche attraverso il collegamento investigativo tra diversi procedimenti penali –  l’ipotesi di una riorganizzazione sul territorio di Messina di alcuni ex collaboratori di giustizia, i quali, hanno ripristinato i contatti con la criminalità organizzata di provenienza, muovendosi in un’ottica di nuovo controllo del territorio in contrasto con i gruppi tradizionali. Le investigazioni, avviate nel luglio 2018 e protrattesi sino al marzo del 2019, sono state sviluppate attraverso la combinazione di una serrata attività tecnica di intercettazione di comunicazioni telefoniche ed ambientali, servizi tecnico-dinamici sul territorio, analisi di tabulati e riscontri ad alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Il potenziale delinquenziale di questa nuova cellula che faceva capo ad ex collaboratori ed era comprovato dalla capacità di intimidire ed imporre le proprie decisioni e dalla piena disponibilità di armi da parte di alcuni dei suoi componenti. Infatti, nel corso delle indagini, è risultato che alcuni detenevano, ognuno all’interno della propria abitazione, una pistola con relativo munizionamento. Agli arrestati è attribuibile un’estorsione, aggravata dal metodo mafioso, commessa in danno del titolare di un’Associazione Sportiva Dilettantistica e Culturale messinese. Quest’ultimo è stato costretto a versare parte della propria liquidazione e minacciato affinché si dimettesse dalla carica ricoperta presso la citata Associazione Culturale.  Gli affari dell’organizzazione malavitosa degli ex collaboratori di giustizia erano rappresentati principalmente dal traffico delle sostanze stupefacenti. Per portare a termine l’azione di rintraccio e cattura dei destinatari del provvedimento restrittivo in parola, la Squadra Mobile si è avvalsa della collaborazione di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Occidentale di Palermo, di personale della Polizia degli Istituti di Pena ove si trovavano già ristretti alcuni soggetti e delle Squadre Mobili di Catania e Pescara.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

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