Piacenza, carabiniere muore durante un inseguimento

Carabinieri-autostradadi Repubblica.it

Un carabiniere del Nucleo radiomobile di Piacenza è morto e un commilitone è gravissimo per aver tamponato un Tir durante l’inseguimento di un’Audi, forse rubata, vicino all’ingresso dell’Autostrada A21 a Castelsangiovanni, nel Piacentino. L’auto dell’Arma è rimasta incastrata, attorno alle 12.30, sotto il mezzo pesante.

A perdere la vita è stato un appuntato di 39 anni, Luca Di Pietra. Era arrivato al Nucleo Radiomobile di Piacenza, coronando il suo sogno, appena una decina di giorni fa, dopo una lungo servizio alla Stazione del Comune di Rivergaro, sempre nel Piacentino. Un paio d’anni fa, durante un inseguimento, era riuscito con alcuni commilitoni a arrestare una banda di ladri.

Di Pietra era alla guida della gazzella. Il collega, capopattuglia, invece, è stato portato via in gravissime condizioni in eliambulanza all’ospedale San Raffaele di Milano; si tratta di M.B., di San Giorgio Piacentino, 46 anni.

Non si hanno notizie dell’Audi inseguita, che non si era fermata ad un controllo. L’incidente è avvenuto in una strada laterale nei pressi del casello, in direzione dell’autostrada. Secondo una prima ricostruzione, i due militari questa mattina attorno a mezzogiorno stavano percorrendo una strada comunale che interseca la provinciale tra Castelsangiovanni e Pieve Porto Morone (Pavia). Con la gazzella hanno incrociato l’Audi dell’inseguimento, ancora non si sa con quanti malviventi a bordo. Il guidatore, alla vista dell’auto dei carabinieri, ha accelerato.

I militari hanno invertito la marcia ma poco dopo, nei pressi di curva a destra e durante un sorpasso si sono imbattuti nel Tir che hanno tamponato e che era fermo sul lato sinistro della strada, parcheggiato contro mano. Dell’Audi non risulta alcuna notizia utile a rintracciarla.

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha espresso profondo cordoglio al comandante generale dell’arma dei carabinieri, Leonardo Gallitelli, per la morte dell’appuntato Luca Di Pietra ed ha inviato un messaggio di speranza di una pronta guarigione per l’appuntato rimasto gravemente ferito. “I carabinieri, ancora una volta – afferma il ministro Alfano – svolgono il loro lavoro mettendo a rischio anche la propria vita. Per questo loro modo di operare, con generosità e passione, li sentiamo particolarmente vicini e ogni dolore che colpisce la famiglia dell’arma, è il nostro”.

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