Sarah Scazzi…al via il processo

da Il Messaggero.it

ROMA – Nel Palazzo di giustizia di Taranto via alla prima udienza del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi. In una gabbia alla sinistra della Corte d’Assise ci sono le uniche detenute, Cosima Serrano e sua figlia Sabrina, accusate del delitto. In tutto gli imputati sono nove. Sabrina, a inizio di udienza, è scoppiata più volte in lacrime. In aula anche Michele Misseri e la famiglia della 15/enne di Avetrana strangolata il 26 agosto 2010.

Sabrina scoppia a pingere. Sabrina, ad inizio di udienza, è scoppiata più volte a piangere. «È normale – ha detto Nicola Marseglia, uno dei suoi avvocati – che in una situazione come quella odierna, a dibattimento, l’imputata, rimasta nella gabbia e neppure ammessa a stare a fianco del difensore, possa aver avuto una reazione come questa. Sta nelle cose». Rispondendo ad una domanda sul fatto che Michele Misseri, anche lui presente in Aula, abbia cercato lo sguardo delle due congiunte, l’avvocato Marseglia ha affermato che si tratta della «stessa scena che abbiamo visto nel corso dell’udienza preliminare: Michele Misseri che cercava lo sguardo della figlia e della moglie e dall’altra parte nessuna corrispondenza».

Nel pubblico presente anche il sindaco di Avetrana, Mario De Marco: il Comune chiederà di costituirsi parte civile nei confronti della famiglia Misseri.

La Corte: ok a immagini in tv ma solo dopo sentenza. La Corte di Assise di Taranto (presidente Cesarina Trunfio, a latere Fulvia Misserini, più sei giudici popolari, cinque dei quali sono donne) ha stabilito con ordinanza, dopo un’ora e mezza di camera di consiglio, che le immagini del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi potranno essere mandate in onda solo dopo la conclusione del processo stesso. Con la stessa ordinanza, accertato l’interesse «particolarmente rilevante» della vicenda da parte dell’opinione pubblica, la Corte ha autorizzato la ripresa integrale del dibattimento da parte della trasmissione di RaiTre “un giorno in pretura”. Non
potranno essere ripresi dalle telecamere gli imputati Cosima Serrano, Sabrina Misseri, Carmine Misseri, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, nonché testimoni e consulenti che ne facciano esplicita richiesta, come avevano fatto gli imputati. Vietata anche la presenza in aula dei fotografi.

Ressa di giornalisti e operatori tv nella sala stampa allestita davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Taranto. Solo due televisori stanno irradiando le riprese televisive garantite dalla trasmissione «Un giorno in pretura». Sono decine invece i cronisti, i fotografi e i cameramen presenti, tutti muniti di apposito pass per l’ingresso al Palazzo di giustizia. Inferiore all’attesa l’interesse dei cittadini. Delle circa 100 persone presenti in aula nello spazio riservato al pubblico la metà sono infatti giornalisti.

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