Episodi criminosi contro beni e terreni confiscati alle mafie

Dalla Sicilia alla Puglia, dalla Calabria al Lazio. Cancellieri: «Sono vicina alle donne e agli uomini che con coraggio e determinazione fanno rivivere le terre e le aziende confiscate alla criminalità organizzata»

Il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha espresso la sua più ferma condanna per la serie di episodi criminosi che, dalla Sicilia alla Puglia, dalla Calabria al Lazio, hanno colpito beni e terreni confiscati alle mafie e ha manifestato la sua solidarietà alle associazioni che gestiscono tali beni. Il Ministro ha impartito precise direttive ai Prefetti perché pongano in essere tutte le opportune iniziative volte a evitare il ripetersi di questi atti intimidatori e intensifichino l’attività di controllo e prevenzione.
«Sono vicina alle donne e agli uomini che con coraggio e determinazione fanno rivivere le terre e le aziende confiscate alla criminalità organizzata – ha sottolineato il ministro Cancellieri – e faremo di tutto per stroncare questo odioso fenomeno e per consentire a tutte le associazioni di continuare questa preziosa attività di valorizzazione dei prodotti che sono il simbolo del riscatto della legalità nei confronti delle mafie».

Covo Riina diventa caserma carabinieri

(da Ansa)

La villa in cui Toto’ Riina ha trascorso con la famiglia l’ultimo periodo di latitanza e’ da oggi una caserma dei carabinieri. Quando i lavori di recupero e riadattamento saranno conclusi, tra un anno (1,3mln la spesa), si potra’ considerare compiuto un ”atto altamente simbolico”, ha detto il comandante provinciale dell’Arma gen.Teo Luzi. Da qui era uscito Riina, il 15 gennaio 1993, quando fu bloccato dopo 23 anni di latitanza. Era una residenza di lusso: tante stanze, giardino e piscina.