SICUREZZA NEGLI STADI: Fermezza contro il razzismo negli stadi

Ministero interno

E’ la linea decisa dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive riunito dopo i recenti fenomeni di intolleranza. Il dirigente del servizio di ordine pubblico sarà responsabile unico della decisione di sospendere la gara

Netta presa di posizione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive sulla questione del razzismo negli stadi. L’organismo collegiale, al quale nella seduta che si è svolta oggi ha partecipato anche il direttore della Federcalcio Antonello Valentini, ha approvato all’unanimità una specifica determinazione, in quattro punti:

  1. Procedure per la sospensione della gara: in presenza di segnali di razzismo, intolleranza o antisemitismo, l’arbitro provvederà, anche su segnalazione dei calciatori, ad investire, tramite il “quarto uomo”, il dirigente del servizio di ordine pubblico, unico responsabile della decisione di sospendere la gara.
  2. Formazione del personale ed esercitazioni per testare il flusso delle informazioni, l’efficacia dei piani di emergenza, nonché la conoscenza delle procedure da parte degli steward e degli operatori delle Forze di polizia.
  3. Strategie di rigore: il dipartimento della Pubblica Sicurezza diramerà una specifica circolare, nella quale saranno ribadite le strategie di assoluta fermezza, per l’identificazione dei responsabili ed alla conseguente adozione di provvedimenti Daspo.
  4. Iniziative di carattere preventivo. A cura dell’Osservatorio nazionale sulle Manifestazioni Sportive saranno adottate campagne di prevenzione negli impianti, in collaborazione con l’Oscad – Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori.

L’Osservatorio ha anche evidenziato come la stagione calcistica in corso registri un’ulteriore flessione degli episodi di violenza, e che anche le manifestazioni di razzismo e intolleranza, da contrastare comunque con forza, assumono carattere episodico e sono sempre riferibili a ristretti gruppi, individuabili prevalentemente tra alcune tifoserie.

Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno

da Ministero dell’Interno

Una Direttiva del ministro dell’Interno trasferisce ai prefetti il potere di adottare provvedimenti di cittadinanza per matrimonio

Pubblicata nella Gazzetta ufficiale la Direttiva del ministro dell’Interno 7 marzo 2012 con la quale, a partire dal 1° giugno 2012, viene attribuita ai prefetti la competenza ad adottare provvedimenti in materia di concessione o diniego della cittadinanza nei confronti di cittadini stranieri coniugi di cittadini italiani.
La competenza sarà, invece, del capo del dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, qualora il coniuge straniero abbia la residenza all’estero, e del ministro dell’Interno nel caso sussistano ragioni inerenti alla sicurezza della Repubblica.
Il provvedimento prosegue nel percorso di razionalizzazione già intrapreso dal ministero dell’Interno, impegnato a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa nell’interesse dei cittadini.

Cancellieri: «Alle intimidazioni bisogna rispondere con serenità e fermezza»

da Ministero dell’Interno

Il ministro dell’Interno ha riunito nella prefettura di Reggio Calabria i cinque prefetti della regione. A Locri, nel pomeriggio, ha incontrato i sindaci assicurando loro «il massimo impegno». Firmata dal PON Sicurezza la Convenzione per la Stazione Unica Appaltante

Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha incontrato questa mattina nella prefettura di Reggio Calabria i cinque prefetti della regione per fare il punto della situazione calabrese: «Ci siamo detti cosa fare per lavorare meglio – ha detto il ministro – ed è venuto da parte dei prefetti un forte impegno a lavorare».
Al termine della riunione il ministro Cancellieri si è spostato al teatro Cilea per partecipare ad una manifestazione promossa dal coordinamento nazionale antimafia ‘Riferimenti’, alla quale ha preso parte anche il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, in occasione del trentennale dell’omicidio dell’imprenditore Gennaro Musella, e che ha aperto le iniziative della tradizionale ‘Gerbera Gialla’.
Il ministro ha consegnato una targa del Capo dello Stato alla figlia dell’imprenditore, Adriana Musella, presidente di ‘Riferimenti’: «Musella è un eroe dei nostri tempi ha detto – è morto perchè voleva essere uomo, uno che esigeva i suoi diritti. Non è morto invano. Il suo esempio è un messaggio di speranza. In questi tempi è difficile essere giovani e per voi lo è ancora di più. Ma se non consentirete a nessuno di farvi rubare la vita, la morte di Gennaro Musella sarà un esempio fulgido».
Nel primo pomeriggio il ministro ha incontrato a Locri Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace che aveva ricevuto intimidazioni, e poi i 42 sindaci che nelle scorse settimane avevano minacciato le dimissioni.
«Alle intimidazioni bisogna rispondere con serenità e fermezza, come abbiamo visto fare da qualche sindaco coraggioso» ha dichiarato il ministro, che ha proposto l’apertura immediata di un tavolo di concertazione tra Stato, Regione ed Enti locali. «Il tavolo di concertazione lo apriamo subito. Sono tematiche complesse che avranno bisogno dei loro tempi. L’unica cosa che mi sento di promettere e di cui sono certa è il massimo impegno non solo mio ma anche da parte degli altri componenti del Governo».
Per quanto riguarda il tema dei beni confiscati, il ministro ha detto che sull’argomento «si sta lavorando perchè il loro utilizzo sia fatto al meglio». Cancellieri ha ribadito anche che l’esecutivo intende porre un freno al problema dell’isolamento del comprensorio nel settore trasporti, del completamento in tempi rapidi della nuova statale 106, e lo sblocco delle risorse paralizzate dal patto di stabilità.
Alla presenza del ministro è stata poi firmata la Convenzione sulla Stazione Unica Appaltante tra l’Autorità di Gestione del PON Sicurezza, prefetto Nicola Izzo, il prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli, il vice provveditore Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia e Calabria Livio Persano e i sindaci della Locride.

Permesso di soggiorno, Cancellieri: «Dare una giusta risposta alle aspettative dei lavoratori stranieri»

da Ministero dell’Interno

Nel question time della Camera il ministro dell’Interno ha annunciato un disegno complessivo di «razionalizzazione e semplificazione» delle procedure di rilascio/rinnovo che manterrà inalterato il gettito derivante dalla tassa a carico dei richiedenti

«Il mio obiettivo è perseguire un disegno complessivo di razionalizzazione e semplificazione delle procedure previste dalla legge per il rilascio dei permessi di soggiorno». È il progetto annunciato oggi dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri durante il question time alla Camera dei Deputati, nel corso del quale ha risposto ad un’interrogazione sulla tassa introdotta a carico dei cittadini stranieri non comunitari per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

Un’ipotesi d’intervento normativo, già in avanzata fase di definizione che, secondo la titolare del Viminale, consentirà di «non rimettere in discussione un provvedimento da poco entrato in vigore e destinato a sostenere l’attività degli uffici a vario titolo preposti all’espletamento delle istruttorie e, in parte, ad alimentare il Fondo Rimpatri». «È mia intenzione – ha poi aggiunto – fare in modo che con le risorse di tale Fondo vengano finanziati i programmi di rimpatrio volontario ed assistito».

Tra le novità di rilievo annunciate dal ministro Cancellieri, l’allungamento della validità, in particolare in fase di rinnovo, delle tipologie di permesso di soggiorno più diffuse, quelle per lavoro e per motivi familiari. Ciò comporterà, secondo quanto affermato dalla responsabile del Viminale, «una sensibile riduzione degli adempimenti a carico delle questure e conseguentemente un risparmio di risorse organizzative e finanziarie per l’amministrazione», a cui si aggiungerà una «contrazione dei tempi di rilascio dei titoli – ha sottolineato – che consentirà una maggiore fruibilità complessiva degli uffici da parte dell’utenza. Una semplificazione che, come ribadito da Cancellieri, determinerà indirettamente anche «un alleggerimento degli oneri economici posti a carico degli stranieri per il pagamento del contributo per la minore frequenza con cui saranno chiamati a rinnovare il titolo di soggiorno».

«Questo è lo scenario che abbiamo davanti, – ha concluso il ministro – dare una risposta alle aspettative dei cittadini stranieri che giungono nel nostro Paese per motivi di lavoro o ricongiungimento familiare nel rispetto della legge, mantenendo inalterato il livello del gettito occorrente per assicurare la giusta funzionalità sia degli Sportelli unici che degli Uffici immigrazione».

Decreto ‘svuota-carceri’, Cancellieri: norme concordate tra ministero della Giustizia, dell’Interno e Forze di polizia

dal Ministero dell’Interno

Il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ribadisce che le norme del cosiddetto decreto svuota-carceri e in particolare il punto che affida alle Forze dell’ordine il compito di custodire in camere di sicurezza gli arrestati in flagranza in attesa della convalida, sono state prese in modo collegiale dal Governo.

«Sono norme concordate tra il ministero della Giustizia, il ministero dell’Interno e i vertici delle Forze di polizia» ha precisato il ministro Cancellieri. «Una decisione condivisa avvenuta dopo aver valutato sia le condizioni delle infrastrutture sia l’aggravio di lavoro per le Forze di polizia che si sono fatte carico responsabilmente di questo ulteriore compito».