Sinergie territoriali e collaborazione tra istituzioni per la ricerca delle persone scomparse

da Ministero Interno

Il coordinamento e l’impulso che i prefetti devono promuovere sono stati rimarcati in una circolare del Commissario straordinario Basilone

Con una circolare del 14 gennaio 2013, il Commissario straordinario per le persone scomparse, prefetto Paola Basilone, ha segnalato ai prefetti gli aspetti della legge 14 novembre 2012, n. 203, entrata in vigore il 29 novembre, che costituiscono un elemento di novità nell’ordinamento vigente. La legge, finalizzata a favorire la ricerca delle persone scomparse, costituisce infatti un importante quadro di riferimento sia per le istituzioni coinvolte che per la pubblica opinione, visto anche il recente risalto mediatico determinato dai numerosi casi trattati dalla cronaca giudiziaria.

CHIUNQUE PUO’ FARE DENUNCIA

Il primo aspetto di rilievo riguarda quei casi nei quali, qualora si abbia ragione di temere che dalla scomparsa possa discendere un pericolo per la incolumità personale dell’interessato, è data facoltà a chiunque, non solo ai diretti familiari, di sporgerne denuncia.

L’ufficio di polizia promuoverà l’immediato avvio delle ricerche, informandone il prefetto per il tempestivo e diretto coinvolgimento del Commissario straordinario per le persone scomparse. Il prefetto intraprenderà le iniziative del caso anche con il concorso degli enti locali, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e del sistema di protezione civile, delle associazioni di volontariato sociale e di altri enti, anche privati, attivi sul territorio. Sentiti l’Autorità Giudiziaria e i familiari dello scomparso, il prefetto valuterà l’eventuale coinvolgimento degli organi di informazione.

La previsione del rapporto con gli organi d’informazione rappresenta un’importante modalità operativa da perseguire, vista la ricaduta positiva che talune informazioni possono avere per favorire le ricerche. La normativa ha voluto poi rimarcare la centralità del ruolo del prefetto quale raccordo di tutte le forze in campo a livello provinciale, responsabilità collaudate da tempo anche in altri delicati settori.

IL SISTEMA RICERCA SCOMPARSI

Altro aspetto di rilievo segnalato dalla circolare è quello della corretta alimentazione del sistema d’indagine dal quale si origina il sistema Ricerca Scomparsi RI.SC., contenente tutte le informazioni più significative sulla persona scomparsa, in grado di supportare le indagini anche per l’utilizzo della funzione di matching con i dati relativi ai corpi rinvenuti e rimasti senza identità. Per la corretta tenuta del sistema, il denunciante viene obbligato, in caso di ritrovamento della persona scomparsa, a darne immediata comunicazione.

Sarà stimolato, anche con la collaborazione del Tavolo Tecnico interforze, la messa a punto di un sistema nazionale per la ricerca di persone scomparse per facilitare, con l’utilizzo delle tecnologie informatiche, interventi omogenei su tutto il territorio nazionale. Per questo fine, potrebbero essere utili, per esempio, la istituzione in sede provinciale di tavoli di confronto non solo con le Forze dell’ordine ma anche con gli altri soggetti istituzionali, quali i responsabili degli enti locali e gli uomini e i mezzi della polizia locale. Si potranno organizzare corsi di addestramento e di formazione per la costituzione di squadre specializzate, programmare momenti di incontro con esperti della materia, coinvolgere le associazioni dei familiari delle persone scomparse.

Istituzioni e associazionismo: un binomio strategico per diffondere la cultura della legalità

da Ministero Interno

Firmato dal capo di Gabinetto del ministro, Procaccini, un protocollo d’intesa tra il ministero dell’Interno e l’associazione ‘Democrazia nelle regole’ per promuovere attività congiunte di sviluppo dell’educazione civica, in particolare tra i giovani

Una cultura della legalità che permei il tessuto sociale del Paese, capace di promuovere una cittadinanza attiva e consapevole dell’imprescindibile valore del rispetto delle regole a vantaggio dell’intera collettività. È questo il concetto-guida per una nuova policy della sicurezza, che punta ad una sempre più ampia interazione tra addetti ai lavori, mondo della scuola, società civile ad ogni livello, passando per una realtà, quella dell’associazionismo, il cui ruolo è ormai centrale nell’attività di sensibilizzazione dei giovani sui temi legati alla tutela dei principi fondamentali di libertà, democrazia e rispetto dei diritti.

Questo il messaggio lanciato dal prefetto Giuseppe Procaccini, in occasione della firma, oggi al Viminale, del Protocollo d’intesa tra il ministero dell’Interno e l’associazione di promozione sociale ‘Democrazia nelle regole’, rappresentata dal fondatore, l’avvocato di Stato Giulio Bacosi.

Obiettivo dell’intesa: avviare una sinergia collaborativa in materia di diffusione dell’educazione civica, in particolare tra i giovani.

Tra le principali linee di collaborazione, le attività di promozione congiunta, con l’impegno da ambo le parti a dare diffusione al Protocollo, anche attraverso comunicazioni del ministero dell’Interno alle prefetture e questure, nonché alle proposte di progetto presentate dall’associzione e, in particolare, al progetto ‘DnR incontra i cittadini’.

Saranno, inoltre, attivate forme di collaborazione per elaborare specifici progetti, iniziative ed azioni di sensibilizzazione che puntano a favorire l’educazione alla legalità e alla cittadinanza democratica.

Ogni progetto sarà messo a punto sulla base di precisi standard di definizione, con riferimento a obiettivi, durata, modalità operative utili ad attuare gli interventi di interesse comune, che saranno svolti a titolo gratuito, senza alcun onere per le Parti.

L’accordo, della durata di un anno, è rinnovabile e costituisce la base per la stipula di eventuali successivi accordi, a livello provinciale, tra le prefetture e l’associazione.

L’associazione ‘Democrazia nelle regole’

E’ un’associazione di promozione sociale funzionale alla promozione della ‘cultura delle regole’, che si propone di raggiungere l’obiettivo di una cittadinanza più ‘consapevole’, specie in ordine ai fondamentali valori sanciti dalla Costituzione repubblicana.

Operativa da oltre tre anni nel settore dell’educazione civica e della formazione alla legalità, l’associazione si avvale della collaborazione di giovani giuristi, studenti, laureati, praticanti, avvocati e magistrati che offrono la propria disponibilità per l’attuazione del programma che che si è prefissa e, in particolare, per la concreta attuazione del progetto ‘Educazione alla Legalità’.

Lavora in stretto contatto ed in sinergia con le istituzioni locali, deputate all’organizzazione e al funzionamento della rete scolastica sul territorio, contribuendo alla creazione di percorsi integrativi della didattica scolastica, sulla base di un approccio della conoscenza dei principi costituzionali.

Al via il piano esodo estivo 2012 di Viabilità Italia

da Ministero dell’Interno

Il Centro di coordinamento nazionale del ministero dell’Interno ha elaborato il calendario con la previsione delle giornate con traffico intenso e possibili criticità. Bollino nero per la giornata di sabato 4 agosto

Anche quest’anno Viabilità Italia, il Centro di coordinamento nazionale del ministero dell’Interno, mette a disposizione dei cittadini il piano per l’esodo estivo, con il calendario delle giornate in cui si prevedono traffico intenso e possibili criticità. Bollino nero per chi intende mettersi in viaggio nella giornata di sabato 4 agosto.
Consultabile sui siti web www.internno.gov.it e www.poliziadistato.it, il documento individua le direttrici a rilevanza  nazionale maggiormente interessate dal traffico turistico, offrendo uno strumento di informazione utile per favorire partenze consapevoli e  responsabili.
Nel piano vengono, inoltre, fornite indicazioni sulle misure di assistenza per gli utenti in viaggio, con l’elenco dei presidi multi operativi e sanitari attivi in alcune aree di servizio, oltre alla segnalazione dei cantieri inamovibili presenti lungo le autostrade e le strade extraurbane principali, con gli itinerari alternativi da utilizzare in caso di criticità.

Consigli utili anche per chi sarà diretto all’estero, in particolare in Slovenia e Croazia, con informazioni sulle modalità di acquisto della cosiddetta ‘vignetta’, il bollino autostradale per percorrere le autostrade slovene,  e sui nuovi documenti necessari per il viaggio all’estero dei minori. Obiettivo: fluidificare quanto più possibile il traffico lungo l’autostrada A4, in particolare a ridosso della barriera di Trieste-Lisert.
Un’apposita scheda è dedicata alla messa in funzione del nuovo sistema ‘Vergilius’, grazie alla collaborazione tra Anas e Polizia stradale, per la rilevazione della velocità media su alcune tratte stradali extraurbane più a rischio di incidenti. Previsto un generale rafforzamento dei dispositivi di prevenzione e contrasto dei comportamenti di guida più pericolosi e per l’assistenza costante delle persone in viaggio, specie in caso di criticità e disagi.

Tra le misure che saranno attuate dalla Polizia stradale, l’incremento delle pattuglie nelle giornate a ‘rischio’, la dislocazione equipaggi in moto in autostrada, una maggiore flessibilità e visibilità delle pattuglie in autostrada, oltre all’intensificazione dei controlli con etilometri e precursori contro la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Squadre di polizia giudiziaria saranno impiegate per il contrasto della criminalità, soprattutto nelle aree di servizio e di parcheggio autostradali, mentre per l’accertamento delle violazioni al codice della strada saranno costantemente utilizzate le tecnologie disponibili (autovelox).

Un attento monitoraggio delle condizioni del traffico sarà assicurato, in stretto contatto con gli enti proprietari e concessionari delle strade, per l’eventuale attivazione tempestiva di deviazioni su percorsi alternativi in caso di criticità.

Costanti aggiornamenti sul traffico saranno, infine, assicurati dai servizi di infomobilità ‘on the road’, in collaborazione con Rai-Isoradio nei week end maggiormente trafficati (3-5 agosto; 17-19 agosto), nonché dal CCISS, Isoradio e dagli organi d’informazione radio-televisivi locali.

Cancellieri in Emilia: l’impegno dello Stato è molto forte

da Ministero dell’Interno

Il ministro dell’Interno ha visitato ‘Villa Berceto’, una struttura confiscata recentemente alla criminalità organizzata sull’Appennino parmense, e il Comando Operativo Avanzato dei Vigili del Fuoco a S. Prospero (Mo)

«L’impegno è molto forte, tanto che è stata aperta una sezione Dia a Bologna, e la magistratura sta lavorando molto bene». Lo ha detto il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, che questa mattina a Berceto (PR), sull’Appennino parmense ha, tra l’altro, visitato ‘Villa Berceto’, struttura recentemente confiscata alla criminalità organizzata.
«La battaglia che si combatte – ha aggiunto il ministro, rispondendo ai giornalisti che le chiedevano un commento alle infiltrazioni in Emilia tra crisi e terremoto – segna molti punti a vantaggio dello Stato. Certo – ha continuato Cancellieri – fa impressione che questo sia accaduto a Berceto, io credo che dobbiamo impegnarci più che mai perché non abbiano mai più a verificarsi queste situazioni. Questo territorio va salvaguardato, è un territorio sano, moralmente di grande livello».
«Lo Stato – ha detto ancora – deve combattere con tutte le sue forze, ma soprattutto chiediamo l’aiuto dei cittadini. Senza l’aiuto dei cittadini non si va da nessuna parte».
Successivamente il ministro Cancellieri, accompagnata dal capo del dipartimento dei Vigili del fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Francesco Paolo Tronca e dal capo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco Alfio Pini, si è recata in visita al Comando Operativo Avanzato (C.O.A.) di ‘Modena’.
Il presidio, istituito dai Vigili del Fuoco lo scorso 2 giugno presso il comune di S. Prospero, sovrintende alle attività dei Vigili del Fuoco connesse all’“Emergenza Sisma Emilia”, nella porzione della provincia di Modena comprendente il territorio dei Comuni di Concordia sulla Secchia, San Possidonio, Carpi, Novi, Cavezzo, Soliena, San Prospero, Bomporto, Bastiglia e Ravarino, con una popolazione complessiva di circa 130.000 abitanti.
All’arrivo presso il campo base della struttura logistica dove ha sede il C.O.A.il ministro Cancellieri è stata accolta dal sindaco del comune di San Prospero.  Cancellieri ha ringraziato i Vigili del fuoco per l’impegno e la professionalità della loro quotidiana attività e per gli innumerevoli interventi di assistenza alla popolazione colpita da sisma per la verifica e messa in sicurezza di edifici pubblici e privati e per il recupero di materiale d’interesse storico e culturale.

Alcuni dati sull’attività svolta dal C.O.A ‘Modena’

Nella prima fase dell’emergenza il campo base ha accolto, nelle tende del C.A.P.I. del ministero dell’Interno, 250 Vigili del Fuoco, suddivisi in 13 sezioni operative di Colonna mobile regionale, 40 squadre di tecnici per le verifiche di stabilità degli edificio, 2 Gruppi operativi speciali per demolizioni e movimento terra, 1 unità operativa per l’approvvigionamento dei materiali e 2 squadre specialistiche speleo alpino fluviali. Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena ha messo a disposizione il proprio carro-cucina e la tenda mensa, capaci di erogare 250 pasti contemporaneamente. Ulteriori containers per i servizi e gli uffici sono stati messi a disposizione sempre dal C.A.P.I.

Legalità nelle imprese, rinnovato il protocollo tra il ministero dell’Interno e Confindustria

da Ministero del’Interno

Siglato al Viminale dal ministro Cancellieri e dal delegato del presidente dell’associazione industriali per la legalità Montante l’accordo per il rinnovo e l’integrazione degli impegni sottoscritti nel 2010 contro le infiltrazioni criminali nel settore dei contratti di lavori, servizi e forniture pubblici e privati

nostro servizio

«La presa di coscienza sulla necessità di assicurare la legalità è un valore di tutti i cittadini». È questo l’aspetto più rilevante sottolineato dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, oggi al Viminale, in occasione del rinnovo, siglato insieme al delegato del presidente di Confindustria per la legalità Antonello Montante, del ‘Protocollo di legalità tra il ministero dell’Interno e la Confindustria’, sottoscritto il 10 maggio 2010. Presente il Capo di Gabinetto del ministro Giuseppe Procaccini.
L’accordo per il rinnovo biennale e l’integrazione degli impegni già assunti con l’associazione degli industriali per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni criminali nel settore dei contratti di lavori, servizi e forniture sia pubblici che privati, ha proseguito il ministro, rappresenta la «chiave di volta per esprimere l’orgoglio del nostro Paese, per testimoniare la propria maturità». «Trovare insieme le risposte – ha rimarcato – è un segnale di grande fiducia».
Punto di rilevante evoluzione nel percorso di ampliamento attraverso i protocolli delle verifiche antimafia, l’accordo ha previsto l’estensione degli accertamenti anche a contratti privati di lavori, servizi e forniture stipulati dalle imprese aderenti a Confindustria. Un’innovazione che, come ha osservato Montante, ha concorso a formare un’etica d’impresa che individua nel «rapporto prioritario con le istituzioni, la strada vincente per restare sul mercato ed uscire dall’impasse socio-economico del Paese».
Venti sono le intese finora sottoscritte a livello regionale e diverse altre sono in itinere a livello locale, tra le prefetture e le articolazioni periferiche di Confindustria, a dimostrazione che si tratta di un modello ormai divenuto riferimento fondamentale per numerosi settori dell’impresa privata.
Tra gli aspetti più rilevanti del protocollo, l’impegno e la promozione del dovere di denuncia da parte delle imprese che subiscono estorsioni e la previsione dell’espulsione e/o sospensione delle imprese associate al verificarsi di alcune condizioni. Con il rinnovo è previsto, inoltre,  l’impegno a sperimentare ulteriori forme di collaborazione per facilitare l’applicazione di nuovi istituti normativi, quali le white lists e il rating di legalità, una sorta di pagella che le banche assegnano alle imprese.
Uno strumento, quindi, che coglie gli aspetti più emergenti ed i bisogni più avvertiti da parte di tutte le parti contraenti: ministero dell’Interno, realtà locali, istituzioni e componenti sociali. E, come tale, un modello avanzato ed esemplare per tutte le più importanti realtà del Paese che aspira a divenire un laboratorio di idee ed esperienze per rendere omogenee le relative applicazioni su tutto il territorio nazionale e diffondere le migliori pratiche riconducibili alla materia pattizia.
Nel rinnovare l’accordo, è stata modificata anche la Commissione per la legalità, istituita presso il Viminale con il compito di programmare le attività e monitorare la realizzazione delle iniziative congiunte. A capo della Commissione succede al procuratore della Repubblica di Varese Maurizio Grigo il prefetto Vincenzo Cardellicchio. Gli altri componenti sono: – Angelo Fischione (ministero dell’Interno); – Fabrizio Gallo (ministero dell’Interno); – Paola Mannella (ministero dell’Interno); – Federico Landi (Confindustria).

Blitz antiterrorismo, arresti e perquisizioni in tutta Italia

Il ministro Cancellieri si è congratulata con il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri per l’operazione del Ros che ha portato al fermo di presunti appartenenti alla Federazione anarchica informale e al Fronte rivoluzionario internazionale

«Rappresenta un’importante affermazione dello Stato contro la minaccia anarco-insurrezionalista ottenuta grazie al prezioso lavoro investigativo delle Forze dell’ordine e della magistratura». Questo il commento del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri al blitz antiterrorismo condotto oggi dai Carabinieri del Ros contro presunti appartenenti alla Federazione anarchica informale (Fai) e al Fronte rivoluzionario internazionale (Fri).
Nel corso di una telefonata al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli, la titolare del Viminale si è congratulata per la brillante operazione che ha portato al fermo dei maggiori esponenti dell’organizzazione anarco-insurrezionalista accusata di aver effettuato i più recenti attentati con ordigni esplosivi in Italia e all’estero.
Sono dieci le ordinanze di custodia in carcere emesse dal gip del Tribunale di Perugia ed eseguite in queste ore dal Ros. Gli arrestati sono accusati di associazione con finalità di terrorismo ed eversione, dell’ideazione e organizzazione degli attentati del dicembre 2009 all’università Bocconi di Milano e al Cie di Gradisca d’Isonzo (Go), dell’organizzazione e dell’esecuzione degli attentati del dicembre 2011 contro il direttore generale di Equitalia a Roma, la Deutsche Bank di Francoforte e l’ambasciata greca di Parigi.
Durante l’operazione sono state effettuate oltre 40 perquisizioni in tutto il territorio italiano, nei confronti di ulteriori 24 indagati. Raggiunti dal provvedimento anche due anarchici detenuti in Svizzera e Germania che, con i complici liberi in Italia, avevano progettato le campagne terroristiche dettandone tempi, obiettivi, documenti e sigle di rivendicazione.

Terremoto, continuano senza sosta le ‘verifiche speditive’ degli esperti dei Vigili del fuoco

da Ministero dell’Interno

Hanno l’obiettivo di consentire, ove possibile, il rientro in tempi brevi nelle abitazioni al maggior numero di persone

Prosegue senza sosta l’opera di soccorso delle squadre dei Vigili del fuoco nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Il dispositivo di soccorso è stato ulteriormente potenziato con l’invio di ulteriori sezioni operative: nella zona di cratere sono attualmente impiegate oltre 700 unità di cui 320 unità, provenienti da fuori regione, con oltre 130 automezzi.  Ad oggi sono circa 3.500 gli interventi effettuati dalle squadre VV.F. e oltre 2.600 le procedure d’intervento ancora in corso.
Tecnici esperti dei VVF partecipano alle operazioni di verifica speditiva (solo nella giornata di ieri ne sono state effettuate circa 1500): una soluzione che permetterà, laddove possibile, il rientro in tempi brevi nelle proprie abitazioni al maggior numero di persone. Per tale attività, peraltro, è stata disposta l’integrazione delle squadre di funzionari tecnici, con sei unità provenienti da Piemonte, Marche e Lombardia cui si uniranno sei funzionari provenienti dal dipartimento VVF ed ulteriori dieci provenienti da regioni limitrofe.
Continuano intanto a lavorare a pieno ritmo le dieci unità di comando locale (UCL) dislocate nelle aree maggiormente colpite dal sisma, dove i cittadini si stanno recando per formulare le specifiche richieste di intervento e, presso il comando provinciale di Ferrara, è stato istituito il centro di coordinamento per le opere provvisionali di messa in sicurezza degli edifici.
Un’attività, ques’ultima, che consentirà da parte dei VVF di progettare ed eseguire interventi per la sicurezza delle strutture danneggiate e rendere possibile una ancor più rapida riattivazione della viabilità ordinaria. Ricognizioni sono state già state avviate anche per la verifica dei danni subiti dai beni culturali ed architettonici, attività per la quale i vigili del fuoco stanno operando in stretto contatto con le Sovrintendenze.

Cancellieri: «Lavorare insieme per accrescere la trasparenza e legalità in Italia»

da Ministero dell’Interno

Firmato al Viminale, tra il ministero dell’Interno ed Enel, il Protocollo quadro nazionale contro le infiltrazioni della criminalità organizzata e per la tutela della legalità

«Lavorare insieme è una grande sfida, da raccogliere con entusiasmo, per dare la possibilità al Paese di ‘fare sistema’ con un’azienda presente su tutto il territorio nazionale e per accrescere la trasparenza e la legalità in Italia». Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, nel corso della conferenza stampa per la firma con l’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti, del Protocollo quadro nazionale di legalità per prevenire e ridurre il rischio di infiltrazioni e interferenze della criminalità organizzata nelle operazioni e nelle attività dell’importante azienda italiana del settore energetico.
Il protocollo, come ha illustrato il vice capo di Gabinetto Vincenzo Cardellicchio, rappresenta un esempio innovativo di collaborazione tra la pubblica amministrazione ed il settore privato. Il fine è quello di prevenire il rischio di potenziali infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività dell’Enel, come previsto dalle disposizioni dell’Unione europea che incoraggiano gli Stati membri a sviluppare partenariati tra i settori pubblico e privato, per ridurre gli effetti causati dal crimine nelle attività delle aziende.
Sono due gli obiettivi principali dell’accordo, che durerà tre anni e sarà rinnovabile: ridurre il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore energetico e realizzare un contesto di sicurezza e legalità per garantire un sano sviluppo economico coinvolgendo la responsabilità sociale delle aziende, per sancire il modello di ‘impresa etica’.
A livello centrale sono previsti contatti diretti tra il ministero dell’Interno e l’Enel e, novità importante, sono programmati a livello territoriale collegamenti diretti tra le prefetture presenti sul territorio e le sedi locali dell’azienda, attraverso specifici accordi di partenariato. Sarà creata, inoltre, una ‘cabina di regia dedicata’ che avrà il compito di monitorare l’attività ed individuare gli obiettivi strategici con la possibilità di stipulare specifici accordi con le prefetture.
Soddisfazione è stata espressa, infine, dall’amministratore delegato Conti, perché oggi «è stato sancito lo spirito di collaborazione tra Enel e ministero dell’Interno, nato lo scorso febbraio con la sottoscrizione del protocollo d’intesa che ha istituito l’Osservatorio nazionale sui furti di rame». E’ di vitale importanza, ha dichiarato Conti, «aver esteso in modo più ampio i rapporti di partenariato, perché Enel è un’azienda con decine di migliaia di istallazioni sul territorio italiano, con un milione e mezzo di azionisti ma soprattutto che garantisce lavoro a tantissime persone».

Antimafia, più forza al protocollo di salvaguardia ambientale per Caserta

 da Ministero dell’Interno

Il ministro Cancellieri nella città campana per presiedere una riunione tecnica interforze e per la firma del documento che integra l’accordo del 2011 contro le ecomafie: «Il lavoro è intensissimo, il modello Caserta molto efficace». Attenzione alta contro il rischio inquinamento voto per le amministrative

Nuovi soggetti hanno aderito al protocollo organizzativo di salvaguardia ambientale della provincia di Caserta contro le ecomafie del 2011, e le istituzioni hanno rinnovato il loro impegno nel perseguimento dei suoi scopi con la firma, questa mattina, nella prefettura della città campana, dell’addendum al protocollo. A presenziare alla firma, il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri insieme al procuratore di Santa Maria Capua Vetere Corrado Lembo e al prefetto Carmela Pagano.
Il documento di adesione al protocollo promosso nel 2011 dalla prefettura di Caserta e dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere è stato siglato oggi dall’Università degli studi di Napoli Parthenope, dall’amministrazione provinciale di Caserta, dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa Campania) e dal Centro italiano ricerche aerospaziali. L’obiettivo dell’addendum al protocollo è dare un affondo alla lotta contro le urgenze ambientali del casertano: discariche abusive, scarichi nelle acque reflue non autorizzati, sversamento illecito dei residui della produzione caseraria, solo per fare qualche esempio. La strada è unire forze e risorse per dare il massimo supporto all’attività investigativa.
Cancellieri, prima della firma, ha presieduto in prefettura una riunione tecnica di coordinamento delle Forze di polizia delle province di Napoli e Caserta, proprio mentre Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza eseguivano 44 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di presunti appartenenti al clan camorrista Belforte di Marcianise (Ce), accompagnate da sequestri di beni per un valore di 10 milioni. Sul fronte antimafia «il lavoro è intensissimo», ha dichiarato il ministro in conferenza stampa, «il modello Caserta ha dato ottimi risultati e continua ad essere molto operativo e molto efficace. C’è la volontà di andare avanti e aggiungere ancora ulteriori successi». Cancellieri ha anche assicurato l’attenzione delle Forze dell’ordine sul pericolo di inquinamento del voto per le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio. La questione, ha concluso sul punto, «viene affrontata costantemente dalle prefetture».

La titolare del Viminale, che ha aperto la sua giornata nel casertano portando dei fiori sulla tomba di don Giuseppe Diana, ucciso nel 1994 in un agguato camorrista a Casal di Principe, ha inoltre escluso legami tra camorra, clan dei Casalesi e il terrorismo di Al Quaeda.

Flussi stagionali 2012, al via la procedura on line per presentare le domande

 da Ministero Interno

Attivo dalle ore 8 di venerdì 20 aprile il servizio di inoltro telematico delle richieste di nulla osta al lavoro per l’ingresso in Italia della quota massima di 35.000 cittadini extracomunitari prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13.03.2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale

Dalle ore 8 di domani, venerdì 20 aprile, è possibile inviare le domande relative al decreto flussi stagionali 2012, utilizzando il servizio di inoltro telematico all’indirizzo https://nullaostalavoro.interno.it/Ministero/index2.jsp.
È stato, infatti, pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale n. 92 – Serie generale – il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 marzo 2012 che definisce la programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali nel territorio dello Stato italiano per l’anno 2012.
I datori di lavoro possono richiedere il nulla osta al lavoro per i lavoratori non comunitari residenti all’estero fino alle ore 24 del prossimo 31 dicembre.
Il ‘tetto’ di 35.000 unità, ripartito tra regioni e province autonome con provvedimento del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, riguarda i lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia.
L’articolo 2 del DPCM 13.03.2012 prevede inoltre, come anticipazione della quota massima di ingresso dei lavoratori non comunitari per motivi di lavoro non stagionale per l’anno 2012, l’ingresso di 4.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nel paese di origine, ai sensi dell’art.23 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n.286.