TERREMOTO IN EMILIA: CONTINUANO I SOPRALLUOGHI

di Petula Brafa

Ad un mese dalla catastrofe che ha colpito l’Emilia Romagna, danneggiando numerosi comuni del modenese ed estendendo paura e distruzione nel Nord Italia, si susseguono gli interventi in favore del sostegno e della solidarietà alle popolazioni, alla ricerca dell’agognato ritorno alla normalità.

Ma, oltre le iniziative benefiche aperte ai cittadini, è chiaro che l’apporto principale dovrà provenire da istituzioni ed autorità, tanto per la gestione dei finanziamenti alla ricostruzione quanto per le eventuali temporanee deroghe al credito ed all’imposizione fiscale in favore di imprenditori e privati già contraenti di mutui bancari.

In questo clima di riorganizzazione quotidiana, la Protezione Civile ed il Corpo dei Vigili del Fuoco stanno conducendo i sopralluoghi sulle strutture danneggiate, al fine di individuare gli immobili agibili, quelli, invece, necessitanti di interventi di ripristino e, infine, quelli destinati ad essere abbattuti.

A riguardo, le squadre di ingegneri e tecnici al lavoro si confrontano con i parametri richiesti dalla cosiddetta scheda “AEDES” (Agibilità E Danno nell’Emergenza Sismica), che dettano i criteri sulla valutazione dell’agibilità post-sismica di edifici pubblici e privati.

Sull’intero patrimonio immobiliare urbano ed extraurbano di circa 48.000 unità, le verifiche hanno ad oggi interessato gli edifici preventivamente segnalati da autorità operanti e proprietari, per un totale di circa 18.000 immobili.

Allo stato, sono risultate agibili 6.165 strutture; temporaneamente inagibili, ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 3.088; parzialmente inagibili, 861; temporaneamente inagibili, ma da rivedere con approfondimenti, 158; inagibili, 6.599: inagibili per rischio di crolli esterni con ripercussioni sull’edificio in esame, ben 1.141.

Per le altre costruzioni residue, in buona parte già positive alla verifica di agibilità e nuovamente occupate dalle famiglie, le ispezioni dei Vigili del Fuoco sono attualmente in corso.

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