Appalti pubblici, siglato a Venezia un protocollo di legalità contro le infiltrazioni mafiose

Il protocollo di legalità firmato a Venezia(Ministero dell’Interno)

L’intesa, firmata in prefettura alla presenza del ministro dell’Interno, prevede norme più incisive contro il fenomeno attraverso la collaborazione costante tra prefetture, regione, province e comuni. Cancellieri: «Quanto sperimentato in Veneto potrà essere esportato a livello nazionale»

«Sto già lavorando con Banca d’Italia per realizzare un accordo in tema di appalti pubblici». Lo ha anticipato oggi il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, in occasione della firma presso la prefettura di Venezia del Protocollo di legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

«L’intenzione – ha spiegato il ministro – è di fare un discorso sulle banche e con loro studiare il modo per essere più incisivi e far sì che il codice antimafia sia anticipato così da mettere in atto norme che siano più efficaci e puntuali in materia di appalti pubblici».

Sulla necessità di candidare questa regione come laboratorio dei nuovi strumenti per contrastare la criminalità organizzata in tema di appalti pubblici, la titolare del Viminale ha ribadito: «Quanto sperimentato in Veneto potrà essere esportato a livello nazionale. Testeremo qui – ha concluso – i cambiamenti per vedere come funzionano e poi potremo esportarli su scala nazionale».

Il documento, di durata biennale e rinnovabile, siglato oggi tra le prefetture venete, la regione, l’associazione regionale dei comuni e l’unione regionale delle province del Veneto, prevede, in particolare, l’impegno per le stazioni appaltanti di inserire nei bandi di gara e nei contratti clausole e condizioni idonee ad incrementare la sicurezza degli appalti, nonché altri obblighi diretti a consentire una più ampia e puntuale attività di monitoraggio preventivo a fini antimafia.

Tra le altre novità introdotte, l’impegno per le stesse stazioni di rispettare gli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di tracciabilità dei flussi finanziari nelle transazioni connesse ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

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