Arrestato a Roma un uomo colombiano per atti persecutori.

A Roma è stato arrestato un uomo di origini cubane di 32 anni dalla polizia dei commissariati Prenestino e San Giovanni. L’accusa è di atti persecutori all’ex compagna. Tutto è partito dalla segnalazione da parte di una ragazza che ha chiamato il 112 sostenendo di aver ascoltato una telefonata in autobus dell’uomo verso la sua ex fidanzata. La telefonata è stata registrata ed è risultata alquanto pesante. L’accusato sosteneva che la sua ex gli impediva di vedere la loro figlioletta e la minacciava in maniera violenta. Le forze dell’ordine sono riuscite a identificare l’uomo grazie a dei controlli incrociati venendo a scoprire che era stato già protagonista in passato di minacce e molestie. Mai come ora il tema del femminicidio è cosi importante.

Femmicidio e femminicidio sono due parole che rappresentano in modo non neutro gli omicidi contro le donne, qualsiasi sia la loro forma, per motivazioni che sono legati al genere. Questi tipi di non sono incidenti isolati, dovute ad un perdita del controllo o di problemi psichiatriche, ma rappresentano l’ultimo atto di una violenza reiterata che può essere fisica, sessuale o psicologica. Sono in fin dei conti dei gesti estremi di violenza che dipendono da una malata logica di oppressione, di disuguaglianze e di abusi che sono sistematici nei confronti delle donne . Le due parole si sono diffuse in Europa a partire dai primi anni del XXI secolo grazie quando furono divulgati i gravi fatti avvenuti a Ciudad Juárez, una città messicana divenuta dal 1993 il teatro di omicidi e sparizioni di donne, che scatenarono le proteste dei movimenti femministi soprattutto di quelli latino-americani.

Direttore Umberto Buzzoni
foto Polizia di Stato

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