Camorra: 3 milioni di euro sequestrati a ex consigliere comunale

È di 3 milioni di euro il valore dei beni sequestrati dagli agenti della questura di Caserta congiuntamente alla Guardia di finanza riconducibili a Nicola Ferraro, ex consigliere regionale campano e imprenditore del settore trattamento rifiuti, già detenuto perché condannato nel 2015 in via definitiva per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso.

Il sequestro è il risultato di un’indagine condotta dalla Divisione polizia anticrimine della questura di Caserta e dal Nucleo di polizia tributaria che ha permesso di ricostruire tutto il patrimonio, diretto e indiretto, appartenente a Ferraro e accumulato con le attività illecite commesse nel tempo.

Ferraro, infatti, è stato riconosciuto colluso, almeno dal 2000 in poi e comunque già prima della sua elezione al Consiglio della Regione Campania avvenuta nel 2005, con i reggenti del clan dei casalesi, fazioni Schiavone e Bidognetti dai quali riceveva appoggio elettorale in cambio di favori.

La pericolosità sociale di Ferraro è stata dimostrata dalla sua continua disponibilità a porsi come intermediario tra gli amministratori degli enti locali e le organizzazioni criminali di riferimento, per favorirle in appalti e contributi pubblici, riuscendo quasi a monopolizzare il settore economico della raccolta e smaltimento dei rifiuti, e non solo nel territorio casertano.

Durante l’operazione che si è conclusa stamatttina sono stati sottoposti a sequestro, in vista della successiva confisca, 8 fabbricati, all’interno dei quali sono state ritrovate numerose opere d’arte, 1 terreno, le quote di 2 società, 1 autovettura, 2 motoveicoli e le disponibilità finanziarie presenti in numerosi conti correnti, conti di deposito e altri investimenti finanziari, per un valore stimato pari a oltre 3 milioni di euro.

fonte e foto polizia di stato 

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