Maxi operazione, arresti e sequestri per 35 milioni

La Procura della Repubblica di Brescia, Direzione Distrettuale Antimafia, nell’ambito di una lunga e complessa indagine convenzionalmente denominata “LEONESSA”, condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato, ha accertato l’operatività di una cosca mafiosa di matrice stiddara, con quartier generale a Brescia, che ha pesantemente inquinato diversi settori economici attraverso la commercializzazione di crediti d’imposta fittizi per decine di milioni di euro.  La Stidda, nella sua versione settentrionale  “in giacca e cravatta”, pur mantenendo le “antiche” modalità mafiose nell’ agire quotidiano si è dimostrata capace di una vera e propria “metamorfosi evolutiva,” sostituendo ai reati tradizionali nuovi business, utilizzando quale anello di congiunzione tra i mafiosi e gli imprenditori i “colletti bianchi”, i quali individuavano tra i loro clienti (disseminati principalmente tra Piemonte, Lombardia, Toscana, ma anche nel Lazio, Calabria, Sicilia) quelli disponibili al risparmio facile. L’indagine, che per il suo spessore ha visto il supporto del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dello SCICO della Guardia di Finanza, ha parallelamente disvelato anche numerosi reati tributari e fenomeni corruttivi.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo
foto Polizia di Stato

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