Maxi sequestro di cocaina nel porto di Ravenna.

Sotto lo scafo di una nave cargo (bandiera Isole Marshall), durante un’indagine congiunta condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di finanza, in particolare dalla Squadra mobile e Nucleo di Polizia economico finanziaria di Ravenna , sono stati rinvenuti circa 150 chili di sostanza stupefacente ed in particolare di cocaina. L’operazione è stata condotta in costante collaborazione con la Direzione centrale per i servizi antidroga e il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, e rientra nelle azini messe in atto per combattere il traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Con la collaborazione dei sommozzatori del Reparto operativo aeronavale di Rimini della Guardia di finanza, la nave, che era arrivata a Ravenna durante la notte dal nord Europa, è stata sottoposta a un’ispezione approfondita. I sommozzatori hanno esaminato la parte immersa dello scafo. Nel corso del controllo, sono stati scoperti numerosi involucri nascosti nelle condotte delle prese a mare, che si trovano a circa nove metri di profondità sott’acqua.

Come detto, ben sigillata all’interno degli involucri è stata trovata cocaina per 150 chilogrammi divisa in in 139 panetti. È stato calcolato che la sostanza stupefacente sequestrata avrebbe fruttato circa cinque milioni di euro all’ingrosso e più di 25 milioni di euro al dettaglio. Curiosità. La droga sequestrata dalle forze dell’ordine e dalla magistratura viene prima tenuta sotto il controllo della polizia giudiziaria per permettere perizie e l’utilizzo di eventuali  campioni nei processi (si tratta di un iter che dura generalmente 10 giorni) Poi senza arrecare danni all’ambiente e alle persone , il giudice ordina la sua distruzione, che avviene in inceneritori specificamente progettati. La distruzione  avviene in presenza della polizia, degli avvocati, degli imputati, dei loro familiari e, se viene richiesto anche  dei giornalisti.

Direttore Umberto Buzzoni
foto Polizia di Stato

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