Mez, Raffaele Sollecito commosso in aula: “Persecuzione assurda, non ho più una vita”

sollecitoda TGCOM24

“Testimoni contro me e Amanda tutti sbugiardati”, sono le parole dell’ingegnere pugliese al processo d’appello bis sull’omicidio della Kercher. Prima della sua audizione il Ris aveva illustrato i risultati degli esami sulle tracce di Dna trovate sul coltello con cui è stata uccisa – secondo l’accusa – la studentessa inglese: “Notevoli affinità con il Dna della Knox”

Sento nei miei confronti una persecuzione allucinante, senza senso”. Lo ha detto Raffaele Sollecito durante il processo d’appello per l’omicidio Meredith, che si sta celebrando a Firenze. “I testimoni contro me e Amanda sono stati tutti sbugiardati – ha aggiunto – e io mi sono dovuto difendere per avere fatto una vacanza”. “Mi hanno descritto come un assassino spietato, ma non lo sono – ha affermato – e vi chiedo di farmi avere una vita normale”.

“Gli spinelli non cambiano la personalità” – “Non mi è mai piaciuto l’alcool e non andavo alle feste, anche se mi sono fatto qualche spinello, questo non ha cambiato la mia personalità”, ha proseguito. E poi sul suo amore per la Knox: “Ho conosciuto Amanda e fu il mio primo vero amore. Fu tardi perché ero riservato”. “Quando avevamo 20 anni – ha continuato – c’era tutto nella nostra mente fuorché una visione di disprezzo dell’essere umano come ci descrive chi ci accusa”.

“Nato in una famiglia per bene” – “Anche io come la mia famiglia – ha sottolineato parlando di valori -, sono sempre stato una persona onesta”. “Sono cresciuto in una famiglia italiana – ha continuato -, per bene, che mi ha insegnato il massimo rispetto per gli altri. La mia famiglia non ha mai avuto problemi con la giustizia”.

“Vorrei una vita tranquilla” – “Viaggio all’estero per cercare di evitare i riflettori e vivere una vita pressoché tranquilla”. Prosegue Raffaele Sollecito nella sua dichiarazione spontanea al processo. Ha ricordato di essere stato nella Repubblica Dominicana ospite di un’amica spiegando di essersi comunque dovuto “difendere da uno scatto”. Sollecito ha poi dichiarato che per lui è difficile trovare un lavoro perché il mondo lo ritiene “un probabile assassino” e nessuno vuole della cattiva pubblicità. Fuori dall’aula Giulia Bongiorno, il difensore dell’ingegnere pugliese, aveva affermato ai giornalisti: “E’ provato ma sereno”.

L’aula piena di spettatori – Per la prima volta dall’inizio del processo a Firenze, l’area dell’aula riservata agli spettatori – circa 150 posti – era completa: molte persone hanno assistito in piedi all’udienza. Motivo dell’interesse per il processo, che finora non aveva richiamato grandissimo pubblico in aula, è stata proprio la presenza dell’imputato Raffaele Sollecito. Sia prima che dopo l’udienza Sollecito non ha parlato con i giornalisti: uscendo dall’aula, molte persone del pubblico ne hanno approfittato per fotografarlo con i loro cellulari.

Ris: “Il Dna affine a quello di Amanda Knox” – Il perito del Ris, nominato dalla Corte d’Assise d’Appello per analizzare il Dna trovato sul coltello che secondo l’accusa venne usato per uccidere Meredith Kercher, ha riferito che le tracce trovate “hanno notevoli affinità” con quello di Amanda Knox. Il perito ha poi ricordato che gli esiti dei confronti con il Dna di Sollecito, della Kercher e di Guede danno invece evidenti discordanze. La difesa dell’imputata americana giustifica il fatto affermando che sia normale dato che l’oggetto domestico apparteneva a Sollecito e che quindi veniva utilizzato anche da lei.

Il calendario del processo Meredith – Potrebbe arrivare il 10 gennaio 2014 la sentenza per l’appello bis per l’omicidio di Meredith Kerch. Al termine dell’udienza di mercoledì, il presidente Alessandro Nencini ha stilato il calendario: le prossime udienze ci saranno il 25 e 26 novembre, 16 e 17 dicembre, 9 e 10 gennaio.

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