AEREO SCOMPARSO A LOS ROQUES:Pilota non aveva idoneità psico-fisica per volare

di Grazia De Marco

Dalle 12.39 del 4 Gennaio scorso, l’attenzione di tutti i media è concentrata sulla scomparsa, a Los Roques, del volo BN2 Islander Marche YV-2615, con a bordo Vittorio Missoni, Maurizia Castiglioni, Elda Scalvenzi, Guido Foresti, il pilota 72 enne Herman Merchan e il copilota Josè Ferrer.

L’ultima novità, in ordine di tempo, riguarderebbe  proprio il pilota che, secondo l’Agenzia Italiana per la Sicurezza al volo, non sarebbe stato in possesso  dell’idoneità psicofisica per volare  scaduta  il 30 Novembre 2012, notizia smentita da altre fonti che invece sostengono  che Marchan era autorizzato a volare fino al 30 Maggio 2013. Anche la compagnia aerea era in difetto, non essendo ancora in possesso del certificato di operatore aereo. Queste irregolarità, ritenute importanti nell’ambito dell’inchiesta di sicurezza avviata dall’Autorità Investigativa venezuelana, non possono tuttavia essere direttamente collegate alla dinamica dell’evento.

Le autorità del luogo, stanno impiegando tutti i loro mezzi nella ricerca dell’aereo scomparso: la Guardia Costiera ha finora coperto un’area di 650 km quadrati ed ha impiegato complessivamente nelle operazioni 385 persone. Nessuna ipotesi, fino a questo momento, sembra essere stata scartata; dal tragico incidente al dirottamento da parte dei narcos.

Il fratello di Vittorio Missoni, Luca, che partecipa sin dal primo momento alle ricerche, sembra rassegnato all’ipotesi dell’incidente e, insieme ad altri esperti venezuelani, crede che l’Islander sia finito in stallo e poi in mare, in pochissimi secondi (non più di 40), forse a causa di un errore del pilota o di una brusca manovra. Il punto esatto in cui sarebbe tragicamente precipitato l’aereo è un’area di mare con una profondità che va da 100-200 metri a1000-2000 metri.

                 Molti, sostengono, invece, che dietro questo misterioso incidente ci possa essere l’ombra dei narcos, che giustificherebbe, sia la totale mancanza di resti del velivolo, sia il fatto che i cellulari di Guido Foresti e Elda Sealventi sarebbero tornati a squillare a vuoto domenica 6 Gennaio, prima di essere spenti definitivamente. Non sarebbe la prima volta, infatti, che  dei narcotrafficanti decidono di dirottare  un aereo in questo angolo di paradiso maledetto. Solo tra il 2010 e il 2011 le Autorità hanno intercettato 44 aerei appartenenti ai narcos e smantellato 41 piste clandestine. Il Venezuela, a causa della sua posizione geografica, è uno degli scali di transito privilegiati dai narcotrafficanti per i carichi di cocaina, che, dalla Colombia, vengono fatti passare attraverso frontiere dell’area amazzonica. L’attività dei trafficanti di droga è particolarmente favorita dalla totale assenza dei controlli di sicurezza nel piccolissimo aeroporto dell’isola, il quale, fino a pochi anni fa, non era dotato neppure di una torre di         controllo. Gli aerei scomparsi negli ultimi 15 anni in questo tratto di mare che collega Caracas a Los Roques, sono, in totale, 57.

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