Ancona. Polizia e GdF nell’ Operazione EASY JOB

All´alba di oggi la Polizia di Stato in collaborazione con la Guardia di Finanza di Ancona, nell´ambito dell´operazione “Easy Job”, hanno eseguito 3 provvedimenti cautelari personali emessi dal GIP del Tribunale di Ancona, dr. Carlo CIMINI, nei confronti di tre soggetti ritenuti a capo di un´associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell´immigrazione clandestina ed alla truffa aggravata ai danni dello Stato, che ha consentito l´ingresso ovvero la permanenza illecita nel territorio nazionale, di quasi 400 extra-comunitari.
La laboriosa indagine, nasce dal ricongiungimento in un unico procedimento penale di due distinte indagini intraprese dal Commissariato della PS e dalla Tenenza G. di F. entrambi alla sede di Fabriano, l´una in materia di immigrazione clandestina, l´altra in materia di truffa ai danni dello Stato.
Si erano infatti registrati, presso Commissariato, “anomali” flussi di cittadini extracomunitari che, per rinnovare ovvero ottenere il proprio permesso di soggiorno, presentavano buste paga emesse da poche e ben individuate aziende.
Al tempo stesso, su segnalazione dell´INPS, le fiamme gialle indagavano in merito ad un altro “anomalo” flusso di richieste di indennità di disoccupazione provenienti da cittadini, extracomunitari e non, che erano stati assunti solo poco tempo prima e sempre dalle stesse aziende. Lo sviluppo delle rispettive indagini, conduceva gli investigatori verso gli stessi soggetti, nello specifico, un consulente del lavoro di Fabriano, con numerosi precedenti penali e di polizia per droga, truffa, falso e associazione a delinquere.
Attraverso le intercettazioni telefoniche si accertava l´esistenza di un vero e proprio circolo criminoso che a partire dall´anno 2013, avvalendosi di 13 aziende per lo più inattive e intestate a prestanome, faceva fittiziamente assumere cittadini extracomunitari, che utilizzavano le relative buste paga per ottenere il rinnovo ovvero la concessione del permesso di soggiorno. Poco tempo dopo l´assunzione, appena maturati i requisiti di legge i soggetti venivano licenziati e presentavano domanda per il riconoscimento delle indennità di disoccupazione.
Di tale meccanismo si sono avvalsi anche alcuni cittadini italiani al fine di usufruire indebitamente le indennità.
Complessivamente, sono stati denunciati a vario titolo 398 persone. Nei confronti di 13 di questi è stata anche contestata l´associazione a delinquere e sono state eseguite numerose perquisizioni presso le loro abitazioni sparse su tutto il territorio nazionale al fine di rintracciare ulteriore materiale probatorio.
Il danno riportato alle casse dello Stato, ricostruito anche grazie alla preziosa collaborazione del personale dell´INPS, ammonta a circa 650.000 euro, con riferimento agli indennizzi di disoccupazione illecitamente erogate, mentre si totalizza oltre 1 milione di euro i contributi mai versati ed indebitamente riconosciuti a seguito dei contratti di lavoro fittizi.

Fonte: Foto Polizia di Stato

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