Truffe on tour, 13 indagati a Frosinone

In soli sei mesi hanno commesso 66 truffe, tra consumate e tentate, i 13 indagati di questa mattina durante l’operazione “Sciacallo” condotte dai poliziotti della Squadra mobile insieme ai Carabinieri di Frosinone.

Dodici persone sono state arrestate e una denunciata. Le vittime delle truffe, compiute in tutta Italia ad eccezione della Campania e delle isole, erano prevalentemente gli anziani.

Le indagini sono iniziate nel novembre 2015, quando i due uffici investigativi hanno raccolto nel giro di pochi giorni oltre 10 denunce di truffe consumate o tentate nei confronti di persone anziane, tutte fatte usando la stessa tecnica.

Tutte le vittime, infatti, avevano denunciato di aver ricevuto una telefonata da un sedicente maresciallo dei Carabinieri o da un avvocato, che riferiva loro di un familiare (figlio o nipote, a seconda dei casi) incorso in un incidente stradale e che lo stesso era stato trattenuto presso un ufficio di polizia.

Ovviamente si trattava solo di un racconto immaginario, creato ad arte dai malviventi e la chiamata proseguiva con la richiesta di denaro necessario a risarcire il danno causato dal finto incidente stradale; in caso contrario, venivano palesate gravi conseguenze giudiziarie, a carico del familiare.

Quando la truffa andava a segno e la vittima cedeva, il finto carabiniere o avvocato concludeva il colloquio indicando alla vittima una persona che sarebbe andata nella sua abitazione per ritirare il risarcimento del danno; spesso il risarcimento consisteva anche nella consegna di gioielli e preziosi in genere.

Per cercare di non lasciare tracce, i criminali cambiavano continuamente le sim-card e i telefonini utilizzati per tenersi in contatto tra loro e coordinare le varie fasi delle truffe.

Nessuna zona d’Italia era immune dai loro raggiri: i componenti della banda, di solito, soggiornavano in strutture ricettive di una zona per non più di 4-5 giorni per poi colpire nelle città che si trovavano al massimo nel raggio di 100 chilometri.

Per gli spostamenti, utilizzavano solo macchine noleggiate e, dopo ogni trasfertafacevano rientro a Napoli, dove tutti gli indagati sono nati e dimorano, per cambiare auto e cellulari, prima di ripartire per un nuovo tour di truffe.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati recuperati e riconsegnati alle vittime l’oro ed i preziosi oggetto di cinque truffe, per un valore di circa 100 mila euro.

fonte e foto polizia di stato

 

Anziani: campagna contro le truffe

Si è appena conclusa una Campagna di informazione e sensibilizzazione a favore delle vittime vulnerabili, rivolta in particolare agli anziani che durante il periodo delle vacanze rimangono soli in città.

L’iniziativa, coordinata dal Servizio centrale Anticrimine, ha interessato le questure di Asti, Cosenza, Latina, Livorno, Sassari, Savona e Siracusa che hanno organizzato diversi incontri presso i principali luoghi di aggregazione degli anziani, nonché predisposto servizi di prevenzione in prossimità di parchi, luoghi di culto, uffici postali e mercati.

La questura di Siracusa ad esempio, nello specifico il commissariato di Noto, ha elaborato “Il manifesto contro le truffe, che contiene 13 consigli utili per prevenire i raggiri dei malfattori e “l’identikit del truffatore”. Queste informazioni sono state divulgate su tutto in territorio della provincia, in occasione di incontri che hanno riscosso particolare interesse e visto la partecipazione di molti anziani e anche dei loro parenti.

fonte e foto polizia di stato

Gaad 2017: la Polizia di tutto il mondo contro l’acquisto illegale di biglietti aerei con carte clonate

Il controllo di biglietti aerei acquistati fraudolentemente attraverso l’indebito utilizzo di carte elettroniche di pagamento è stato al centro del Gaad 2017 (Global airport action day), operazione ad alto impatto svolta in tutto il mondo con il supporto di Interpol (Polizia internazionale), Europol (Ufficio europeo di polizia), Ameripol (Comunità americana di polizia), Frontex (Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera), Eurojust (European Justice) e Iata (International Air Transport Association).

Questa attività di cooperazione internazionale ha portato all’arresto di 153 persone e alla verifica di 312 transazioni sospette segnalate.

L’operazione, che ha interessato 230 aeroporti in 60 Stati dei cinque continenti, è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione di 84 vettori operanti nel campo del trasporto aereo, di Mastercard, Visa, American Express, Iata e Perseuss (Piattaforma antifrode per lo scambio informativo tra le compagnie aeree).

Per gli aeroporti asiatici le attività sono state coordinate a Singapore, Bogotà (Colombia) è stata il fulcro dei controlli relativi al Sudamerica, Pittsburgh è stata scelta come base per i controlli svolti negli Stati Uniti, Ottawa per quelli effettuati in Canada, mentre l’Aja è stato il centro nevralgico dell’operazione; proprio dalla città olandese infatti il personale dell’Europol ha gestito le informazioni provenienti da tutto il mondo.

Le attività sul territorio italiano sono state coordinate dalla sala operativa allestita dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni.

In particolare gli operatori della Polizia postale hanno effettuato controlli negli aeroporti di Milano Malpensa e Linate, Venezia Marco Polo, Roma Fiumicino e Ciampino, Napoli Capodichino, Catania Fontana Rossa, Palermo Falcone Borsellino, Bologna Guglielmo Marconi, Bergamo Orio al Serio, Genova Sestri, Torino Caselle, Cagliari Elmas, Lamezia Terme Sant’Eufemia, Rimini Miramare e Ancona Falconara.

Il bilancio dell’attività svolta nel nostro Paese è stato di 1.796 viaggiatori controllati, una persona arrestata a Milano Malpensa perché, oltre a essere in possesso di un titolo di viaggio acquistato in frode, aveva falsi documenti per l’espatrio, quattro persone denunciate, due a Roma Fiumicino e altrettante a Napoli Capodichino, perché trovate in possesso dei biglietti aerei senza avere al seguito le carte di credito con le quali avevano acquistato in frode i titoli di viaggio, undici posizioni verificate.

“L’obiettivo principale delle attività di hacking, delle frodi informatiche e delle campagne di phishing, è l’acquisizione di dati sensibili e la loro trasformazione in denaro contante – ha detto il direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni Nunzia Ciardi – il danno patrimoniale, infatti, è enorme, e i dati sensibili relativi alle carte di credito vengono utilizzati, tra l’altro, anche per l’acquisto di biglietti aerei”.

Le perdite finanziarie annue che vengono riportate sia dalle compagnie aeree che per il settore della monetica (cioè della moneta elettronica) sono ingentissime, inoltre l’illecito utilizzo dei dati delle carte di credito per l’acquisto illegale di biglietti aerei è un fenomeno che genera fondi per il finanziamento della criminalità organizzata a livello globale, favorendo l’immigrazione clandestina e altri traffici illeciti, quali quello di esseri umani e della droga.

fonte e foto polizia di stato

Paga 100€ per l’acquisto di un I-Pad, SORPRESA riceve una mattonella: arrestati dalla Polizia di Stato

La Polizia arresta due pregiudicati specializzati nella tecnica del “pacco”
Certi, che all’arrivo nel porto di Napoli di una nave da crociera, i truffatori di turno specializzati nella tecnica del “pacco”, senz’altro si sarebbero materializzati, gli agenti della sezione “Volanti” dell’U.P.G., hanno effettuato uno specifico servizio di appostamento.
I risultati non sono tardati a giungere, infatti, nei pressi del passaggio pedonale del porto, in Via Colombo, Enrico Calise, di 42anni e Francesco furt1D’Alpino, di 61 anni, entrambi con precedenti penali specifici, alla vista di un gruppo di turisti sono entrati in azione.
Nello specifico, il più anziano dei due, recando con se una custodia per tablet, agganciava la vittima, al fine di convincerla ad acquistare ad un prezzo stracciato un I-Pad dellafurt3
Apple, mentre il complice, si poneva nelle immediate vicinanze.
Il turista statunitense preso di mira, dapprima si mostrava non interessato all’acquisto e, successivamente, dopo una mediazione sul prezzo, consegnava la somma di €.100 a D’Alpino che, con mossa fulminea, gli cedeva un’altra custodia per tablet, che era nella disponibilità di Calise.furt2
I poliziotti, notato lo scambio, intervenivano bloccando i due truffatori.
Il turista, in procinto di risalire sulla nave da crociera, all’apertura della custodia del tablet, si è ritrovato tra le mani una mattonella.
Gli agenti hanno restituito alla vittima la somma di €.100,00, rinvenuta indosso a D’Alpino.
I due truffatori sono stati arrestati perché responsabili, in concorso tra loro, del reato di truffa e, dopo una notte agli arresti domiciliari, presso le rispettive abitazioni, stamane, saranno giudicati con rito per direttissima.
Sequestrati dalla Polizia un I-Pad della Apple ed uno smartphone Samsung Galaxy S7Edge, autentici, utilizzati dai due arrestati per mettere a segno le truffe

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Fonte Foto Polizia di Stato

Attenzione: Il Mensile POLIZIA DI STATO non c’entra nulla con Il Periodico Polizia di Stato

image[1]Nel 2012 un sedicente giornalista della Polizia, fu fermato sul palco di Sanremo con un tesserino simile al nostro riportante la scritta “Periodico Nazionale Polizia di Stato”. Questo signore e il periodico stesso, non c’entrano nulla con il nostro mensile regolarmente registrato. Continua a leggere

TRUFFA AGLI ANZIANI, SI FINGEVANO AVVOCATI. ARRESTATI DALLA POLIZIA DI TRIESTE

La Polizia di Trieste,  ha arrestato due pericolosi truffatori specializzati, che hanno operato a danni di più anziani perpetrate nel centro cittadino e nelle regioni del nord est.
Le indagini degli uomini della Squadra Mobile hanno accertato il duo, oltre a operare in ambito regionale, aveva scelto proprio Trieste come luogo privilegiato per le proprie scorribande.  I due, di origini campane,  spacciandosi per avvocati, si facevano preannunciare  da una telefonata  alla vittima, da parte di finti assicuratori od appartenenti alle FF.OO.. Nella circostanza paventavano l’avvenuto incidente stradale provocato da un familiare che per evitare il carcere avrebbe dovuto pagare una consistente somma di danaro. Il malcapitato anziano, indotto in un grave stato di stress, consegnava ai malfattori gioielli e importanti somme di danaro. Dopo l’ultima truffa compiuta a Trieste, gli agenti della Squadra Mobile hanno effettuato servizi ad ampio raggio, sin dalle prime ore dell’alba su vari caselli autostradali e diverse vie di collegamento, che hanno consentito di localizzare l’autovettura usata dai malviventi e successivamente bloccarli dopo una truffa ai danni di un anziano avvenuta a Portogruaro. Le successive perquisizioni hanno permesso di recuperare tutta la refurtiva relativa alle truffe, nonché’ altri preziosi di provenienza illecita.
La Polizia ritiene che gli stessi siano gli autori di numerose truffe attuate, con il medesimo modus operandi, negli ultimi mesi tra Belluno, Gorizia, Padova, Pordenone, Treviso, Trieste, Venezia, ed altre città del  nord est.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Fonte Foto Polizia di Stato

Catania: operazione “SMOKE FREE”

Nelle prime ore della mattinata odierna, la Polizia di Stato di Catania,  ha eseguito un ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di 5 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti in appartamento, nonché ricettazione e detenzione e porto illegale di armi da fuoco.
Il provvedimento accoglie gli esiti di un´attività investigativa che ha fatto rilevare nel territorio di Catania e provincia, dalla seconda metà del 2013, lungo tutto l´anno solare 2014 e sino ai primi mesi del 2015, che  una società di distribuzione tabacchi, risultava avere subito, complessivamente, quattordici rapine con la sottrazione ingenti quantitativi di tabacchi lavorati nazionali ed esteri, con conseguente danno patrimoniale. Le indagini hanno consentito di accertare l´esistenza di un´associazione criminale ai cui soggetti sono state contestate tre rapine aggravate commesse rispettivamente il 3 giugno 2014, il 10 febbraio ed il 13 marzo 2015 e tre furti aggravati in abitazione commessi a Catania ed in alcuni comuni della provincia rispettivamente il 23 febbraio 12 e 18 marzo 2015.
Ad un soggetto è stata inoltre contestata la detenzione illegale di due pistole semiautomatiche.
Il valore dei tabacchi asportati nelle tre rapine ammonta a 180.000,00 euro.
Un destinatario della misura restrittiva si è reso irreperibile ed è attivamente ricercato.

Fonte: foto Polizia di Stato

Ancona. Polizia e GdF nell’ Operazione EASY JOB

All´alba di oggi la Polizia di Stato in collaborazione con la Guardia di Finanza di Ancona, nell´ambito dell´operazione “Easy Job”, hanno eseguito 3 provvedimenti cautelari personali emessi dal GIP del Tribunale di Ancona, dr. Carlo CIMINI, nei confronti di tre soggetti ritenuti a capo di un´associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell´immigrazione clandestina ed alla truffa aggravata ai danni dello Stato, che ha consentito l´ingresso ovvero la permanenza illecita nel territorio nazionale, di quasi 400 extra-comunitari.
La laboriosa indagine, nasce dal ricongiungimento in un unico procedimento penale di due distinte indagini intraprese dal Commissariato della PS e dalla Tenenza G. di F. entrambi alla sede di Fabriano, l´una in materia di immigrazione clandestina, l´altra in materia di truffa ai danni dello Stato.
Si erano infatti registrati, presso Commissariato, “anomali” flussi di cittadini extracomunitari che, per rinnovare ovvero ottenere il proprio permesso di soggiorno, presentavano buste paga emesse da poche e ben individuate aziende.
Al tempo stesso, su segnalazione dell´INPS, le fiamme gialle indagavano in merito ad un altro “anomalo” flusso di richieste di indennità di disoccupazione provenienti da cittadini, extracomunitari e non, che erano stati assunti solo poco tempo prima e sempre dalle stesse aziende. Lo sviluppo delle rispettive indagini, conduceva gli investigatori verso gli stessi soggetti, nello specifico, un consulente del lavoro di Fabriano, con numerosi precedenti penali e di polizia per droga, truffa, falso e associazione a delinquere.
Attraverso le intercettazioni telefoniche si accertava l´esistenza di un vero e proprio circolo criminoso che a partire dall´anno 2013, avvalendosi di 13 aziende per lo più inattive e intestate a prestanome, faceva fittiziamente assumere cittadini extracomunitari, che utilizzavano le relative buste paga per ottenere il rinnovo ovvero la concessione del permesso di soggiorno. Poco tempo dopo l´assunzione, appena maturati i requisiti di legge i soggetti venivano licenziati e presentavano domanda per il riconoscimento delle indennità di disoccupazione.
Di tale meccanismo si sono avvalsi anche alcuni cittadini italiani al fine di usufruire indebitamente le indennità.
Complessivamente, sono stati denunciati a vario titolo 398 persone. Nei confronti di 13 di questi è stata anche contestata l´associazione a delinquere e sono state eseguite numerose perquisizioni presso le loro abitazioni sparse su tutto il territorio nazionale al fine di rintracciare ulteriore materiale probatorio.
Il danno riportato alle casse dello Stato, ricostruito anche grazie alla preziosa collaborazione del personale dell´INPS, ammonta a circa 650.000 euro, con riferimento agli indennizzi di disoccupazione illecitamente erogate, mentre si totalizza oltre 1 milione di euro i contributi mai versati ed indebitamente riconosciuti a seguito dei contratti di lavoro fittizi.

Fonte: Foto Polizia di Stato

False promesse di lavoro in cambio di soldi

Ha truffato decine di giovani disoccupati dandogli la falsa illusione che potessero superare il concorso per l’arruolamento nelle Forze dell’ordine e nell’Esercito italiano.

Si tratta di un uomo, impiegato pubblico presso l’ex ospedale militare di Caserta, arrestato oggi dalla Squadra mobile locale con l’accusa di truffa aggravata, millantato credito, minaccia, falso e soppressione di atti pubblici.

Le indagini sono partite a seguito della denuncia da parte di un ragazzo che aveva versato al truffatore circa 23 mila euro che dovevano servire per “conoscenze importanti”.

Da qui i poliziotti della Mobile hanno scoperto almeno altre 12 vittime, tra cui anche un genitore, malato terminale di cancro, il quale, preoccupato per il destino del figlio, ha consegnato al truffatore i suoi risparmi nella vana speranza di assicurare al figlio un futuro nella Polizia penitenziaria.

Il malvivente faceva leva sullo stato di bisogno delle vittime spesso in situazioni economiche precarie: avvicinava giovani nonché padri e madri di questi ultimi, preoccupati per il futuro incerto dei propri figli, e si faceva consegnare somme che oscillavano tra i 1.500 ed i 23 mila euro per contattare, a suo dire, persone in grado di pilotare le procedure concorsuali, aumentando punteggi, modificando graduatorie o rivelando in anticipo quiz oggetto delle prove concorsuali.

fonte Polizia di Stato

Varese: vendita di auto con chilometraggi alterati, 4 arresti

Sono quattro gli arrestati e 12 i denunciati nell’operazioneElisir” della Polizia stradale di Varese.

Gli arrestati, due esperti in riparazioni di apparati elettronici ed informatici di Como e due rivenditori di auto, si erano organizzati per truffare gli acquirenti di auto usate.

Il sistema era semplice: i due commercianti varesini ritiravano da un autonoleggio di Bolzano auto non più utilizzabili per quel servizio; subito dopo entravano in campo i due esperti che, intervenendo sui congegni elettronici di bordo delle auto, riducevano sensibilmente il chilometraggio effettivo rendendo di fatto “più giovani”, da qui il nome “Elisir” dell’operazione, le auto in vendita.

In alcuni casi il ricavato è stato stimato come superiore del 60% rispetto al reale valore di mercato dei mezzi.

Oltre al guadagno illecito, stimato in circa 3 milioni all’anno, il danno era anche legato alla sicurezza dei veicoli che, segnalando meno chilometri, venivano sottoposti ai controlli periodici con meno assiduità di quella necessaria.

fonte Polizia di Stato