Abruzzo, Polizia di Stato e Guardia di Finanza sequestrano beni a sei componenti di una famiglia nella Marsica

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Questa mattina, Alle prime luci di questa mattina, il personale della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, in esecuzione di una misura di prevenzione patrimoniale disposta dal Tribunale di L’Aquila su proposta del Questore Alfonso Terribile, ha sottratto alla disponibilità dei membri di una famiglia di cittadini italiani  residenti nella Marsica un ingente patrimonio, mobiliare e immobiliare.

L’operazione, coordinata dal Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di L’Aquila, ha visto l’impiego di personale della Questura, del Commissariato PS Avezzano, della Compagnia Guardia di Finanza di Avezzano, del Compartimento Polizia Stradale di L’Aquila, del Nucleo Prevenzione Crimine di Pescara, del Reparto Mobile di Roma e di unità cinofile specializzate nella ricerca di armi, droga e monete.

Durante l’operazione hanno collaborato anche le Questure di Frosinone, Milano, Siena e Bologna dove hanno sede legale gli istituti bancari presso i quali sono stati bloccati alcuni rapporti finanziari.


La misura di prevenzione patrimoniale colpisce i beni degliRisultati immagini per guardia di finanza e polizia di stato appartenenti ad un unico nucleo familiare, gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, poiché sono stati ritenuti dal Tribunale socialmente pericolosi, solitamente dediti a traffici delittuosi e con un tenore di vita tale da far ritenere che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività illecite.

L’attività di indagine patrimoniale trae origine dall’attenta analisi dei comportamenti e del tenore di vita di alcuni appartenenti alla famiglia in questione da parte del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Avezzano.

 

Lunghe indagini e complesse attività investigative degli operatori ha permesso, infatti, di accertare la sussistenza di una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati (inferiori alla soglia di sopravvivenza dei singoli) ed il valore dei beni nella effettiva disponibilità della famiglia in questione, i cui membri non risultano svolgere attualmente alcuna attività lavorativa.

In particolare sono stati individuati e posti sotto sequestro cinque immobili per un valore complessivo di circa 1.210.000 euro.Inoltre sono stati sequestrati rapporti finanziari accesi presso Poste Italiane S.p.a. e rapporti finanziari accesi presso varie Banche.

Sono state sequestrate autovetture e beni di valore.
È la prima volta che a L’Aquila viene eseguita una misura patrimoniale su proposta del Questore, il quale, allo scopo di contrastare in maniera più efficace la macro-criminalità, ha ritenuto di costituire un anno fa la sezione Misure Patrimoniali in seno alla Divisione Anticrimine della Questura.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Fonte Foto Polizia di Stato

Catania: operazione “SMOKE FREE”

Nelle prime ore della mattinata odierna, la Polizia di Stato di Catania,  ha eseguito un ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di 5 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti in appartamento, nonché ricettazione e detenzione e porto illegale di armi da fuoco.
Il provvedimento accoglie gli esiti di un´attività investigativa che ha fatto rilevare nel territorio di Catania e provincia, dalla seconda metà del 2013, lungo tutto l´anno solare 2014 e sino ai primi mesi del 2015, che  una società di distribuzione tabacchi, risultava avere subito, complessivamente, quattordici rapine con la sottrazione ingenti quantitativi di tabacchi lavorati nazionali ed esteri, con conseguente danno patrimoniale. Le indagini hanno consentito di accertare l´esistenza di un´associazione criminale ai cui soggetti sono state contestate tre rapine aggravate commesse rispettivamente il 3 giugno 2014, il 10 febbraio ed il 13 marzo 2015 e tre furti aggravati in abitazione commessi a Catania ed in alcuni comuni della provincia rispettivamente il 23 febbraio 12 e 18 marzo 2015.
Ad un soggetto è stata inoltre contestata la detenzione illegale di due pistole semiautomatiche.
Il valore dei tabacchi asportati nelle tre rapine ammonta a 180.000,00 euro.
Un destinatario della misura restrittiva si è reso irreperibile ed è attivamente ricercato.

Fonte: foto Polizia di Stato

Polizia di Stato: Operazione PANGEA IX

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Visualizzazione di Pangea-IX-5_sqligallerysliderImage (3).jpgIn Italia oltre 80.000 i farmaci (capsule, compresse e fiale) illegali o falsificate, sequestrate nel corso dell’ultima settimana a seguito dei controlli effettuati  presso alcuni dei maggiori siti aeroportuali del nostro paese su migliaia di spedizioni dirette in Italia web project management.
I dati confermano  come Cresce il numero di italiani che si rivolge a canali non ufficiali per l’acquisto di farmaci. Al primo posto, ancora una volta, i farmaci per il trattamento delle disfunzioni erettili, che rappresentano oltre il 60% dei farmaci  sequestrati.  Il fenomeno non è tuttavia circoscritto unicamente a questa particolare categoria di prodotto, ma è ben più ampio. Tra gli altri farmaci illegali o falsificati fermati figurano infatti analgesici (3,9%), antivirali (2,4%), anoressizzanti (2,3%) e antinfiammatori (1,9%). L’aspetto critico essenziale che accomuna  le diverse tipologie di farmaco è dunque la pericolosità per la salute pubblica e del singolo cittadino, riconducibile sia alle condizioni non controllate in cui vengono  prodotti, che all’utilizzo improprio che avviene senza la supervisione del medico.
I farmaci sono stati sequestrati nell’ambito dell’operazione internazionale di contrasto  denominata Pangea, giunta  alla IX edizione, alla quale anche quest’anno hanno aderito, per l’Italia, le Forze di Polizia, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il Ministero della Salute, l’Agenzia Italiana del Farmaco e l’Istituto Superiore di Sanità, con il coordinamento del Servizio per la Cooperazione Internaziopangea2nale di Polizia della Criminalpol, punto di contatto nazionale. I controlli sono stati effettuati dal 30 maggio al 7 giugno sulle spedizioni contenenti farmaci,  provenienti dall’estero e dirette in Italia.
Complessivamente,  le attività di controllo effettuate nei 103 paesi partecipanti, hanno invece portato al sequestro di oltre 12 milioni di farmaci falsi o illegali.
Si tratta dunque, con caratteristiche e incidenze diverse,di una problematica di dimensione mondiale.

Fonte: Foto Polizia di Stato

Verona. Gestione illecita di rifiuti.

Gli Agenti della Polizia Stradale di Verona che hanno denunciato 29 persone e sequestrato 19 ditte, hanno sviluppato la loro attività di indagine analizzando i dati e la documentazione riguardante la movimentazione di autocarri ed autoarticolati destinati al trasporto di rifiuti nella Provincia di Verona.
Importanti sono state anche una serie di informazioni arrivate in questi mesi alla Polizia Stradale dopo un’altra analoga attività di indagine che aveva portato ad una ventina di denunce web based project management.
“In questo senso ci conforta la sensibilità e la responsabilità dei veronesi che dopo le nostre attività del 2015 hanno voluto offrire la loro collaborazione nel segnalare siti di stoccaggio rifiuti sospetti”, ha sottolineato il Dirigente della Polizia Stradale di Verona, Girolamo Lacquaniti.
Nel dettaglio si tratta di 15 distinte operazioni che hanno interessato una decina di comuni del veronese e che offrono uno spaccato di illegalità diffuso come recentemente già evidenziato anche dalla Commissione Bicamerale sulle ecomafie in Veneto.
In particolare la Polizia di Stato di Verona oltre alle 29 denunce in stato di libertà nei confronti di altrettanti soggetti residenti tra la Lombardia ed il Veneto ha proceduto a diversi sequestri, tra cui:

  • Sequestro di n. 3 officine abusive ai sensi della legge 122/92, operanti come meccanici, elettrauto e carrozzeria nei comuni di Sona, Bussolengo e Pescantina.
  • Sequestro di officina e di circa 200 tonnellate di rifiuti sita nel comune di Cerea (Vr);
  • Sequestro di attività di autodemolizione per veicoli di massa superiore alle 3,5 tonnellate sita nel comune di San Bonifacio (Vr);
  • Sequestro area di area di 3450 metri quadrati di superficie, sita nel comune di Peschiera del Garda, adibita a deposito non autorizzato rifiuti di natura edilizia per un quantitativo di 1500 tonnellate di rifiuti, in parte contaminati da amianto.
  • Sequestro nel comune di Castelnuovo del Garda di area di 250 metri quadrati con annesso capannone adibiti ad attività illecita di gestione rifiuti pericolosi e non pericolosi di natura elettronica con sequestro di circa 50 tonnellate di rifiuti.
  • Sequestro di area industriale di 88000 metri quadrati di superficie e di n. 6 capannoni industriali nel comune di Belfiore (Vr),  sulla quale erano depositati circa 4000 tonnellate di rifiuti anche di natura pericolosa e sulla quale veniva posta in essere un’illecita attività di abbruciamento di rifiuti.
  • Sequestro di area agricola di circa 2000 metri quadrati sita nel comune di Pescantina (Vr) adibita a deposito di rifiuti di natura edilizia per un quantitativo di circa 1500 tonnellate di rifiuti;
  • Sequestro di area cimiteriale presso il comune di Pescantina (Vr) di circa 4500 metri quadrati di superficie adibita a deposto illecito di rifiuti di natura cimiteriale costituti da rifiuti da esumazione ed estumulazione r depostito di rifiuti di natura edilizia per un quantitativo complessivo di circa 2500 tonnellate;
  • Sequestro di un’area industriale di circa 3000 metri quadrati di superficie con annesso capannone di 1500 metri quadrati, sita nel comune di Bussolengo (Vr) adibiti a deposito illecito di rifiuti da demolizione anche di natura pericolosa per un quantitativo di circa 2000 tonnellate;
  • Sequestro di Impianto di gestione rifiuti inerti e di compostaggio di circa 80000 metri quadrati di superficie e di 140000 tonnellate di rifiuti di vario genere anche di natura pericolosa (amianto), sito nel comune di Verona;
  • Sequestro di area di circa 10000 metri quadrati di superficie e di circa 6000 tonnellate di rifiuti anche di natura pericolosa sita nel comune di Castelnuovo del Garda (Vr);
  • Sequestro di autodemolizione abusiva di autobus sita nel comune di Verona;
  • Sequestro di autodemolizione “fantasma” a Villafranca di Verona; al posto dell’autodemolizione che risultava in piena attività, c’era una villetta in ristrutturazione!
  • Sequestro di area di 11.000 metri quadrati con annesso capannone di 3200 metri quadrati estremamente contaminata da amianto a seguito del crollo delle coperture- Situazione di estremo pericolo.
  • Sequestro di n. 3 autocarri impiegati nel trasporto illecito di rifiuti;
  • 45000 euro di sanzioni amministrative inerenti la violazione della normativa ambientale e l’esercizio abusivo dell’attività di autoriparazione;
 Fonte e foto: Polizia di Stato