Dehors abusivi, è guerra ai recidivi: “Ora c’è l’arresto”

ROMA – Il municipio I applica il codice penale che prevede multe fino a 1.032 euro

Dehors abusivi? Non più solo multe e rimozioni, ma ora si applica il codice penale. In sostanza, il ristoratore che rimette i tavolini in strada senza permessi dopo il primo sequestro, rischia di finire in galera. È l’ultima misura studiata dal I municipio per fermare il dilagare di sedie e tavoli selvaggi.

Sono troppi infatti i casi in cui i commercianti, spesso privi di qualsiasi tipo di concessione, dopo l’intervento dei vigili e le multe, tornano a riposizionare gli arredi da esterno come se nulla fosse, sbarrando il passaggio anche ai mezzi di soccorso. Un comportamento che rischia di vanificare l’opera di contrasto all’abusivismo commerciale intrapresa dall’amministrazione. “Abbiamo deciso – annuncia la presidente della City, Sabrina Alfonsi – di applicare gli articoli 633 e 639 bis del codice penale: prevedono la reclusione fino a due anni e una multa fino a 1.032 euro per chi occupa arbitrariamente il suolo pubblico o privato allo scopo di trarne profitto. Se il reato viene commesso sul suolo pubblico si può procedere d’ufficio”.

Il provvedimento è stato già sperimentato in un primo caso e ha dato i suoi frutti. “I vigili l’hanno usato contro un ristoratore di via dei Fienili che in passato era stato perseguito per occupazione abusiva – spiega Alfonsi – e la magistratura ha convalidato la misura dandoci ragione. Così oggi abbiamo in mano uno strumento forte, che ci consente di imporre il rispetto delle regole in maniera definitiva”.

Gli sforzi profusi nei mesi scorsi per tentare di mettere ordine alla giungla delle 15mila attività sul territorio, la costituzione di un ufficio di scopo per il contrasto all’abusivismo commerciale e la task force dei caschi bianchi, pur conferendo una maggiore tempestività ai controlli si sono spesso scontrati contro il mancato rispetto delle regole degli esercenti. D’altronde anche quando i commercianti perdono i ricorsi, la spesa per la multa viene compensata dal lauto business dei dehors in una città come Roma. Un esempio? “In via della Croce – racconta il presidente dell’Associazione residenti Campo Marzio, Roberto Tomassi – ogni sera, su un totale di nove dehors, se ne contano cinque completamente abusivi. Bene fa il municipio ad adottare il codice penale, cosa che per altro avevamo suggerito proprio noi. Ci avevano assicurato che ne avrebbero verificato l’applicabilità. Ora ci aspettiamo che spariscano almeno le occupazioni completamente fuorilegge”.

I controlli ad hoc partiranno a stretto giro e riguarderanno i professionisti del “togli e rimetti”, come il titolare dell’hotel al civico 36 di via delle Carrozze, che dopo aver subìto ben tre rimozioni, ha rimesso i tavoli e sfregiato la parete esterna del palazzo con decine di insegne e lampioncini. Ora rischia la detenzione. “Penso che i cittadini debbano essere liberi di non sedersi ai tavoli abusivi – sottolinea il minisindaco – E la nostra idea, già realizzata, di delimitare le concessioni con le strisce verdi o con le borchie viaggia proprio in quella direzione”.

fonte La Repubblica

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