Delitto Lignano: Confermato l’arresto di Lisandra Aguila Rico

 

di Grazia De Marco

Gli autori del delitto dei coniugi Paolo Burgato e Rosetta Sostero, avvenuto lo scorso 19 agosto a Lignano, hanno finalmente un nome. A massacrare la coppia sarebbero stati Lisandra Aguila Rico, 21 enne di origine cubana e suo fratello Laborde Reiver Rico di tre anni più grande, i quali avrebbero agito nel garage della villa di via Annia 12, di proprietà delle vittime.

Ad incastrare i due cittadini stranieri sarebbero stati i rilievi effettuati dagli investigatori sul luogo del delitto e sui due cadaveri, primo fra tutti quello del DNA che, insieme ad alcune intercettazioni telefoniche, hanno permesso ai Carabinieri coordinati dal Capitano Fabio Pasquariello di arrestare la donna, che, intanto, si era rifugiata a Pontecagnano (SA), pronta a fuggire dall’Italia.

La vera svolta, però, si è avuta ufficialmente nel corso del lunghissimo interrogatorio avvenuto successivamente al fermo, grazie alla confessione della giovane donna, condotta poi nel carcere di Trieste. In data 20 settembre u.s., peraltro, il GIP del Tribunale di Udine Paolo Lauteri, nel corso dell’udienza di convalida del fermo, ha confermato l’arresto, ravvisando il pericolo di fuga, di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato.

Il fratello 24 enne della donna, invece, inseguito da un mandato di cattura internazionale è stato rintracciato nella stessa data a Cuba, dove, probabilmente, si rifugiava nella casa dove vive con la moglie. Gli investigatori hanno subito avviato i contatti con le Autorità cubane per chiedere l’estradizione dell’indagato, ma spetterà al Paese caraibico prendere una decisione in merito.

Per quanto riguarda il duplice omicidio, l’ipotesi più accreditata dagli inquirenti sarebbe quella della rapina finita male. I due fratelli, entrambi incensurati, molto probabilmente erano a conoscenza dell’ingente somma di denaro che la coppia teneva in casa (40 mila euro in un battiscopa e 60 milioni di vecchie lire in un sottotetto) ed avrebbero organizzato il furto. La rapina sarebbe degenerata quando i due assassini si sarebbero resi conto di essere stati riconosciuti dalle vittime ed avrebbero perso il controllo, uccidendoli.

I coniugi Burgato, infatti, conoscevano bene i due rapinatori, perchè  lavoravano  esattamente di fronte al loro negozio di coltelli, in una gelateria di proprietà del compagno della madre dei due stranieri, Sandra Emilia Rico.                             Lisandra e Laborde erano giunti in Italia nel 2009, per tentare un ricongiungimento con la madre, che, nel frattempo, aveva avuto altri due figli da Enzo Spinelli, di origini napoletane, titolare della gelateria “il Re del gelato” di Lignano.

Dopo il ricongiungimento con la madre, i due fratelli avevano trovato un’occupazione nel bar-gelateria, frequentato abitualmente dalle vittime. Dopo lestate, i rapporti tra lo Spinelli ed i due giovani stranieri si erano deteriorati, tanto da costringere Laborde a trovare un altro lavoro presso una sala giochi, mentre Lisandra, dopo aver cercato invano un’occupazione come cameriera, si era trasferita a Salerno.

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