In manette la “New generation” della droga

da Polizia di Stato

Gli agenti del commissariato di Canosa, nella provincia di Barletta-Andria-Trani, hanno messo in manette 16 spacciatori, tutti pugliesi, che rifornivano i tossicodipendenti della zona prevalentemente di cocaina e marijuana.

Gli arrestati sono accusati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, possesso illegale di armi e, per uno di loro, anche favoreggiamento personale finalizzato alla divulgazione di notizie riservate coperte da segreto istruttorio. Durante l’indagine è infatti emerso che l’uomo, impiegato presso una copisteria utilizzata dalle forze dell’ordine, aveva appreso che un suo amico sarebbe stato arrestato in un’operazione dei Carabinieri e lo ha avvertito, consentendogli di sfuggire alla cattura.

Durante l’esecuzione degli arresti gli agenti hanno sequestrato un chilo di marijuana e mezzo di cocaina, oltre a tutto l’occorrente per tagliare e confezionare le dosi di droga.

L’indagine del commissariato, denominata “New generation”, ha preso il via nel 2010 in seguito alle notizie relative all’attività di spaccio acquisite dagli agenti sul territorio.

Dopo aver individuato alcuni pusher che agivano nel centro di Canosa, gli agenti li hanno “attenzionati”, hanno cioè iniziato a tenerli sotto osservazione con pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, utilizzando anche microfoni nascosti nelle loro auto.

L’indagine ha fatto emergere l’attività di un gruppo di spacciatori, la maggior parte dei quali già noti alle forze dell’ordine, che si riforniva nella vicina Cerignola. È emerso inoltre che alcuni degli indagati avevano a disposizione armi, delle quali però non è stato documentato l’utilizzo.

Gli arresti sono stati eseguiti in collaborazione con gli uomini della Squadra mobile di Bari.

Taggato , , , , , . Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi