Immaginate una chat che informa su tutte le pattuglie delle forze dell’ordine presenti sul territorio. Una chat che segnai tutti i loro movimenti e le loro azioni. Ebbene una persona aveva creato proprio questo tipo di chat con un sistema di messaggistica in tempi reale. Il seguito era stato anche molto importante tanto che, raggiunto il limite di mille iscritti ne aveva creato un’altra con le stesse finalità. Si tratta di uomo residente a Porto Mantovano che mediante il contributo di ognuno degli iscritti, riusciva a segnalare la posizione di equipaggi delle Forze di Polizia.
Le attività di questo soggetto hanno fatto però scattare un’operazione degli investigatori della questura di Mantova e della Polizia postale (Sezione provinciale per la Sicurezza Cibernetica di Mantova) che si sono recati nella sua abitazione e hanno posto sotto sequestro tutti i contenuti informatici e lo hanno denunciato. Dalle indagini è emerso come alcuni dei partecipanti avevano precedenti per reati contro il patrimonio e reati legati allo spaccio di droga. Alcuni dei soggetti che partecipavano alla chat sono risultati molto attivi nel diffondere informazioni sensibili sugli spostamenti degli agenti in servizio e le loro azioni ora sono al vaglio degli inquirenti.
Le parole del Questore Giannina Roatta sono state molto significative: “Si tratta di un significativo, ed evidentemente diffuso malcostume che denota come minimo mancanza di senso civico; vogliamo pensare infatti che almeno una parte degli oltre 1000 partecipanti alla chat, numero rilevante se si pensa al limitato raggio di azione, abbia agito con “leggerezza” e non si sia resa conto della gravità di tale comportamento e delle inevitabili conseguenze.”
Direttore Umberto Buzzoni
foto Polizia di Stato