Lotta e contrasto all’estremismo di destra su internet.

Quante volte abbiamo sentito parlare di neonazismo. Con questa parole si vuole descrivere l’insieme dei movimenti sociali o politici che sono nati dopo la seconda guerra mondiale con lo scopo di riportare in auge e mettere in pratica l’ideologia del nazismo. I neonazisti tentano di utilizzare la loro ideologia per diffondere l’astio verso le minoranze o, in alcuni casi, per far nascere uno Stato politico fascista. Proprio con l’intento di contrastare il fenomeno del radicalismo sul web di matrice suprematista e neonazista è stata messo in atto un operazione internazionale coordinata dalle agenzie Eurojust ed Europol alla quale hanno partecipato i poliziotti del Centro operativo sicurezza cibernetica della Polizia postale e della Digos di Torino, diretti dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione e dal Servizio polizia postale.

Le indagini hanno messo in risalto un network operativo in tutta Europa che aveva come punti di riferimento in Italia da due ragazzi minorenni di Torino e Salerno. L’attività investigativa ha riguardato sette paesi e ha portato all’arresto di cinque membri dell’organizzazione idealista. All’interno delle chat private venivano condivisi manuali per l’attacco ed il sabotaggio delle infrastrutture più importanti e per l’assembramento di armi da fuoco e materiale esplosivo. L’organizzazione si diceva pronta a mettere in atto attentati contro popoli che loro consideravano di razza inferiore. I due italiani erano molto attivi tanto che molteplici sono state le frasi xenofobe e antisemite che sono finite sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine. Sono stati posti sotto sequestro dei computer e telefoni cellulari oltre ad un pugnale con simboli nazisti.

Direttore Umberto Buzzoni
foto Polizia di Stato

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