Denunciate 82 persone nell’ambito dell’immigrazione irregolare a Prato.

82 persone sono state denunciate dai poliziotti dell’Ufficio immigrazione della questura di Prato con l’accusa di contraffazione di documenti al fine di ottenere il permesso di soggiorno e con l’accusa di uso di atto falso. Il codice penale stabilisce che “1.Chiunque senza essere concorso nella falsità, fa uso di un atto falso soggiace alle pene stabilite negli articoli precedenti, ridotte di un terzo. [2. Qualora si tratti di scritture private, chi commette il fatto è punibile soltanto se ha agito al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno] “. L’indagine è iniziata quando le forze dell’ordine hanno notato un flusso anomalo di domande di protezione internazionale che erano state elaborate maggiormente da da persone di origine egiziana o dei paesi del Maghreb. L’anomalia stava nel fatto che nel territorio di prato la comunità egiziana risultava composta da circa 113 unità, poche rispetto alle domande inoltrate.

Dopo un’attenta analisi della documentazione gli agenti di polizia di Prato mettevano in evidenza alcun elementi che si ripetevano in tutte le domande. Il primo era sicuramente la calligrafia e la firma delle “dichiarazioni di ospitalità” che si somigliava tantissimo in tutte le domande anche se riguardavano persone completamente diverse. I sigilli delle Pubbliche amministrazioni posti in calce ai documenti erano palesemente modificati come se fossero stati maldestramente fotocopiati da altri documenti. Gli immobili oggetto dei contatti di locazione erano situati in diversi comuni della provincia di Prato. Al termine delle indagini è risultato come i soggetti ospitanti indicati nei contratti avessero già dei precedenti penali per reati legati al favoreggiamento ed allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina.

Direttore Umberto Buzzoni
foto Polizia di Stato

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