Pescara, padre si dà fuoco in auto con la figlioletta: morti carbonizzati

pescarada TGCOM24

E’ finita in tragedia a Pescara una lite in automobile tra due conviventi davanti alla figlia di cinque anni. L’uomo, di 48 anni, ha sparso benzina addosso a tutti e dato fuoco all’abitacolo. Padre e figlia sono morti carbonizzati, la madre, di 43 anni, ha riportato diverse ustioni ed è ora ricoverata in gravi condizioni. La donna aveva denunciato il convivente nel 2013 per maltrattamenti, sostenendo che l’uomo era violento.

I tre, residenti in un comune dell’entroterra pescarese, vivevano insieme alle altre tre figlie della donna, nate da un precedente matrimonio.

A maggio il gip del tribunale aveva disposto l’allontanamento dell’uomo dal comune domicilio. A ottobre il convivente era stato condannato dal tribunale ad un anno di reclusione per maltrattamenti. Lo stesso tribunale gli aveva anche imposto di poter vedere la figlia soltanto una volta alla settimana, presso la scuola materna del paese e in presenza degli assistenti sociali comunali. L’uomo però aveva più volte violato le disposizioni e nei suoi confronti era stato emesso di recente anche un allontanamento coattivo dall’abitazione.

Nel pomeriggio l’epilogo: in base alla ricostruzione della polizia, sostenuta anche dalle poche parole riferite dalla donna ai soccorritori, i tre si sono incontrati in un posto per poi spostarsi a bordo di una Peugeot di un familiare della donna in una zona isolata nel quartiere Rancitelli di Pescara, probabilmente per discutere di alcune questioni personali, anche se non è da escludere che l’uomo abbia premeditato tutto, organizzando una trappola.

Infatti all’improvviso ha tirato fuori una bottiglia contenente benzina, l’ha spruzzata addosso a tutti e ha dato fuoco all’abitacolo, trattenendo la figlia sul sedile posteriore, nonostante l’estremo tentativo della mamma di portarla via; la donna ha riportato ustioni di secondo grado sul 40% del corpo e di terzo grado sul 5% del corpo.

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