Ruby, Berlusconi assolto in Appello Ribaltata la condanna in primo grado

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I giudici hanno accolto la tesi della difesa. Sull’accusa della concussione “il fatto non sussiste”, mentre per quella di prostituzione minorile “non costituisce reato”

I giudici della seconda Corte d’Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi, imputato per concussione e prostituzione minorile nel processo Ruby, per entrambi i capi di imputazione. Sull’accusa di concussione, i magistrati dicono che il fatto non sussiste, mentre, a proposito di quella di prostituzione minorile, “il fatto non costituisce reato” secondo quanto si legge nella sentenza.

Non si può dare per scontato, secondo i giudici, che ci siano stati rapporti intimi tra Berlusconi e Ruby perché la giovane ha trascorso alcune notti ad Arcore. E questo ha sempre sostenuto anche la diretta interessata.

E’ stata dunque assoluzione su tutta la linea, che segna la vittoria dei legali del leader di Forza Italia. Per Berlusconi il sostituto procuratore di Milano, Piero De Petris, aveva chiesto di confermare i sette anni di carcere della sentenza di primo grado, mentre la difesa aveva presentato richiesta di assoluzione proprio per insussistenza dei fatti contestati.

Berlusconi lascia Cesano senza una parola – Silvio Berlusconi era alla Sacra famiglia di Cesano Boscone quando è stata diffusa la notizia. Il leader di Forza Italia ha lasciato la casa di riposo senza parlare. Ha solo fatto fermare l’auto e abbassato il finestrino per salutare la “pasionaria” che, alla notizia dell’assoluzione, aveva “festeggiato” proprio fuori dalla struttura innalzando un cartello con la scritta: “Mai si ruba e nessuno ‘Ruby’ la pace a Silvio. Giustizia fatta e dovuta”.

Coppi: “Sentenza oltre le più rosee aspettative” – Molto soddisfatto l’avvocato Franco Coppi, che ha commentato così la sentenza: “Una decisione che va oltre le più rosee previsioni”. E aggiunge che uno dei motivi dell’assoluzione dal reato di prostituzione minorile, cioè che “il fatto non costituisce reato”, potrebbe essere che Berlusconi non era a conoscenza che Ruby fosse minorenne. Coppi ha anche chiarito che questa “era una delle nostre tesi”. Si potrebbe dunque pensare insomma, secondo Coppi, alla “mancanza dell’elemento soggettivo”, ossia la consapevolezza della minore età.

In ogni caso, però, ha chiarito il legale, “questa è una formula di assoluzione che può essere adottata anche in altri casi e non mi azzardo dunque a dare una certezza, posso solo dire che questa era una delle nostre tesi e non so però se i giudici hanno preso in considerazione proprio questo elemento”.

In relazione, invece, all’assoluzione dalla concussione, ossia dall’accusa di aver fatto pressioni sui funzionari della Questura per ottenere il rilascio di Ruby, Coppi ha spiegato che la formula “perché il fatto non sussiste” è più semplice, perché significa che la condotta non ha integrato alcun reato. Con la recente sentenza delle sezioni unite della Cassazione che ha fissato i paletti sulle nuove normative del reato di concussione, inoltre, secondo Coppi “era impossibile anche derubricare la concussione per costrizione in concussione per induzione, perché quest’ultima forma richiede un vantaggio per il concusso”.

Dinacci: “Finalmente è stato applicato il diritto” – “Finalmente è stato applicato il diritto, ha vinto la giustizia”. Così Filippo Dinacci, uno dei difensori di Berlusconi, ha commentato la sentenza di assoluzione. Il legale ha aggiunto “io penso che il diritto è fatto di equilibrio e buon senso e che questa è stata una vicenda personale che non riguarda il diritto penale”.

Sms di Emilio Fede a Berlusconi: “Sono pazzo di gioia” – “E’ finalmente venuta fuori la verità che io ho sempre saputo, e io sapevo bene come sono andate le cose perché ci sono sempre stato”. Lo ha detto il direttore Emilio Fede, a sua volta condannato in primo grado nel cosiddetto processo Ruby bis. “Lui non sapeva che la ragazza fosse minorenne come del resto non lo sapevo io – ha proseguito – e comunque in quelle feste non si faceva nulla di quello che è stato oggetto del processo”. “Gli ho mandato subito sms ‘Sono pazzo di gioia’”, ha aggiunto Fede.

Maroni: “Ora Berlusconi faccia atto di generosità per il centrodestra” – “Ora Berlusconi ha più autorità e l’autorevolezza per fare un atto di generosità e lungimiranza e aprire una fase nuova del centrodestra”. Lo ha detto Roberto Maroni commentando la sentenza Ruby. “Sono contento per Berlusconi, personalmente, perché gli sono amico e questa era veramente una ingiustizia anche se all’epoca lo avevo criticato per il fatto che avesse telefonato lui di persona. Anche a Milano c’è una giustizia che sa giudicare bene, con serenità”, ha aggiunto il governatore della Lombardia.

Brunetta: “Sentenza impone la grazia a Berlusconi” – “Innocente! E adesso la Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti oscuri che hanno stravolto con un golpe la democrazia in Italia. Questa sentenza impone di riscrivere la storia di questi anni. Ed impone, come minimo risarcimento, la grazia subito per Silvio Berlusconi, se esiste un po’ di decenza”. Così il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta.

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