Napoli, in fiamme la «Città della Scienza» Non si esclude l’ipotesi dell’incendio doloso

citta della scienzada Corriere.it

Quattro capannoni completamente bruciati, danni ingentissimi e la pesante incognita sul futuro dei 160 lavoratori (oltre ai 100 operatori del’indotto) della Città della Scienza di Napoli, il museo interattivo considerato tra i gioielli culturali della città. E adesso, a poche ore dallo scoppio dello spaventoso rogo che ha mandato in fumo un’area di 12mila metri quadrati. Sopravvivono solo i muri perimetrali, l’interno dei padiglioni è devastato.

 

LA PISTA DOLOSA – L’intera area è stata posta sotto sequestro dalla magistratura. Per le cause dell’incendio non si esclude alcuna ipotesi, anche se si fa strada l’iptesi dell’incendio doloso. Mentre gli uomini della Scientifica della Questura di Napoli stanno ultimando i rilievi nella zona, il sindaco Luigi de Magistris ha commentato: «Ad occhio e per l’esperienza mi sembra un incendio doloso per la rapidità, devastante». E ha aggiunto: «Napoli saprà reagire, ha grande cuore, dignità e forza, non bisogna piegarsi e ripartire subito». «La città è sotto attacco», ha aggiunto poi con un messaggio su Twitter. Anche all’esterno della struttura, tra i dipendenti, si sottolinea come sia molto improbabile che un incendio del genere, così vasto e così rapido, possa essersi sviluppato per cause accidentali e si punta il dito su una pista dolosa che deve però ancora trovare conferma da parte degli inquirenti.