Omicidio di Sarah Scazzi. Oggi si è svolta la terza udienza con la deposizione di Ivano

di Grazia De Marco

Si è svolta oggi la terza udienza del processo per il delitto di Sarah Scazzi che ha visto protagonista Ivano Russo, amico di Sabina. Una deposizione durata ben sei ore nel corso della quale il giovane ha rivelato alla corte di aver subìto pressioni dall’ex legale di Sabrina Vito Russo per rendere dichiarazioni “favorevoli alla ragazza“. Una dichiarazione forte che non mancherà di suscitare nuove polemiche e probabili strascichi legali.

Ivano Russo, nel corso della deposizione, ha dichiarato di avere un buon rapporto con Sarah che, a suo giudizio, lo avrebbe visto come una figura paterna, a causa della lontananza per lavoro del padre e del fratello. Spesso voleva essere abbracciata e, una delle ultime volte, i due si dissero di volersi bene.

Quanto al rapporto con Sabrina Ivano racconta che inizialmente si trattava solo di amicizia. Col tempo si è trasformato in un affetto più profondo che ha insospettito Ivano, soprattutto in seguito ad atteggiamenti ambigui e a complimenti che, come sostiene, “andavano oltre”.  Qualche giorno prima della morte di Sarah Ivano però ruppe il rapporto con Sabrina “per non farla soffrire”.

La sera in cui arrivò la notizia del ritrovamento del corpo di Sarah lui e Sabrina andarono in auto verso contrada Mosca. Nel tragitto Sabrina, parlando della prima confessione del padre Michele “disse che non ci credeva e che il padre l’aveva ‘sparata grossa’ per farsi credere”.