Gli operai che lavorano al cantiere Tav di Chiomonte hanno compiuto una “scelta egoista” che li “mette fuori dalla comunità” e “li condanna a una difficile convivenza con il territorio”. Questo post, comparso su uno dei blog di riferimento dei No Tav, è all’esame della Digos nel quadro degli accertamenti sui fatti della Val di Susa.
Questa mattina a Bussolone, dove era previsto un incontro poi annullato con i tecnici di Ltf, che avrebbero dovuto illustrare ai residenti il progetto della Tav, una decina di attivisti No Tav hanno dato vita a un presidio pacifico.
Procura ipotizza il tentato omicidio – Il tentato omicidio è una delle ipotesi di reato che la Procura di Torino sta valutando per l’attacco al cantiere. Il fascicolo è aperto contro ignoti. I pubblici ministeri procedono anche per danneggiamento, porto di materiale esplodente e altri reati.
Sindaco di Chiomonte a Tgcom24: “Preoccupato” – “Sta cambiando la strategia. Stanno avanzando frange estremiste politicizzate e siamo preoccupatissimi”. Lo ha detto a Tgcom24 Renzo Pinard, il sindaco di Chiomonte, in Val Susa. Il primo cittadino, più volte oggetto di minacce e di atti vandalici per le sue posizioni a favore della Torino-Lione, ha affermato: “Pensare che l’opera possa diventare pretesto per scontri politici e per giustificare campagne elettorale mi trova in disaccordo”.