Tav, una lettera all’Ansa avverte “Lotta armata contro l’Alta velocità”

letterada TGCOM24

Alla redazione torinese dell’agenzia Ansa è stato recapitato un documento che, firmato da “Nuclei Operativi Armati” (Noa), annuncia “la lotta armata di liberazione” contro la Tav.

Il documento parla di un “tribunale rivoluzionario” che “condanna a morte” alcune persone ritenute “responsabili della repressione in atto”.

“I Noa – si legge nel documento – sono pronti all’azione diretta nei confronti dei mandati e degli esecutori della strategia repressiva che sta togliendo libertà e prospettiva al movimento No Tav. Le accuse, ridicole, di terrorismo richiedono una risposta forte che dimostri, rapidamente, che non siamo inermi. Ora è il momento di praticare la lotta armata di liberazione, i terroristi sono loro, noi siamo i partigiani della libertà”.

Il documento, tre pagine recapitate in una busta bianca affrancata e con timbro postale apparentemente di Torino, è ora al vaglio degli investigatori. La sigla “Noa” è già nota agli inquirenti.

“Torino è il luogo da cui partiremo per svegliare le coscienze proletarie e rivoluzionarie”, si legge ancora nel documento scritto a computer, che si conclude con la “condanna a morte” del “tribunale rivoluzionario insediato per valutare le responsabilita’ politiche della repressione in atto nei confronti del movimento notav in Valsusa”. Il documento fa riferimento, in particolare, a quattro persone. E definisce le condanne “immediatamente esecutive”.

Tav: arrestati 4 antagonisti accusati di terrorismo

tavda Agi

Attentato con finalita’ terroristiche: questa l’accusa rivolta a 4 antagonisti vicini al movimento No Tav arrestati ieri mattina dalla Digos della polizia di Torino tra il Piemonte e la Lombardia. I fatti contestati dai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo si riferiscono al giugno scorso al cantiere dell’alta velocita’ di Chiomonte, in Valsusa. Dei 4 arresti della Digos di Torino a carico di militanti No Tav, 3 sono stati eseguiti nel capoluogo piemontese e uno a Milano.

Si tratterebbe di anarco-insurrezionalisti. I fatti contestati si riferiscono alla notte tra il 13 e il 14 maggio scorso, quando il cantiere di Chiomonte fu oggetto di un violento attacco, con i poliziotti all’interno bersagliati da un fitto lancio di oggetti e da una ventina di bombe molotov. Gli anarco-insurrezionalisti arrestati sono Claudio Alberto, 23 anni, Nicolo’ Blasi, 24 anni (gia’ detenuto), Chiara Zenobi, 41 anni e Mattia Zanotti, 29 anni. Militano tutti nell’ala radicale anarchica. In particolare, Blasi, Alberto e Zenobi, organizzano e partecipano assiduamente a tutte le manifestazioni contro la linea Tav, sia in Valsusa che a Torino, e sono attivi anche in tutte le iniziative di protesta organizzate davanti al Cie di corso Brunelleschi, al carcere, quelle contro la polizia e in solidarieta’ con gli inquisiti del movimento No Tav e per le famiglie sfrattate.
Contestualmente agli arresti sono state eseguite molte perquisizioni: 3 a Castellamonte (To), Rueglio (To) e Oglianico (To), 5 a Torino, 2 a Milano e una a Teramo. L’accusa nei confronti degli arrestati e’ di attentato con finalita’ terroristiche, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, detenzione di armi da guerra, danneggiamento. La notte tra il 13 e 14 maggio venne portato un violento attacco al cantiere di Chiomonte e alle forze dell’ordine che lo presidiavano. Gli assalitori, con il volto coperto e abbigliati con indumenti di colore scuro, provenienti dall’area boschiva sovrastante la Val Clarea, hanno sferrato attacchi simultanei a quattro cancelli del cantiere (4, 5, 8 bis e 8) lanciando bengala, razzi esplosi lanciati con un rudimentale mortaio, artifici pirotecnici, bombe carta e numerose bottiglie incendiarie. “Come gia’ in occasione delle perquisizioni di luglio – quando il movimento No Tav respinse compatto le accuse di terrorismo – anche in questo caso non saranno impianti accusatori ridicoli e attacchi giudiziari sempre piu’ feroci a fermare la determinazione di un movimento grande e popolare”.
E’ il commento apparso su Infoaut.org, uno dei siti di riferimento dei movimenti antagonisti e No Tav, sugli arresti eseguiti questa mattina dalla Digos di Torino. Sul sito c’e’ anche scritto che le modalita’ dell’operazione della polizia, che ha sorpreso gli arrestati in due edifici occupati in cui sono soliti dimorare, “hanno inizialmente fatto temere per uno sgombero dei due spazi – si legge – ma dopo non molto e’ stata invece confermata la voce che parlava dell’ennesima operazione repressiva a danno dei No Tav”. (AGI) .

No Tav, minacce a operai del cantiere

tavda TGcom 24

Gli operai che lavorano al cantiere Tav di Chiomonte hanno compiuto una “scelta egoista” che li “mette fuori dalla comunità” e “li condanna a una difficile convivenza con il territorio”. Questo post, comparso su uno dei blog di riferimento dei No Tav, è all’esame della Digos nel quadro degli accertamenti sui fatti della Val di Susa.

Gli investigatori ritengono il post significativo visti i nuovi obiettivi della frangia oltranzista del movimento No Tav e l’escalation delle delle ultime ore pare confermare i timori. Il messaggio è stato portato anche all’attenzione dei magistrati della procura di Torino.Dopo l’assalto con molotov e razzi bengala di due notti fa, al cantiere di Chiomonte, intanto, sono proseguiti in modo regolare i lavori e non si sono registrati altri episodi di violenza.

Questa mattina a Bussolone, dove era previsto un incontro poi annullato con i tecnici di Ltf, che avrebbero dovuto illustrare ai residenti il progetto della Tav, una decina di attivisti No Tav hanno dato vita a un presidio pacifico.

Procura ipotizza il tentato omicidio – Il tentato omicidio è una delle ipotesi di reato che la Procura di Torino sta valutando per l’attacco al cantiere. Il fascicolo è aperto contro ignoti. I pubblici ministeri procedono anche per danneggiamento, porto di materiale esplodente e altri reati.

Sindaco di Chiomonte a Tgcom24: “Preoccupato” – “Sta cambiando la strategia. Stanno avanzando frange estremiste politicizzate e siamo preoccupatissimi”. Lo ha detto a Tgcom24 Renzo Pinard, il sindaco di Chiomonte, in Val Susa. Il primo cittadino, più volte oggetto di minacce e di atti vandalici per le sue posizioni a favore della Torino-Lione, ha affermato: “Pensare che l’opera possa diventare pretesto per scontri politici e per giustificare campagne elettorale mi trova in disaccordo”.

No Tav lanciano petardi e pietre contro cantiere. La polizia risponde utilizzando i razzi lacrimogeni

da www.ansa.it

Un gruppo di meno di 200 attivisti del movimento No Tav, raggiunte le recinzioni del cantiere della Torino-Lione a Chiomonte (Torino), ha dato vita a un lancio di pietre e petardi contro le forze dell’ordine che hanno respinto i tentativi d’attacco al cantiere, utilizzando lacrimogeni e idranti. I No Tav, incappucciati e con zaini – sottolinea la Questura – appartengono all’ala più estrema del movimento. Gli altri hanno fatto ritorno a Giaglione lungo il sentiero che avevano percorso all’andata.

Una cinquantina di no Tav ha bloccato l’autostrada Torino-Bardonecchia schierandosi all’imbocco della galleria Serre-La Voute, nel comune di Exilles. Al momento la circolazione è interrotta in entrambi i sensi di marcia. Sul posto la Polizia Stradale. Il secondo gruppo di attivisti ha invaso la carreggiata all’imbocco della galleria Cels. Entrambi i gruppi di manifestanti – informa la Questura di Torino – hanno poi accatastato masserizie sulla sede stradale e vi hanno appiccato il fuoco. Sono tuttora in corso le operazioni di bonifica da parte della polizia per consentire il ripristino della regolare circolazione. Intanto, a Chiomonte, il corteo proveniente da Giaglione ha raggiunto le reti superando gli sbarramenti posti dalle forze dell’ordine e sta dando vita ad una contestazione con cori.

No Tav: incendio lungo la ferrovia a Milano, trovata una bottiglia di benzina

di Grazia De Marco

Tornano a circolare regolarmente i treni dopo l’incendio doloso che questa notte è stato appiccato ad una centralina elettrica tra le stazioni di Rogoredo e Lambrate. Su una seconda centralina, che si trova proprio accanto a quella incendiata, le forze dell’ordine hanno rinvenuto una scritta:”NO TAV” ed una bottiglia che aveva contenuto benzina. Altre due bottiglie incendiarie sono state trovate a poca distanza. Fortunatamente non hanno preso fuoco.

Secondo le prime indagini della Digos, i messaggi mostrano una  matrice anarco-insurrezionalista: oltre alla sigla “No Tav” è stata scritta infatti anche la frase “Sole e Baleno vivono”.