Tav: arrestati 4 antagonisti accusati di terrorismo

tavda Agi

Attentato con finalita’ terroristiche: questa l’accusa rivolta a 4 antagonisti vicini al movimento No Tav arrestati ieri mattina dalla Digos della polizia di Torino tra il Piemonte e la Lombardia. I fatti contestati dai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo si riferiscono al giugno scorso al cantiere dell’alta velocita’ di Chiomonte, in Valsusa. Dei 4 arresti della Digos di Torino a carico di militanti No Tav, 3 sono stati eseguiti nel capoluogo piemontese e uno a Milano.

Si tratterebbe di anarco-insurrezionalisti. I fatti contestati si riferiscono alla notte tra il 13 e il 14 maggio scorso, quando il cantiere di Chiomonte fu oggetto di un violento attacco, con i poliziotti all’interno bersagliati da un fitto lancio di oggetti e da una ventina di bombe molotov. Gli anarco-insurrezionalisti arrestati sono Claudio Alberto, 23 anni, Nicolo’ Blasi, 24 anni (gia’ detenuto), Chiara Zenobi, 41 anni e Mattia Zanotti, 29 anni. Militano tutti nell’ala radicale anarchica. In particolare, Blasi, Alberto e Zenobi, organizzano e partecipano assiduamente a tutte le manifestazioni contro la linea Tav, sia in Valsusa che a Torino, e sono attivi anche in tutte le iniziative di protesta organizzate davanti al Cie di corso Brunelleschi, al carcere, quelle contro la polizia e in solidarieta’ con gli inquisiti del movimento No Tav e per le famiglie sfrattate.
Contestualmente agli arresti sono state eseguite molte perquisizioni: 3 a Castellamonte (To), Rueglio (To) e Oglianico (To), 5 a Torino, 2 a Milano e una a Teramo. L’accusa nei confronti degli arrestati e’ di attentato con finalita’ terroristiche, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, detenzione di armi da guerra, danneggiamento. La notte tra il 13 e 14 maggio venne portato un violento attacco al cantiere di Chiomonte e alle forze dell’ordine che lo presidiavano. Gli assalitori, con il volto coperto e abbigliati con indumenti di colore scuro, provenienti dall’area boschiva sovrastante la Val Clarea, hanno sferrato attacchi simultanei a quattro cancelli del cantiere (4, 5, 8 bis e 8) lanciando bengala, razzi esplosi lanciati con un rudimentale mortaio, artifici pirotecnici, bombe carta e numerose bottiglie incendiarie. “Come gia’ in occasione delle perquisizioni di luglio – quando il movimento No Tav respinse compatto le accuse di terrorismo – anche in questo caso non saranno impianti accusatori ridicoli e attacchi giudiziari sempre piu’ feroci a fermare la determinazione di un movimento grande e popolare”.
E’ il commento apparso su Infoaut.org, uno dei siti di riferimento dei movimenti antagonisti e No Tav, sugli arresti eseguiti questa mattina dalla Digos di Torino. Sul sito c’e’ anche scritto che le modalita’ dell’operazione della polizia, che ha sorpreso gli arrestati in due edifici occupati in cui sono soliti dimorare, “hanno inizialmente fatto temere per uno sgombero dei due spazi – si legge – ma dopo non molto e’ stata invece confermata la voce che parlava dell’ennesima operazione repressiva a danno dei No Tav”. (AGI) .