Finte lacrime, il prefetto nella bufera: “Era una risata nervosa, sono emotiva”

da www.rapubblica.it

“MA quale finzione… Io davanti alle macerie della Casa dello studente ho pianto veramente e chi c’era quel giorno lo sa, lo ha visto. La risata? Sono stata fraintesa. La mia era una reazione emotiva al telefono, nient’altro. Quella dell’Aquila per me era una situazione nuova, un’esperienza del tutto diversa. Chi non ci ha vissuto non può capire. Avevo paura, e al telefono con un amico ho avuto una reazione emotiva. Ma so bene che ciò che posso dire io adesso, in questo momento vale poco, sono le persone dell’Aquila che mi hanno conosciuto in questi anni che devono parlare e raccontare chi sono veramente”.

Nel pieno della bufera che l’ha investita – con giornali, televisioni e siti internet che ripetono di continuo la notizia della sua falsa commozione davanti alle macerie dell’Aquila, delle sue risate nel raccontare al telefono la scena del suo insediamento nella città terremotata con tanto di corona di fiori davanti alla Casa dello studente in memoria delle vittime del terremoto – l’ex prefetto dell’Aquila Giovanna Iurato al telefono ha un tono di voce dimesso. Quasi sussurra, tra il silenzio e il pianto. Non inveisce, non si inalbera, non grida al complotto. Non nega. Ma, dopo i primi minuti di esitazione (“Guardi non sono in grado, non me la sento, non insista…”) prova a spiegare e a rispondere.

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