Delitto di Udine, il racconto delle ragazzine «Era come stare nel videogame Gta»

udine_omicidioda Leggo.it

Il Gip ha convalidato il fermo per il solo reato di omicidio preterintenzionale, per entrambe le ragazze. Le quindicenni trascorreranno i prossimi due mesi in una struttura protetta. Il Gip non ha ritenuto valide le ipotesi di reato per omicidio volontario e per furto aggravato in alternativa alla rapina, che dunque cadono.

UCCISO Mirco Sacher «sicuramente non è morto di morte naturale» quindi «ci troviamo davanti ad un decesso che sicuramente è avvenuto per cause estranee e quindi dovuto a terzi», ma «per sapere di più dobbiamo attendere la relazione completa». Lo ha detto il procuratore dei Minori a Trieste, Dario Grohmann, commentando l’autopsia. «Per andare avanti con le indagini era interessante capire se l’ipotesi portata avanti da noi e avanzata da noi era fondata», ha concluso il procuratore. Per quanto riguarda la convalida del fermo, l’udienza è stata fissata per domani mattina. Le ragazzine saranno sentite nella struttura protetta triestina dove si trovano da giorni.
L’autopsia effettuata sul corpo «conferma che con ogni probabilità la morte non è dovuta a cause naturali, ma ad azione di altre persone», ha detto Grohmann. Il procuratore ha ribadito che nulla lascia pensare che sulla scena del delitto ci fossero altre persone oltre le due minorenni udinesi. Grohmann ha comunque detto di aspettarsi ulteriori chiarimenti dagli altri esami che il medico legale Carlo Moreschi effettuerà nei prossimi giorni.

«NON È STATO SOFFOCATO» L’autopsia non ha confermato che Mirco Sacher possa essere morto per soffocamento. Ci sono lesioni plausibili ma va stabilito che danni hanno fatto. Lo si apprende da fonti investigative.  Secondo quanto si è appreso, il quadro clinico riscontrato nel corso dell’autopsia è complesso e poco chiaro, esito di una dinamica non semplice. Si attendono a questo punto le perizie tossicologiche. Entro trenta giorni dovrebbero essere completate le analisi istologiche. Secondo fonti investigative, l’ipotesi di violenza sessuale perde credito.