Cagliari, affonda la nave della droga. Arrestati i narcotrafficanti

di La Stampa

Maxi operazione della Guardia di Finanza. Il blitz nel cuore della notte a poche miglia dalla costa sarda. Sull’imbarcazione 16 tonnellate di stupefacenti destinati alla Spagna

Le manette li hanno salvati da morte sicura: i narcotrafficanti che trasportavano un super carico di hashish si sarebbero trovati in acqua nel giro di poco tempo. E se non fossero arrivate le motovedette e gli elicotteri della Guardia di finanza sarebbero affondati insieme alle sedici tonnellate di droga che dovevano far arrivare quasi sicuramente in Spagna.

I finanzieri del Reparto aeronavale di Pratica di Mare e i colleghi di Cagliari seguivano con i radar lo spostamento del peschereccio giallo (25 metri di stazza) che attraversava il Mar Mediterraneo con la prua rivolta verso la Sardegna. E nel cuore della notte, quando l’imbarcazione è arrivata a cento miglia dall’isola, c’è stato il blitz: elicotteri e motovedette, comprese alcune unità della Guardia civil spagnola, hanno circondato la nave della droga e bloccato l’equipaggio. A bordo c’erano nove persone, tutte di nazionalità egiziane, che ovviamente sono state ammanettate e accompagnate a Cagliari. Subito dopo i militari hanno iniziato a ispezionare il carico: 370 colli, per un totale di circa 16 tonnellate di hashish.

Recuperarli tutti è stato impossibile, perché nella sala macchine c’era una grossa falla e nel giro di poco tempo il peschereccio si è riempito d’acqua ed è affondato. Se non ci fosse stato l’intervento dei finanzieri, dunque, i nove che erano a bordo non avrebbero avuto scampo. Nella zona in cui l’imbarcazione è andata a picco il fondale è profondo circa 2600 metri e riportare a galla la scorta di droga sarà impossibile. Lottando contro il tempo, comunque, i militari sono riusciti a sequestrare 1600 chili di hashish, che saranno analizzati anche per capire meglio da dove sia partita la grande scorta.

Quello fatto scattare nella notte al largo delle coste sarde non è stato un blitz a sorpresa: le Fiamme gialle italiane e la Guardia civil spagnola sapevano da qualche tempo dell’arrivo imminente di un ingente carico di droga e avevano pianificato l’operazione “Triton”. «Per individuare il peschereccio e sequestrare il carico di stupefacenti – spiega la Guardia di finanza – è sono state schierate le unità navali d’altura che abitualmente sono impegnate nella vigilanza aeronavale del Canale di Sardegna e dello Stretto di Sicilia, supportate per l’occasione da alcuni aerei dotati di sofisticate apparecchiature di rilevamento. Tutta l’operazione si è svolta sotto l’egida dell’Agenzia Europea Frontex e della Direzione Centrale per l’Immigrazione e la Polizia delle Frontiere del Ministero dell’Interno».

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