Calabria, la Madonna delle Grazie “si inchina” davanti alla casa del boss

madonnada TGCOM24

Polemiche a Oppido Mamertina dove la processione dellaMadonna delle Grazie si è fermata davanti all’abitazione del boss della ‘ndrangheta Peppe Mazzagatti, di 82 anni, ai domiciliari per motivi di salute, scatenando le critiche delle autorità. Allo stop è seguito anche l’inchino della statua in onore del capo clan. Il gesto ha fatto irritare il comandante della stazione dei carabinieri del paese reggino, che si è allontanato in segno di dissenso.

Altri due carabinieri, invece, hanno documentato l’accaduto e gli esiti dei loro appunti sicuramente confluiranno in una relazione di servizio che sarà inviata alle autorità di ordine pubblico. Lo ha riportato il Quotidiano della Calabria. Il corteo religioso, giunto nei pressi dell’abitazione di Peppe Mazzagatti, condannato all’ergastolo per omicidio e associazione per delinquere, si è fermato per circa trenta secondi. La statua della Madonna delle Grazie, portata da numerose persone, era preceduta da alcuni sacerdoti e da un gruppo di amministratori locali.

La presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, ha telefonato al maresciallo dei carabinieri, Andrea Marino, per ringraziarlo per la lealtà alle istituzioni e il senso dello Stato dimostrati in occasione della processione della Madonna delle Grazie a Oppido Mamertina. “Quanto è avvenuto nel corso della processione sconcerta e addolora – dichiara la Bindi – e la Commissione antimafia intende approfondire i fatti incontrando anche il maresciallo Marino”.

Solo 15 giorni fa, papa Francesco ha scomunicato i mafiosi – Sono trascorsi solamente quindici giorni da quando Papa Francesco, nel corso della messa nella spiana di Sibari, ha scomunicato i mafiosi. Papa Bergoglio, al termine della visita pastorale nella diocesi di Cassano allo Jonio, aveva lanciato la scomunica per i mafiosi e la richiesta di combattere la ‘ndrangheta perché adora i soldi e disprezza il bene. “Quando non si adora il Signore – aveva detto il Papa – si diventa adoratori del male, come lo sono coloro che vivono di malaffare, di violenza, la vostra terra, tanto bella, conosce le conseguenze di questo peccato. La ‘ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato, bisogna dirgli di no. La Chiesa che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre più spendersi perche’ il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi”. “Quelli – aveva concluso – che non sono in questa strada di bene, come i mafiosi, questi non sono in comunione con Dio, sono scomunicati”.

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