Contro la mafia tolleranza zero e cultura cento

da Ministero dell’Interno

E’ la ricetta per sconfiggere la criminalità organizzata indicata dal ministro dell’Interno nel suo intervento all’VIII rassegna culturale ‘Politicamente scorretto’ a Casalecchio di Reno, nel bolognese. Nelle ultime manifestazioni di piazza a Roma, Cancellieri: «Una vittoria della democrazia»

«Una vittoria della democrazia, è stata una bella giornata». Così il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, ha definito ieri, nel corso dell’VIII edizione della rassegna  ‘Politicamente scorretto’, a Casalecchio di Reno (BO), le manifestazioni pacifiche degli studenti in piazza sabato scorso a Roma. «C’è stato – ha detto – da entrambe le parti un grande impegno» e , riferendosi alla gestione dell’ordine pubblico, ha spiegato che «il momento è delicato perché è dettato dalla situazione sociale», aggiungendo che si fa molto affidamento sulle «prove di maturità» date ieri dalla piazza.

Entrando nel vivo del dibattito che ha animato l’ultima giornata dell’iniziativa culturale, promossa dall’assessorato alla cultura del comune bolognese in collaborazione con lo scrittore Carlo Lucarelli, Cancellieri ha indicato nel binomio «tolleranza zero e cultura cento» la ricetta per sconfiggere la mafia. «La lotta alla criminalità organizzata – ha proseguito – deve essere la prima delle nostre battaglie, il nostro è un Paese sano e se riesce a liberarsi di questa piovra che rende difficile la vita degli imprenditori è destinata a diventare un Paese grandissimo».

Tracciando l’identikit dei nuovi professionisti del crimine, il ministro ha ricordato che si tratta di «giovani in giacca e cravatta che hanno studiato all’estero». Un nemico, quindi, con capacità culturali ed imprenditoriali ormai tali da richiedere una risposta altrettanto qualificata da parte degli operatori di giustizia.

Quanto alle infiltrazioni, tuttavia, «il problema resta pesante», ha precisato la titolare del Viminale, ricordando sono già 24 i comuni sciolti per mafia durante la propria gestione, contro i 26 degli ultimi tre anni.

Parlando, poi, con i giornalisti dell’arresto da parte della Guardia di finanza di 15 affiliati alla ‘Ndrangheta sabato scorso a Milano, Cancellieri ha spiegato che si tratta di un’operazione «significativa, che fa tremare i polsi». «Che la mafia soprattutto la ‘Ndrangheta, avesse esteso la sua presenza nel Nord, in Lombardia, Liguria, Piemonte – ha aggiunto –  era già stato dimostrato da molte inchieste». «Questa – ha concluso – è un’ulteriore prova che bisogna tenere alta la guardia».

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