Derby Roma: Cancellieri: mai più partite di sera

derbyda Agi.it

Non possiamo assistere ad una guerriglia urbana, la sera e’ piu’ difficile”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, interpellata a margine della relazione del presidente della Corte Costituzionale, Franco Gallo, in merito agli scontri avvenuti a Roma lunedi’ scorso, in occasione del derby giocato di sera.
“Bisogna farlo in un altro orario – ha dichiarato il ministro – occorre un ripensamento, ha ragione il prefetto Pecoraro, e soprattutto occorre una maggiore presa di coscienza da parte delle tifoserie. Non e’ possibile che una partita diventi una guerra civile”.

Contro la mafia tolleranza zero e cultura cento

da Ministero dell’Interno

E’ la ricetta per sconfiggere la criminalità organizzata indicata dal ministro dell’Interno nel suo intervento all’VIII rassegna culturale ‘Politicamente scorretto’ a Casalecchio di Reno, nel bolognese. Nelle ultime manifestazioni di piazza a Roma, Cancellieri: «Una vittoria della democrazia»

«Una vittoria della democrazia, è stata una bella giornata». Così il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, ha definito ieri, nel corso dell’VIII edizione della rassegna  ‘Politicamente scorretto’, a Casalecchio di Reno (BO), le manifestazioni pacifiche degli studenti in piazza sabato scorso a Roma. «C’è stato – ha detto – da entrambe le parti un grande impegno» e , riferendosi alla gestione dell’ordine pubblico, ha spiegato che «il momento è delicato perché è dettato dalla situazione sociale», aggiungendo che si fa molto affidamento sulle «prove di maturità» date ieri dalla piazza.

Entrando nel vivo del dibattito che ha animato l’ultima giornata dell’iniziativa culturale, promossa dall’assessorato alla cultura del comune bolognese in collaborazione con lo scrittore Carlo Lucarelli, Cancellieri ha indicato nel binomio «tolleranza zero e cultura cento» la ricetta per sconfiggere la mafia. «La lotta alla criminalità organizzata – ha proseguito – deve essere la prima delle nostre battaglie, il nostro è un Paese sano e se riesce a liberarsi di questa piovra che rende difficile la vita degli imprenditori è destinata a diventare un Paese grandissimo».

Tracciando l’identikit dei nuovi professionisti del crimine, il ministro ha ricordato che si tratta di «giovani in giacca e cravatta che hanno studiato all’estero». Un nemico, quindi, con capacità culturali ed imprenditoriali ormai tali da richiedere una risposta altrettanto qualificata da parte degli operatori di giustizia.

Quanto alle infiltrazioni, tuttavia, «il problema resta pesante», ha precisato la titolare del Viminale, ricordando sono già 24 i comuni sciolti per mafia durante la propria gestione, contro i 26 degli ultimi tre anni.

Parlando, poi, con i giornalisti dell’arresto da parte della Guardia di finanza di 15 affiliati alla ‘Ndrangheta sabato scorso a Milano, Cancellieri ha spiegato che si tratta di un’operazione «significativa, che fa tremare i polsi». «Che la mafia soprattutto la ‘Ndrangheta, avesse esteso la sua presenza nel Nord, in Lombardia, Liguria, Piemonte – ha aggiunto –  era già stato dimostrato da molte inchieste». «Questa – ha concluso – è un’ulteriore prova che bisogna tenere alta la guardia».

Alessandro Marangoni è il nuovo vice capo vicario della Polizia

da Polizia di Stato

Il Consiglio dei ministri ha nominato, su proposta del ministro  dell’Interno Annamaria Cancellieri, il nuovo vice capo vicario della Polizia. Il suo nome è Alessandro Marangoni ed è stato fino ad  oggi a capo della Direzione centrale per le risorse umane del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Nato a Gorizia il 18 dicembre 1951, è entrato nella Polizia di Stato nel 1972 dopo aver frequentato l’accademia. Ha prestato inizialmente  servizio presso la Scuola di polizia giudiziaria di Brescia, e in seguito ha ricoperto diversi incarichi presso le questure di Verona, Torino e  Napoli.

Dal 1992 al 1996 ha lavorato presso la Direzione investigativa antimafia e nel 2002 è stato nominato questore, dopo di che ha diretto le  questure di Gorizia, Padova, Palermo e Milano.

Nell’ottobre scorso è stato nominato Direttore centrale per le risorse umane

Via libera del Governo alle modifiche al codice antimafia

da Ministero dell’Interno

Approvate in via definitiva le integrazioni introdotte dallo schema di decreto legislativo varato dall’Esecutivo il 25 maggio 2012. Nuove nomine su proposta del ministro dell’Interno

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, dove aver acquisito il parere delle commissioni parlamentari competenti, le modifiche al Codice delle leggi antimafia introdotte dallo schema di decreto legislativo varato il 25 maggio scorso.
Le integrazioni riguardano, in particolare, la disciplina della documentazione antimafia e l’assistenza legale dell’Avvocatura dello Stato nelle controversie relative ai beni sequestrati o confiscati alla criminalità.
Le nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia consentiranno l’immediata entrata in vigore delle norme che ridefiniscono il ‘catalogo’ delle situazioni dalle quali si desume l’esistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa.
Quanto al secondo aspetto, le norme  mirano a definire i termini secondo i quali l’amministratore giudiziario e l’Agenzia nazionale possono usufruire del patrocinio dell’Avvocatura dello Stato.
Su proposta del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, inoltre, il Consiglio di Ministri ha nominato la dottoressa Maria Tirone prefetto di Crotone, cessando dalla posizione di fuori ruolo presso la regione Campania, e dirigenti generali di pubblica sicurezza i dirigenti superiori della Polizia di Stato Leonardo La Vigna e Giovanni Pinto, designati rispettivamente nuovi questori di Bolzano e dell’Aquila.

Il Consiglio dei ministri ha sciolto il comune di Reggio Calabria. Deliberato un movimento di prefetti

da Ministero dell’Interno

L’ente sciolto per condizionamenti esterni da parte della criminalità organizzata. Cancellieri:  «Decisione sofferta, Governo vicino alla città». Cambio al vertice alla prefettura di Napoli; nominati il nuovo commissario antiracket e antiusura e il nuovo capo dell’Ispettorato generale di amministrazione

È stato «un atto sofferto», fatto «a favore della città», con la volontà di «restituire il Paese alla legalità, perché senza legalità non c’è sviluppo». Lo scioglimento del comune di Reggio Calabria, annunciato in serata a Roma, a Palazzo Chigi, dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, è stato deciso dal Consiglio dei ministri per «contiguità e non per infiltrazioni mafiose», in altre parole per condizionamenti esterni da parte dei clan. Si tratta della prima volta nella storia d’Italia, ha ricordato il ministro, che viene sciolto il consiglio comunale di un capoluogo di provincia.

Alla guida del comune ci saranno per 18 mesi tre commissari straordinari: il prefetto di Crotone Vincenzo Panico, il viceprefetto Giuseppe Castaldo e il dirigente dei servizi ispettivi di finanza della Ragioneria dello Stato Dante Piazza. Tra i loro compiti ci sarà anche quello di lavorare per migliorare la situazione finanziaria del comune che, ha detto Cancellieri, «ha una situazione debitoria importante».

«Siamo molto vicini alla città», ha aggiunto il ministro, «vogliamo che Reggio Calabria sappia che questo del governo è un atto di rispetto per la città, che il governo è vicino alla città e vuole che la città ritrovi lo slancio».

Movimento di prefetti

Il Cdm, tra le decisioni assunte, ha anche deliberato un movimento di prefetti. Tra i ‘passaggi di consegne’ previsti c’è quello che riguarda la prefettura di una provincia nevralgica, quella di Napoli, alla guida della quale è stato destinato l’attuale prefetto di Genova, Francesco Musolino. Sarà, invece, il prefetto Elisabetta Belgiorno il nuovo commissario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura.

A capo dell’Ispettorato generale di amministrazione (Iga) presso il dipartimento per le Politiche del personale dell’amministrazione civile e per le Risorse strumentali e finanziarie del ministero dell’Interno andrà il prefetto Giovanna Maria Rita Iurato, che lascerà per questo incarico la prefettura dell’Aquila. A sostituirla al vertice dell’ufficio territoriale del governo del capoluogo abruzzese sarà il prefetto Francesco Alecci, in arrivo da Messina.

Prelevato dalla scuola su ordinanza del Tribunale dei minori: il capo della Polizia avvia un’indagine

da Ministero dell’Interno

Turbata dalle immagini rilanciate dai media, il ministro Cancellieri attende con serenità il risultato dell’indagine. Il sottosegretario all’Interno De Stefano riferirà in Parlamento

In esecuzione di un’ordinanza della sezione Minori della Corte d’Appello di Venezia, alcuni agenti della Polizia di Stato hanno prelevato un bambino di dieci anni dalla sua scuola di Cittadella, in provincia di Padova. Le immagini raccolte durante l’esecuzione del provvedimento, rilanciate sui media nazionali, hanno impressionato il Paese e lo stesso ministro dell’Interno.

«Ho visto il filmato del ragazzo di Cittadella e, come tutti, sono rimasta turbata da queste immagini». Ha dichiarato il ministro Anna Maria Cancellieri. Il capo della Polizia Antonio Manganelli, che ha espresso il proprio rammarico, ha immediatamente avviato un’indagine sull’accaduto. «Prima di dare giudizi o emettere sentenze – ha aggiunto il ministro Cancellieri – attendo serena di conoscere il risultato dell’indagine».

Poiché il ministro Cancellieri dovrà recarsi a Palermo per un impegno istituzionale, domani in Parlamento sarà il sottosegretario all’Interno Carlo De Stefano a fornire ogni utile informazione sull’accaduto.

Una cerimonia sobria e religiosa per il patrono della Polizia di Stato

da Ministero dell’Interno

Il ministro Cancellieri e il capo della Polizia Manganelli celebrano la festa di San Michele Arcangelo presso la basilica romana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri

Lo aveva annunciato il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri nei giorni scorsi, durante le celebrazioni per il ventennale della fondazione della Direzione investigativa antimafia (DIA), presso la Scuola di perfezionamento per le Forze di Polizia: «D’intesa con il capo della Polizia Manganelli – aveva detto – abbiamo deciso di celebrare la festa di S. Michele Arcangelo in modo molto più sobrio e religioso».

E ieri, festa del patrono e protettore della Polizia di Stato, il ministro dell’Interno e il capo della Polizia, insieme a numerose autorità istituzionali, civili e militari, hanno partecipato ad una messa che si è svolta alle 9 presso la basilica romana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.

La decisione, aveva spiegato il ministro Cancellieri, «è stata presa affinché tutte le risorse vengano messe a disposizione del servizio e, quindi, della società».

San Michele Arcangelo, raffigurato nelle icone religiose armato mentre lotta contro satana, rappresenta la battaglia che il poliziotto è chiamato a combattere quotidianamente nello svolgimento del proprio lavoro al servizio del prossimo per l’ordine, l’incolumità delle persone e la difesa delle cose.

Terrorismo e Stazione unica appaltante, Cancellieri in visita a Genova

da Ministero dell’Interno

Due appuntamenti per il ministro dell’Interno nel capoluogo ligure: un convegno sulla lotta all’eversione e la firma di tre convenzioni con regione Liguria, Anci e comune finalizzate ad assicurare la trasparenza della gestione dei contratti pubblici e prevenire il rischio infiltrazioni mafiose

«Non voglio parlare di ‘autunno caldo’ perché si rischia di riportare in vita vecchi fantasmi. Siamo un paese con dei problemi ma con una maturità diversa dal passato. La situazione è difficile ma sono certa che ce la faremo». Lo ha detto il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, nel suo intervento al convegno su ‘Sicurezza e terrorismo’, organizzato questa mattina nella prefettura di Genova.
Per la prima volta in visita da ministro nella città che la vide in carica come prefetto, Cancellieri ha parlato del rischio che, su quello cha ha definito ‘un brodo di coltura’ di situazioni delicate legate alla crisi, «possa nascere di tutto, anche un fenomeno come il terrorismo». Ed ha aggiunto, «credo che Genova possa reagire. Quella di oggi è un’altra Italia rispetto agli anni ’70 e il terrorismo avrebbe una natura diversa. Però, più che mai – ha osservato – occorre che tutti facciano la propria parte per vigilare, perché non vogliamo rivivere ciò che abbiamo vissuto».
Sul ferimento dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi e alle indagini che hanno portato alla carcerazione dei due presunti responsabili la titolare del Viminale si è congratulata con le Forze dell’ordine e la magistratura per il lavoro svolto. Un esempio di come «il Paese sappia reagire a questi problemi con capacità e professionalità».
Parlando poi della Federazione anarchica informale, nell’ambito della quale è maturato l’attentato ad Adinolfi, la titolare del Viminale ha affermato che «la Fai nasce da movimenti che si sviluppano in Grecia e, come sempre, l’Italia è al centro di grandi interessi. La situazione internazionale è molto delicata ma, se ognuno prende consapevolezza dei propri compiti e, con senso laico, fa la propria parte, sono convinta – ha concluso il ministro Cancellieri – che supereremo anche questo momento».
Il ministro ha poi presieduto in prefettura a ‘Una bandiera per la scuola’, la cerimonia di consegna della bandiera d’Italia e d’Europa alle scuole genovesi, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico.
Secondo appuntamento della giornata, la firma di tre convenzioni con la regione Liguria, l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e il comune di Genova – per la realizzazione di una Stazione unica appaltante – finalizzate ad assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici per prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose.

«E’ un momento importante, frutto di un lungo cammino, percorso in tanto tempo con tanta buona volontà». Questo il commento del ministro all’iniziativa che, come ha sottolineato, consentirà «la massima trasparenza e correttezza e la velocità degli adempimenti». Nel ringraziare tutti coloro che hanno concorso a realizzare questo obiettivo, Cancellieri ha sottolineato che, grazie alle Stazioni uniche appaltanti, si potrà «lavorare meglio, sempre nel nome della legalità. Non si può – ha concluso – non coniugare sicurezza e sviluppo».

Cancellieri in Emilia: l’impegno dello Stato è molto forte

da Ministero dell’Interno

Il ministro dell’Interno ha visitato ‘Villa Berceto’, una struttura confiscata recentemente alla criminalità organizzata sull’Appennino parmense, e il Comando Operativo Avanzato dei Vigili del Fuoco a S. Prospero (Mo)

«L’impegno è molto forte, tanto che è stata aperta una sezione Dia a Bologna, e la magistratura sta lavorando molto bene». Lo ha detto il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, che questa mattina a Berceto (PR), sull’Appennino parmense ha, tra l’altro, visitato ‘Villa Berceto’, struttura recentemente confiscata alla criminalità organizzata.
«La battaglia che si combatte – ha aggiunto il ministro, rispondendo ai giornalisti che le chiedevano un commento alle infiltrazioni in Emilia tra crisi e terremoto – segna molti punti a vantaggio dello Stato. Certo – ha continuato Cancellieri – fa impressione che questo sia accaduto a Berceto, io credo che dobbiamo impegnarci più che mai perché non abbiano mai più a verificarsi queste situazioni. Questo territorio va salvaguardato, è un territorio sano, moralmente di grande livello».
«Lo Stato – ha detto ancora – deve combattere con tutte le sue forze, ma soprattutto chiediamo l’aiuto dei cittadini. Senza l’aiuto dei cittadini non si va da nessuna parte».
Successivamente il ministro Cancellieri, accompagnata dal capo del dipartimento dei Vigili del fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Francesco Paolo Tronca e dal capo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco Alfio Pini, si è recata in visita al Comando Operativo Avanzato (C.O.A.) di ‘Modena’.
Il presidio, istituito dai Vigili del Fuoco lo scorso 2 giugno presso il comune di S. Prospero, sovrintende alle attività dei Vigili del Fuoco connesse all’“Emergenza Sisma Emilia”, nella porzione della provincia di Modena comprendente il territorio dei Comuni di Concordia sulla Secchia, San Possidonio, Carpi, Novi, Cavezzo, Soliena, San Prospero, Bomporto, Bastiglia e Ravarino, con una popolazione complessiva di circa 130.000 abitanti.
All’arrivo presso il campo base della struttura logistica dove ha sede il C.O.A.il ministro Cancellieri è stata accolta dal sindaco del comune di San Prospero.  Cancellieri ha ringraziato i Vigili del fuoco per l’impegno e la professionalità della loro quotidiana attività e per gli innumerevoli interventi di assistenza alla popolazione colpita da sisma per la verifica e messa in sicurezza di edifici pubblici e privati e per il recupero di materiale d’interesse storico e culturale.

Alcuni dati sull’attività svolta dal C.O.A ‘Modena’

Nella prima fase dell’emergenza il campo base ha accolto, nelle tende del C.A.P.I. del ministero dell’Interno, 250 Vigili del Fuoco, suddivisi in 13 sezioni operative di Colonna mobile regionale, 40 squadre di tecnici per le verifiche di stabilità degli edificio, 2 Gruppi operativi speciali per demolizioni e movimento terra, 1 unità operativa per l’approvvigionamento dei materiali e 2 squadre specialistiche speleo alpino fluviali. Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena ha messo a disposizione il proprio carro-cucina e la tenda mensa, capaci di erogare 250 pasti contemporaneamente. Ulteriori containers per i servizi e gli uffici sono stati messi a disposizione sempre dal C.A.P.I.

Episodi criminosi contro beni e terreni confiscati alle mafie

Dalla Sicilia alla Puglia, dalla Calabria al Lazio. Cancellieri: «Sono vicina alle donne e agli uomini che con coraggio e determinazione fanno rivivere le terre e le aziende confiscate alla criminalità organizzata»

Il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha espresso la sua più ferma condanna per la serie di episodi criminosi che, dalla Sicilia alla Puglia, dalla Calabria al Lazio, hanno colpito beni e terreni confiscati alle mafie e ha manifestato la sua solidarietà alle associazioni che gestiscono tali beni. Il Ministro ha impartito precise direttive ai Prefetti perché pongano in essere tutte le opportune iniziative volte a evitare il ripetersi di questi atti intimidatori e intensifichino l’attività di controllo e prevenzione.
«Sono vicina alle donne e agli uomini che con coraggio e determinazione fanno rivivere le terre e le aziende confiscate alla criminalità organizzata – ha sottolineato il ministro Cancellieri – e faremo di tutto per stroncare questo odioso fenomeno e per consentire a tutte le associazioni di continuare questa preziosa attività di valorizzazione dei prodotti che sono il simbolo del riscatto della legalità nei confronti delle mafie».