Cancellieri al Senato, al lavoro per razionalizzare i presidi territoriali delle Forze di polizia

(da Ministero degli Interni)

Seguito dell’audizione del ministro dell’Interno alla Commissione Affari costituzionali sulle linee programmatiche del ministero: i dati sull’immigrazione illegale, apertura condizionata su cittadinanza e ‘ius soli’, al premier la decisione sulla Protezione civile

Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha proseguito nella tarda mattinata di oggi l’audizione davanti alla Comissione Affari costituzionali del Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero avviata il 6 dicembre scorso. Tra i temi affrontati cittadinanza, protezione civile, immigrazione e riorganizzazione dei presidi territoriali delle Forze di polizia.

Nessuna chiusura del Governo sulla concessione della cittadinanza in base allo ius soli, ha dichiarato il ministro, «ma neppure un’apertura incondizionata». I figli nati in Italia dagli stranieri immigrati non possono acquisire la cittadinanza «per mero automatismo ma al termine di un processo di reale integrazione» che comprenda la permanenza stabile e un corso di studi svolto nel Paese, ha spiegato il ministro confermando l’orientamento già espresso durante l’intervista televisiva a ‘Che tempo che fa’ domenica scorsa.

Quanto al futuro della Protezione civile, spetta al presidente del Consiglio Monti decidere se deve rimanere, com’è oggi, incardinata nella Presidenza del Consiglio, oppure essere spostata nell’ambito del ministero dell’Interno, ha proseguito Cancellieri. «Vigili del fuoco e Forze di polizia sono colonne portanti del sistema di protezione civile e svolgono un ruolo insostituibile nei casi di emergenza – ha comunque osservato – da qui la centralità del ministero dell’Interno nel sistema in cui molte emergenze sono peraltro sotto il coordinamento dei prefetti». Fino dalla sua istituzione, ha comunque ricordato Cancellieri, «la Protezione civile fa riferimento alla presidenza del Consiglio ed io ho grande rispetto sulla decisione che il presidente Monti vorrà assumere».

Altro tema affrontato, la revisione dei presidi delle Forze di polizia sul territorio, per il quale, ha annunciato Cancellieri «si sta già lavorando per evitare duplicazioni e razionalizzare le risorse umane e finanziarie». «Nell’immediato – ha aggiunto – le stringenti necessità di contenimento della spesa pubblica, in un’ottica di spending review, impongono l’ottimizzazione delle risorse ed un’attenta analisi della sostenibilità finanziaria del sistema nel suo complesso che consentano comunque di continuare a garantire adeguati livelli di sicurezza ai cittadini».

Dati alla mano, il ministro Cancellieri ha poi tracciato un quadro della presenza di stranieri in posizione illegale sul territorio nazionale: nel 2011, 47.152 quelli rintracciati, dei quali 25.163 sono stati effettivamente rimpatriati e 1.238 i detenuti per il reato di immigrazione clandestina ,alla data del 31 dicembre scorso.

Alta, inoltre, l’attenzione delle Forze di polizia nei confronti del fenomeno del gioco d’azzardo, ha ribadito la titolare del Viminale, soprattutto «per i pericoli di coinvolgimento dei minori e delle fasce più deboli», ricordando, tra le altre, «l’iniziativa del questore di Roma per il controllo capillare delle sale giochi che testimonia come, proprio sotto l’aspetto della prevenzione, occorre intensificare gli sforzi, anche attraverso l’attività di appositi organismi di vigilanza».
«Di volta in volta – ha precisato- in relazione alle esigenze che si prospettano, vengono diramate ai prefetti direttive sui tempi e sulle modalità di attuazione dei controlli presso le sale giochi presenti sul territorio».

Questi e molti altri gli argomenti sui quali il ministro Cancellieri ha riferito nel corso dell’audizione.
Sul fronte sicurezza: adeguamento della Legge 121/198; futuro della DIA; turnover del personale delle Forze dell’ordine a seguito dei ‘tagli’; ‘liquidazione’ dei patrimoni delle associazioni criminali e destinazione delle risorse al sistema sicurezza e giustizia; creazione di una banca dati del DNA; nuove misure a tutela delle manifestazioni pubbliche; un disegno di legge sulle persone scomparse; riduzione delle ‘auto blu’, delle scorte e degli affitti degli immobili. 

In tema di autonomie: «piena collocazione» nella ‘Carta’ dell’ufficio Territoriale del Governo e delle norme sullo scioglimento dei comuni per mafia; definizione dei tempi di attuazione delle disposizioni mancanti per completare l’attuazione della legge sul federalismo fiscale; attivazione di un tavolo di lavoro per raccordare i decreti sul federalismo fiscale con la manovra economica.

Prevista, infine, la riattivazione della funzionalità dell’Osservatorio antiracket, istituito con il ministro pro-tempore Amato.

Scuola superiore di polizia: inaugurato l’anno accademico 2012

da Polizia di Stato

È stato inaugurato martedì 31 gennaio l’anno accademico 2012 della Scuola superiore di Polizia. Presenti, tra gli altri, il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il capo della Polizia Antonio Manganelli e numerose autorità del mondo civile e militare.

La cerimonia di oggi, oltre alla chiusura del 27° corso di formazione dirigenziale, dà l’avvio al nuovo anno accademico che come sempre si avvale della collaborazione delle principali università italiane per la partecipazione della Scuola a progetti di ricerca di livello nazionale.

Infatti sono ormai sei anni che la Scuola superiore di polizia è stata riconosciuta come ” istituzione di alta formazione e cultura” e come centro di eccellenza formativa di specializzazione e aggiornamento professionale dei funzionari della Polizia di Stato.

Nel suo intervento di apertura per l’anno accademico il prefetto Manganelli ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla formazione della Scuola superiore di Polizia, luogo dove “si medita l’obiettivo sicurezza – e ha sottolineato inoltre – come il poliziotto svolga anche una funzione sociale rendendosi garante della libertà di tutti nel rispetto della legalità”.

Cancellieri: «L’uccisione di una bambina di pochi mesi e del suo papà avvenuta sotto il portone di casa è un fatto che crea sgomento e che non può lasciare indifferenti. Ma lo Stato è presente e lo dimostrerà»

dal Ministero dell’Interno

Il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha ricevuto nel pomeriggio al Viminale il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che ha riferito sugli esiti del vertice tenutosi questa mattina in prefettura sul grave episodio delittuoso avvenuto nella tarda serata di ieri.

All’incontro hanno partecipato il sottosegretario all’Interno, Carlo De Stefano, i responsabili nazionali e provinciali delle Forze di polizia, il vice sindaco di Roma e il presidente della Provincia, accompagnati dagli assessori alla sicurezza.

Il ministro Cancellieri, preso atto dell’analisi dei fatti e dell’imponente sforzo che è in atto, anche sul piano investigativo, per l’individuazione dei responsabili e per garantire maggiore sicurezza ai cittadini di Roma, ha dato indicazione per un’ulteriore e decisa intensificazione delle azioni di prevenzione e contrasto. 

«Non dobbiamo trascurare alcun ambito o settore – ha sottolineato il ministro – concentrando, come ha proposto il Capo della polizia, una più incisiva e visibile operatività delle Forze dell’ordine su obiettivi territoriali mirati. Dobbiamo dare un segnale di grande attenzione alla comunità ma anche restituirle serenità. L’uccisione di una bambina di pochi mesi e del suo papà avvenuta sotto il portone di casa è un fatto che crea sgomento e che non può lasciare indifferenti. Ma lo Stato è presente e lo dimostrerà».

A conclusione della riunione è stato confermato, in prosecuzione delle misure già disposte, l’immediato incremento su Roma delle unità delle Forze di polizia, nel quadro degli impegni assunti con il recente Patto per la sicurezza.

Il ministro Cancellieri ha espresso i sentimenti di profondo cordoglio e vicinanza alla comunità cinese così duramente colpita.

Decreto ‘svuota-carceri’, Cancellieri: norme concordate tra ministero della Giustizia, dell’Interno e Forze di polizia

dal Ministero dell’Interno

Il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ribadisce che le norme del cosiddetto decreto svuota-carceri e in particolare il punto che affida alle Forze dell’ordine il compito di custodire in camere di sicurezza gli arrestati in flagranza in attesa della convalida, sono state prese in modo collegiale dal Governo.

«Sono norme concordate tra il ministero della Giustizia, il ministero dell’Interno e i vertici delle Forze di polizia» ha precisato il ministro Cancellieri. «Una decisione condivisa avvenuta dopo aver valutato sia le condizioni delle infrastrutture sia l’aggravio di lavoro per le Forze di polizia che si sono fatte carico responsabilmente di questo ulteriore compito».

Militari delle Forze armate nei servizi di vigilanza per tutto il 2012

dal Ministero dell’Interno

Il Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica, presieduto dal ministro Cancellieri, ha espresso parere favorevole sulla proroga dell’attività congiunta alle forze di polizia

A seguito della legge di stabilizzazione finanziaria, il Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica ha espresso parere favorevole sulla proroga, fino al 31 dicembre 2012, del piano d’impiego del contingente militare appartenente alle Forze armate nei servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili, nonché di perlustrazione e pattuglia congiuntamente alle forze di polizia.

BOTTI: CANCELLIERI, ORA BASTA SERVE PIU’ RIGORE

da Codacons

Il nuovo ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, all’indomani della pubblicazione del numero dei morti e dei feriti per l’esplosione dei botti di Capodanno, 2 morti e oltre 500 feriti, ha dichiarato che “occorre una riflessione seria e più rigore. Basta. Non può essere un bollettino di guerra ogni volta. Non è possibile”.
Per il Codacons il ministro predica bene ma razzola male. Non basta, infatti, riflettere. Da un ministro si attendono fatti e provvedimenti, non parole postume, che assomigliano a lacrime di coccodrillo.
L’associazione di consumatori, infatti, nei giorni scorsi aveva presentato una diffida urgente al ministro dell’Interno e a 103 prefetti chiedendo loro di vietare botti e fuochi d’artificio in tutti gli ottomila comuni d’Italia. Ma la diffida è rimasta lettera morta. E’ evidente che se il ministro avesse accolto la tesi dell’associazione di consumatori, il bilancio di morti e feriti non sarebbe stato un bollettino di guerra.
Il Codacons chiede ora al ministro, sempre che voglia passare dalle chiacchiere ai fatti, una nuova regolamentazione dei prodotti pirotecnici. E’ evidente, infatti, che al di là dei fuochi illegali, anche quelli legali sono troppo pericolosi e se usati in modo improprio possono provocare seri danni.
Per l’associazione di consumatori, quindi, è necessario un nuovo giro di vite per chi non ha un apposito patentino.

Dialogo, fiducia e determinazione per governare il Paese

(da Ministero Interno) Il ministro dell’Interno Cancellieri sui temi legati al suo dicastero in un’intervista alla trasmissione televisiva ‘Che tempo che fa’

Ha ricordato Oscar Luigi Scalfaro quando era suo ministro dell’Interno, il ministro dell’interno Annamaria Cancellieri, ne ha rammentato «la correttezza, la grande fermezza e soprattutto il rispetto assoluto della legge», senza dimenticarne il valore sul piano umano. La testimonianza, offerta nel corso della trasmissione su Rai 3 ‘Che tempo che fa’ condotta da Fabio Fazio, ha aperto un’intervista sui temi legati al suo dicastero: sicurezza, ordine pubblico, criminalità organizzata, immigrazione.

«Il momento – ha osservato il ministro Cancellieri nel corso dell’intervista – è molto delicato perché la situazione economica rende difficile la vita di tanta gente, ci sono tante incertezze» e c’è «il timore che qualche cane sciolto possa inserirsi», anche se, «al momento, non ci sono preoccupazioni che lasciano pensare ad eversioni terroristiche».
Il ministro è convinto che il dialogo sia alla base di qualunque rapporto: «Più ascolti, più capisci le ragioni degli altri», ed è più difficile sbagliare. Poi, ha però aggiunto, «non ci vogliono tentennamenti, ma molta determinazione».
Le infiltrazioni mafiose nelle manifestazioni dei lavoratori, i movimenti in Val di Susa che sfociano in atti violenti, gli attentati alle sedi di Equitalia, infatti, non possono essere tollerati. La violenza, ha detto, «non si può e non si deve consentire neanche alla manifestazione più sana».

Per quanto riguarda la lotta alla criminalità organizzata «non siamo all’anno zero», ha dichiarato Cancellieri annunciando di voler anticipare l’attuazione del Codice antimafia per colpire le organizzazioni mafiose con la «caccia al denaro», facendo più luce in quelle zone grigie in cui si muove. Anche le norme sugli appalti potranno divenire più efficaci, grazie all’impiego di «un rating delle aziende sane».
La sicurezza, ha affermato il ministro, «ha dei costi e questo non è il momento migliore per spendere». Il ministero dell’Interno, però, ha ricordato Cancellieri, è stato sottoposto alla spending review per ottimizzare le risorse e può contare, insieme al ministero della Giustizia, sul fondo alimentato dai beni sottratti alla criminalità organizzata.

In merito alla cittadinanza per i figli degli immigrati nati sul territorio italiano, il cosiddetto diritto ‘ius soli’, il ministro Cancellieri si è mostrata cauta, ritenendolo possibile solo dopo aver verificato l’effettiva residenza familiare e la conclusione di un percorso di studi.
Il ministro ha annunciato, inoltre, che nei prossimi giorni sarà rivista la procedura per il rinnovo del permesso di soggiorno, compreso l’aumento dei costi stabilito dal precedente governo.

Cancellieri è convinta che sia anche necessario «far crescere la cultura della fiducia», «ricreare» un rapporto di fiducia con lo Stato o, addirittura, «creare» un rapporto di fiducia, perché in alcuni casi non c’è mai stato.