Universiadi Taipei2017: oro per Paltrinieri , e Folorunso, Bronzo per Rotolo

Aumenta il bottino di medaglie vinte dai rappresentanti delle Fiamme oro impegnati fino al 30 agosto a Taipei (Taiwan) nella 29esima edizione delle Universiadi.

Si tratta di due medaglie d’oro, la prima conquistata dall’inesauribile Gregorio Paltrinieri che fa il bis aggiudicandosi anche la finale degli 800 metri stile libero, e la seconda vinta da Ayomide Folorunso nei 400 metri ostacoli. Daniela Rotolo si è invece messa al collo un bellissimo bronzo nella categoria 62 chilogrammi di taekwondo.

Non si stanca di vincere il campionissimo del nuoto azzurro che, dopo l’oro nei 1.500, mette nella sua personale bacheca anche la vittoria negli 800. L’avversario più pericoloso è stato il “solito” Mykhailo Romanchuck, capace questa volta di insidiare seriamente Re Gregorio. Ad un certo punto l’ucraino ha probabilmente pensato di essere finalmente riuscito a battere Paltrinieri, che invece ha tirato fuori dal cilindro uno sprint degno di un velocista. Nella penultima vasca l’azzurro ha accelerato riconquistando la testa e chiudendo al primo posto con il tempo di 7’45”76, nuovo record della manifestazione. Bronzo per l’altro ucranino Sergii Frolov.

Le fatiche di Gregorio non sono ancora finite, deve ricaricare le batterie per affrontare la 10 chilometri di fondo.

Grande prestazione di Ayomide Folorunso che diventa la prima italiana a vincere l’oro alle Universiadi nei 400 metri ostacoli. La rappresentante del Gruppo sportivo della Polizia di Stato ha vinto con il crono di 55”63, davanti alla polacca Joanna Linkiewicz (55”90) e all’ucraina Olena Kolesnychenko (56”14).

Per la velocista delle Fiamme oro si tratta del primato stagionale e della terza prestazione di sempre, ad appena 13 centesimi dal suo record personale.

“Sicuramente l’Universiade non era un contesto impossibile – ha commentato Ayomide dopo la gara – ma non per questo doveva essere un’occasione da buttare via. Penso che ogni gara ti insegni qualcosa ed anche qui è stato così. Mi sono ritrovata in mezzo alle due atlete più forti, una situazione che mi ha fatto esaltare in pista. A Taipei ho corso due centesimi meglio della batteria dei Mondiali”.

Il prestigioso bronzo di Daniela Rotolo è arrivato al termine di una bella gara, nonostante le sue condizioni fisiche non fossero perfette. La corsa verso la finalissima della categoria 62 chilogrammi è stata interrotta dalla sudcoreana Jisoo Moon, che ha avuto la meglio sull’atleta cremisi per 6-3.

In precedenza la giovane azzurra, campionessa europea juniores in carica, aveva sconfitto prima la statunitense Makayla Christi Gorka con un perentorio 25-5, e poi l’ungherese Evelyn Marta Gonda per 5-4, al termine di un match molto combattuto, vinto al golden point.

fonte e foto polizia di stato

Sci di fondo: Pellegrino re dello sprint vince la Coppa del mondo

“Ho portato a casa un trofeo che nessuno aveva mai conquistato in Italia e strapparlo ai nordici è una grande gioia”. Sono le prime parole di Federico Pellegrino dopo la vittoria della Coppa del mondo di sci di fondo nella specialità sprint.

Al portacolori delle Fiamme oro bastavano nove punti per assicurarsi la vittoria e, nella tappa di Quebec City (Canada), nonostante una caduta che gli ha precluso l’accesso in finale, Federico ha conquistato dieci punti, più che sufficienti ad assicurargli il trionfo.

Si tratta di un risultato storico per questa disciplina, una vera e propria svolta epocale perché Federico è il primo fondista non scandinavo a vincere l’ambita Coppa di cristallo.

Prima di lui solo un altro italiano, Pietro Piller Cottrer nel 2009, aveva fatto una cosa simile ma nella specialità “distance”.

“Non ci avrei mai creduto ad inizio stagione – ha detto il fondista del Gruppo sportivo della Polizia di Stato – e invece è successo, significa essere competitivo per tutta una stagione, e battere un campione come Northug è molto bello”.

Pellegrino è arrivato alla vittoria grazie a una prima parte fenomenale, nella quale ha incamerato quattro vittorie (Davos, Dobbiaco, Lenzerheide e Planica), andando comunque quasi sempre a punti, anche nelle tappe a lui meno congeniali, dimostrando così di essere veramente lo sprinter più forte del mondo.

“È stata una seconda parte di stagione molto difficile da gestire – ha sottolineato il campione cremisi – però ho cercato di essere quanto più professionista possibile per rimanere concentrato sia per l’allenamento sia per tutti gli aspetti che circondano la nostra professione. Nonostante la seconda parte di stagione sia stata al di sotto delle attese, è una grande soddisfazione perché le gare non erano più a mio vantaggio, sono arrivate le prove cittadine in tecnica classica, molto più ostiche per le mie caratteristiche, ma alla fine ce l’ho fatta ugualmente”.

Nonostante la vittoria Federico ha comunque “un piccolo rammarico: avrei potuto chiudere con un bel risultato perché lo sentivo nelle gambe. L’anno scorso fui terzo, non pensavo che a 25 anni avrei centrato un obiettivo del genere, anche perché era l’annata più difficile per farlo visto che, senza mondiali e olimpiadi era l’unico obiettivo degli sprinter”.

Con la Coppa di cristallo tra le mani Pellegrino ha voluto ringraziare coloro che lo hanno aiutato a raggiungere questo storico risultato: “Il mio primo grazie va alla Federazione e alla Fiamme oro, ma voglio ricordare anche il ruolo fondamentale che hanno la mia famiglia e la mia fidanzata Greta Laurent“.

fonte Polizia di Stato

Il prefetto Pansa inaugura a Roma il palazzetto delle Fiamme oro

Inaugurato questa mattina a Roma il palasportA. Vespucci“, un impianto sportivo polifunzionale che ospiterà le sezioni giovanili del Gruppo sportivo della Polizia di Stato.

In particolare il palazzetto delle Fiamme oro, che si trova in via Vertumno, all’interno del plesso scolastico dell’istituto alberghiero Amerigo Vespucci, sarà utilizzato dai giovani atleti cremisi di pugilato, karate e sciabola.

La struttura è stata tenuta a battesimo dal capo della Polizia Alessandro Pansa insieme al presidente del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) Giovanni Malagò; presenti anche il presidente delle Fiamme oro Francesco Montini, il vice sindaco della Città metropolitana di Roma e il presidente della Federazione pugilistica italiana (Fpi) Alberto Brasca. A tagliare il nastro inaugurale è stata la preside dell’Istituto scolastico Teresa Corea.

Testimonial dell’evento l’olimpionico del pugilato e plurimedagliato delle Fiamme oro Roberto Cammarelle.

“La sinergia tra l’istituto scolasticoVespucci“, il Coni e la Polizia di Stato – ha dichiarato il capo della Polizia, Alessandro Pansa – ha consentito di realizzare non solo un impianto sportivo, ma il futuro degli studenti e dei giovani che praticheranno attività sportive, ovvero il futuro della nostra società. Iniziative come queste, infatti, offrono la possibilità ai ragazzi di imparare una disciplina, ma soprattutto di apprendere i valori che lo sport può insegnare, per metterli in pratica nella vita di tutti i giorni. La Polizia di Stato è già impegnata in queste iniziative, come la sezione di pugilato di Marcianise, dove con la guida dei tecnici Fiamme oro sono stati già formati giovanissimi campioni. L’invito che rivolgo ai ragazzi – ha concluso il Prefetto – è quello di avvicinarsi alle discipline del nostro Gruppo sportivo e iniziare il cammino nella società che li porterà a diventare i campioni di domani, ma anche di trovare un futuro lavorativo nella sicurezza e quindi diventare poliziotti”.

“Quella di oggi è una giornata importante – ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò – Faccio i miei complimenti al capo della Polizia per la realizzazione di questo impianto e soprattutto ai suoi collaboratori per aver creduto da subito in questa iniziativa, che rispecchia la direzione che il C.O.N.I. ha intrapreso e che sin dall’inizio del mio mandato avevo indicato a tutto il mondo sportivo ed in particolare ai gruppi sportivi militari: avere progetti e finalità per la diffusione della pratica sportiva”.

Al termine della cerimonia inaugurale, coordinata dal direttore tecnico della scherma cremisi Stefano Pantano, si sono esibiti alcuni atleti delle Fiamme oro delle tre specialità che avranno sede nel palazzetto.

Per il karate i campioni della nazionale italiana Sara Battaglia, Michela Pezzetti, Viviana Bottaro e Luca Maresca, insieme a Silvia Sassano e Federica Grillo; per la scherma gli sciabolatori Riccardo Nuccio, Stefano Scepi e Fabrizio Marino, mentre per il pugilato hanno incrociato i guanti sul ring alcuni ragazzi della sezione giovanile guidati da Roberto Cammarelle.

L’impianto sportivo polivalente di circa mille metri quadrati, annesso all’Istituto Vespucci, è stato dato in concessione trentennale alla Fpi, con il presupposto della riqualificazione della struttura sportiva e dell’area antistante.

A tal fine è stato stipulato un protocollo tra Fpi e Fiamme oro che avranno la gestione dell’impianto per lo svolgimento di attività agonistica e l’avvio delle sezioni giovanili di pugilato, karate e scherma.

fonte Polizia di Stato

Matera: scoperta la truffa degli “atleti fantasma”

Una vera e propria truffa alla regione Basilicata è quella scoperta dalla Squadra mobile di Matera che ha denunciato 23 persone ed ha effettuato altrettante perquisizioni: l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di un ente pubblico.

Tutto nasce tra gli anni 2008 e 2010 quando la regione Basilicata istituì un fondo che promuoveva le attività sportive, fu così che, in particolare a Matera, cominciarono a nascere molte società sportive.

Nel tempo, i promotori delle società, approfittando della loro posizione ed essendo in possesso delle password necessarie, hanno cominciato a creare società fittizie iscrivendo e compilando documenti falsi anche di atleti inesistenti allo scopo di moltiplicare le somme dei contributi erogati dalla Regione.

Insomma dal 2010, era stata messa in piedi una vera e propria associazione per delinquere, con compiti ben distribuiti: i promotori organizzavano le trasferte, il tesseramento e la creazione di società false; i presidenti provvedevano alla compilazione delle istanze di richiesta contributi; alcuni atleti venivano tesserati con false generalità e gareggiavano a nome di altri.

Anche i familiari dei responsabili facevano la loro parte: amici e parenti partecipavano alle trasferte come atleti contribuendo così alla truffa.

Nell’operazioneGhost runner” gli indagati devono rispondere di una serie di reati che vanno dall’associazione per delinquere, alla sostituzione di persona, falso ideologico, falso materiale, truffa e frode sportiva.

fonte Polizia di Stato

Il convegno “La Polizia di Stato per lo Sport: sicurezza e sostenibilità

fonte Polizia di Stato

Oggi alle 16 a Milano si terrà il convegno “La Polizia di Stato per lo Sport: sicurezza e sostenibilità” all’interno dell’Auditorium di Palazzo Italia negli spazi dell’Expo2015. L’obiettivo è comprendere se si può avere in Italia uno sport che coniughi sostenibilità e sicurezza e se le campagne d’informazione della Polizia di Stato possono contribuire alla sicurezza dello sport.

Moderatore sarà il vice direttore della Gazzetta dello sport, Pier Bergonzi, e al dibattito prenderanno parte atleti, accademici e funzionari e dirigenti della Polizia di Stato impegnati direttamente nel settore della gestione della sicurezza nelle manifestazioni sportive.

Tra i partecipanti ci saranno Alberto Intini, Presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, l’ambasciatore del Milan Franco Baresi, il vice presidente dell’Inter Javier Zanetti e il sociologo della Link Campus University di Roma Nicola Ferrigni.

Infine gli esperti della Polizia stradale interverranno in merito al servizio di scorta al Giro d’Italia e alle campagne di sicurezza stradale rivolte ai giovani.

di Umberto Buzzoni

Roma devastata, il questore risponde a Marino: “Evitato il peggio, io di morti non ne faccio”

Ieri guerriglia e danni alla Barcaccia. Il sindaco: falle nella sicurezza. La replica: agito bene

Piazza di Spagna è stata ripulita, ma resta lo sfregio alla fontana della Barcaccia, danneggiata in più punti e in modo «indelebile». Il giorno dopo la devastazione di piazza di Spagna da parte degli hooligans del Feyenoord si fa la conta dei danni e non mancano le polemiche. Il sindaco Marino ha fatto un sopralluogo insieme ai tecnici della sovrintendenza e usato parole dure nei confronti di prefetto e questore. Quest’ultimo si è difeso nel corso di una conferenza stampa: «Abbiamo evitato il peggio, io morti non ne faccio».

L’IRA DI MARINO

«Esigo che la Capitale d’Italia abbia la gestione della sicurezza all’altezza di un Paese del G8» aveva sbottato Marino davanti ai giornalisti presenti in piazza di Spagna. «Molte istituzioni, banche, società mi hanno già chiamato da ieri sera perché vogliono intervenire economicamente per riparare i danni. Io credo però che valga il detto “chi rompe paga” e quindi la squadra e l’Olanda sono responsabili di ciò che è successo in questa città». «Cosa sarebbe successo – ha aggiunto – se fossimo andati noi in Olanda e avessimo messo a ferro e fuoco la città?». Il sindaco è tornato a puntare il dito contro prefetto e questore: «Suggerirei loro di andare su Internet e guardare le immagini. Se non hanno Internet possono venire nel mio ufficio perchè io le ho».

IL QUESTORE: “EVITATO IL PEGGIO”

Il questore Nicolò D’Angelo ha risposto a Marino: «Capisco il sindaco che si è visto la piazza vituperata ma non condivido una accusa di pressapochismo: abbiamo garantito l’incolumità, abbiamo impedito devastazione e saccheggi veri. Le forze dell’ordine hanno operato bene. Scaricare non serve, quando si perde si perde insieme». E ancora: «Non abbiamo né sottovalutato eventuali criticità né nascosto la nostra preoccupazione. In quella piazza ci sono scuole, bimbi dell’asilo che escono alle 16. Era pericoloso, si poteva innescare una miccia spaventosa, abbiamo protetto la piazza e la gente evitando di intervenire in maniera massiva». E parlando delle contromisure adottate: «Sapevamo che partita era a rischio e avevamo mobilitato per al sicurezza 1800 uomini, 600 solo nel centro storico. Non abbiamo né sottovalutato né in malafede nascosto la nostra preoccupazione».

Il questore mostra i video delle operazioni di polizia, spiega che «dalla polizia olandese ci sono arrivate informazioni frammentarie». «Ci avevano detto che lo zoccolo duro dei tifosi, prima 200 e poi 600, sarebbe arrivato da Bruxelles ma che non erano in grado di identificarli», ha detto D’Angelo scandendo lentamente una per una le parole «per evitare fraintendimenti», ha spiegato.

SI MUOVE ANCHE ALFANO

Intanto il ministro dell’Interno Angelino Alfano sta mettendo a punto la legge sulla sicurezza delle città ed il decoro urbano. Nei prossimi giorni incontrerà anche il presidente dell’Anci, Piero Fassino. In seguito ai disordini il ministro ha intenzione di proporre un Daspo europeo per i tifosi violenti. E per effetto del dl anti-terrorismo crescerà l’impiego dei militari nell’ottica dell’operazione «Strade sicure»: 500 militari saranno destinati in più a Roma.

LA CONTA DEI DANNI

Durante le verifiche alla fontana di piazza di Spagna sono stati trovati altri piccoli danni in aggiunta a quelli già accertati al candelabro. Su Twitter l’assessore alla cultura e al turismo Giovanna Marinelli ha fatto il punto sui danni: «Barcaccia. Restauratori a lavoro da stamattina per verificare danni. Tanti frammenti fortunatamente ritrovati». «Ieri avevamo già verificato la presenza di alcune scheggiature, in particolare un frammento di travertino di 10 centimetri appartenente all’orlo del candelabro centrale della vasca, questa mattina abbiamo fatto una perlustrazione con i tecnici della sovrintendenza e abbiamo potuto constatare che in realtà gli urti di queste bottigliette hanno causato molti più danni di quanti fossero visibili ad occhio nudo ieri sera», ha spiegato il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce.

SEI ULTRA’ IN CARCERE

Intanto si registrano i primi arrestati. Sono sei, tutti attualmente detenuti al Regina Coeli, i tifosi del Feyenoord in manette nel corso degli scontri. Sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Entro domani il magistrato invierà al gip la richiesta della convalida d’arresto e a quel punto il giudice avrà 48 ore per fissare gli interrogatori di garanzia che presumibilmente avverranno nella giornata di lunedì. In base a quanto si apprende, il gruppo di tifosi olandesi è stato bloccato durante gli scontri avvenuti nella zona di salita di San Sebastianello, all’estrema destra rispetto alla scalinata di Trinità dei Monti.

L’OLANDA APRE UNA INCHIESTA

Una maxinchiesta è stata aperta anche a Rotterdam. «Stiamo già lavorando alla raccolta delle prove», fanno sapere dall’Olanda.

«Orrore per la devastazione» è stato espresso anche dal sindaco di Rotterdam, Ahmed Aboutaleb, che ha inviato una lettera a Marino nella quale offre la collaborazione della sua amministrazione «per rintracciare individui che abbiano commesso illeciti». Stessa presa di posizione anche da parte dell’ambasciata olandese in Italia che «farà di tutto per aiutare l’Italia a individuare i colpevoli in modo che possano risarcire i danni».

GLI ERRORI

Che la partita con gli olandesi fosse ad alto rischio, però, il Viminale lo sapeva da tempo. Che i tifosi del Feyenoord fossero molto violenti, anche. E forse – qualcuno l’ammette – il dispositivo previsto da questura e prefettura è stato preso in contropiede dal numeri degli scatenati ospiti. Siccome l’Uefa aveva vietato ogni limitazione, solo nelle ultime ore si è scoperto che a Roma erano sbarcati in 5mila con il biglietto e altri 1500 che non ce l’avevano. Le domande senza risposta sono ancora molte.

fonte La Stampa

Tifosi olandesi, scontri e bombe carta Feriti dieci agenti e tre hooligan

Danneggiata la fontana di piazza di Spagna. Marino chiede giustizia e si apre lo scontro politico. Piano di emergenza per la partita di Europa League all’Olimpico contro la Roma

ROMA – Lancio di fumogeni e di bombe carta in piazza di Spagna: il cuore di Roma in mano alla guerriglia ultrà dove si sono riuniti circa 500 tifosi olandesi del Feyenoord, in vista della partita di Europa League contro la Roma in programma allo stadio Olimpico. Danneggiato uno dei monumenti simbolo della Città Eterna: la Barcaccia, la fontana sotto Trinità de’ Monti. E la violenza ultrà provoca anche uno scontro politico, con reazioni incrociate tra gli schieramenti. Salvini chiede le dimissioni di Alfano e del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. E anche il sindaco Marino se la prende con i vertici di sicurezza. «Perché la Barcaccia non è stata protetta? Sono inaccettabili queste falle nella sicurezza dell’Italia». Il premier Renzi è intervenuto dicendo che «quelli che abbiamo individuato li puniremo con grande severità e durezza, pronti a fare tutte le verifiche perché il sistema funzioni meglio che in altre circostanze».

Feriti e arresti

Negli scontri sono rimasti feriti dieci agenti e tre tifosi olandesi. Tra la notte di mercoledì (quando si sono verificati altri tafferugli in centro) e la giornata di giovedì sono in tutto 28 i supporter arrestati, già 19 le condanne per direttissima. Bottiglie rotte e immondizia ovunque: piazza di Spagna è diventata per alcune ore irraggiungibile da parte dei turisti in visita a Roma. Il gruppo di tifosi della squadra di Rotterdam è stato portato dalle forze dell’ordine nei pressi di piazza del Popolo e da qui, a bordo di 26 autobus, ha raggiunto lo stadio. Non prima, però, di aver danneggiato anche 15 vetture del trasporto pubblico. Sono circa 6mila i tifosi giunti a Roma dall’Olanda per seguire la partita di Europa League. Alcuni hanno attaccato sulle maglie un adesivo choccante con la lupa simbolo di Roma decapitata e i piccoli Romolo e Remo uccisi sotto di lei, con un «barbaro» armato di spada accanto, che è già apparso su Twitter.

Charter nella notte

Intanto, dopo la guerriglia di piazza di Spagna, i tifosi sono andati allo stadio, attesi da un imponente schieramento di forze di polizia e da una zona «rossa» tutta intorno allo stadio, per evitare scontri fra i piccoli gruppi «sciolti» di olandesi e i tifosi della Roma. Ma, a parte il traffico in tilt, all’Olimpico è tutto filato liscio. E per il rientro in Olanda dei primi trecento tifosi del Feynoord sono stati predisposti nella notte tra giovedì e venerdì due voli charter diretti ad Amsterdam ed un Terminal dedicato, il T2 dell’aeroporto di Fiumicino, controllato da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Il primo volo (HV7742) è programmato in partenza all’1.05; dieci minuti più tardi, il secondo. Altri 300 tifosi del Feyenoord lasceranno, invece, la Capitale venerdì mattina seguendo le «vie normali», cioè con due voli di linea, operati sempre dalla Transavia, diretti a Rotterdam dallo scalo romano Fiumicino.

La Barcaccia danneggiata: «Ora punizioni esemplari»

Il passaggio dei tifosi del Feyenoord a piazza di Spagna ha danneggiato la famosa fontana sotto la scalinata di Trinità de’ Monti. Un frammento della Barcaccia è stato divelto ed è visibile in fondo all’acqua tra bottiglie di vetro e cartoni di birra. Il celebre monumento di piazza di Spagna – il cui restauro era costato 200 mila euro e terminato solo lo scorso settembre – è stato trasformato in un contenitore di lattine e bottiglie di birra vuote. «È una vergogna. Non sono tifosi, sono vandali. Spero che adesso ci siano punizioni esemplari» chiede il ministro della cultura Franceschini. «È probabile che una parte del bordo del tripode centrale abbia subito qualche scheggiatura. Qualche danno c’è sicuramente ma dobbiamo attendere le verifiche definitive» dice il sovrintendente comunale ai beni culturali di Roma Capitale, Claudio Parisi Presicce. La fontana è stata svuotata per permettere la valutazione dei danni. Intanto, su piazza di Spagna devastata i turisti orientali scattano foto e selfie ricordo.

«Non finisce qui»

Il sindaco di Roma Ignazio Marino chiede «giustizia» per le devastazioni subite dalla città. «Quanto sta accadendo in queste ore a Roma è vergognoso e intollerabile. La nostra Capitale, così preziosa e delicata, e i suoi cittadini non possono diventare ostaggio di teppisti venuti con il pretesto di seguire la propria squadra», ha sottolineato il sindaco, che poi ha chiamato l’Ambasciata d’Olanda per chiedere i risarcimenti dei danni e ha detto con chiarezza: «Chi rompe paga». In contatto anche con il ministro dell’Interno, che vedrà venerdì, Marino sta cercando di capire se ci sono stati flop nella sicurezza:«C’è anche un danno al commercio, all’economia della città. I negozi hanno dovuto chiudere: una guerriglia urbana, inaccettabile. Io credo che domani dovremo fare un bilancio e capire cosa nella Prefettura, nella Questura, insomma nei vertici delle forze dell’ordine, è mancato», ha detto a Linea Notte su Rai Tre.

Richiesta di risarcimenti

Una richiesta di risarcimento danni alla società calcistica Feyenoord. È l’ipotesi sulla quale stanno lavorando gli uffici del Campidoglio dopo i danni accertati alla Barcaccia. «Ho chiamato il ministro degli Esteri per capire come possiamo agire nei confronti di chi ha pensato di venire qui nel nostro Paese e distruggere oggetti e spaventare le persone» dice il sindaco Marino. L’assunto dal quale si parte è che alcuni tifosi, veri e propri hooligans, non avrebbero dovuto raggiungere Roma e dovevano essere controllati dal club. Ma la società protesta: «Siamo sorpresi dalle decisioni della questura di Roma. Siamo rimasti spiacevolmente sorpresi – si legge nella nota – dalla decisione unilaterale della polizia di cambiare le disposizioni concordate per i nostri tifosi». E Eric Gudde, dg del Feyenoord, pur condannando il comportamento di alcuni sostenitori olandesi a Roma, precisa: «La Uefa decide su ciò che si verifica nello stadio e come si è visto è stato lasciato immacolato. Penso che la Roma subirà una multa salata per lancio di fumogeni».

L’ambasciatore: «Io sto con la polizia»

Per fortuna i danni alla Barcaccia sono lievi, «qualche bottiglia è arrivata sul margine, si è staccata solo qualche scheggia», ma resta la «vergogna». Il portavoce dell’ambasciata olandese Aart Heering commenta così quanto accaduto a piazza di Spagna, con i tifosi del Feyenoord che hanno danneggiato la Barcaccia. «Io sto con la Polizia», ripete.

L’ordinanza antialcol

Intanto da mercoledì sera alle 20 è scattato anche il divieto di vendita e somministrazione di alcolici nei municipi I, II e XV, che corrispondono al centro storico e alla zona dello stadio Olimpico. Lo stop, stabilito con un’ordinanza emessa dal prefetto di Roma, è terminato alle 24 di giovedì. Ma la Confesercenti protesta per le modalità e la frettolosa comunicazione del provvedimento. «Un’ordinanza fatta alla svelta, molti operatori non ne sapevano nulla. E poi i venditori abusivi continuano a vendere bottiglie di birra, ma nessuno dice nulla».

Il bilancio della notte di mercoledì

Ventidue persone arrestate, undici fermate, due manganelli di ferro sequestrati, alcuni agenti contusi: è il bilancio degli incidentidella serata di mercoledì 18 febbraio provocati da decine di tifosi olandesi del Feyenoord giunti a Roma per la partita di Europa League. E i primi 8 ultrà olandesi sono già stati processati per direttissima: sono stati condannati a 6 mesi di reclusione, convertiti in 45 mila euro di multa ciascuno, il divieto di dimora a Roma con effetto immediato. I condannati sono stati rispediti a Fiumicino in attesa dell’aereo già prenotato per venerdì mattina. Ma il rischio è che anche in aereoporto possano scoppiare disordini e risse.

fonte Il Corriere della Sera

Calcioscommesse: parla Gattuso, “pronto a uccidermi in piazza”

gattusoda Agi

“In vita mia non mi sono mai seduto con delle persone a combinare le partite e non ho mai pensato di poter truccare una partita. Non so come si fa, non ci ho mai pensato. Dico una cosa forte: se fosse vera una cosa del genere, sono disposto ad andare in una piazza e ammazzarmi davanti a tutti. Io non so perdere neppure alla partitina con gli amici e chi mi conosce lo sa”. Usa parole forti ai microfoni di Sky Sport Rino Gattuso, finito sul registro degli indagati della procura di Cremona nell’ambito dell’inchiesta sul Calcioscommesse. Con uno dei quattro arrestati, Francesco Bazzani, avrebbe scambiato degli sms. “Sono 13 sms ai quali non ho mai risposto. Bazzani lo conosce mezza serie A. E’ un amico come tanti, se non sbaglio ha una ricevitoria a Bologna, ma non ho mai parlato con lui di mettere a posto le partite. Mai”, assicura ‘Ringhio’. “Spero che il magistrato mi senta prima possibile per chiarire la mia situazione. Ma scherziamo? Ho una fondazione, ho dato un milione e mezzo di euro, non faccio pagare i bambini per fare calcio e che faccio? Vado a falsare le partite? Ma sarei pazzo…”. Gattuso ribadisce di non avere neppure mai scommesso da quando e’ vietato: “Nel 2002-2003 quando si poteva, facevo qualche scommessa, ma di queste cose qui non so nulla. Da quando non si puo’ piu’ scommettere non ho piu’ scommesso. Il problema e’ che mi contestano di aver truccato delle gare, io non so come si fa”. Questa la difesa accorata dell’ex centrocampista di Milan e Nazionale che racconta di aver saputo stamattina di quanto accaduto dalla moglie, visto che si trovava a Napoli per il corso da allenatore. “Non ho mai avuto contatti e nessuno in quasi 20 anni si e’ mai permesso di propormi di aggiustare una partita”, ha aggiunto, spiegando l’eventuale ruolo del suo migliore amico Salvatore Pipieri, finito anch’egli nell’inchiesta. “Penso che si sentissero per le magliette, per i biglietti, quando non rispondevo io rispondeva Salvatore, non ci sono altre spiegazioni”. Gattuso ha anche ammesso di non aver mai pensato che gli potesse capitare una cosa del genere (“fin quando non sbatti i denti non ci pensi”) e si consola per i tanti attestati di stima ricevuti: “Ho ricevuto tanti sms, a me la gente mi conosce, sanno come sono fatto e che tipo di persona sono”.

Derby Roma: Cancellieri: mai più partite di sera

derbyda Agi.it

Non possiamo assistere ad una guerriglia urbana, la sera e’ piu’ difficile”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, interpellata a margine della relazione del presidente della Corte Costituzionale, Franco Gallo, in merito agli scontri avvenuti a Roma lunedi’ scorso, in occasione del derby giocato di sera.
“Bisogna farlo in un altro orario – ha dichiarato il ministro – occorre un ripensamento, ha ragione il prefetto Pecoraro, e soprattutto occorre una maggiore presa di coscienza da parte delle tifoserie. Non e’ possibile che una partita diventi una guerra civile”.

FIAMME ORO: Europei di canottaggio. Dell’Aquila, De Maria e Goretti campioni nel 4 senza

da Polizia di Stato

L’Italia è campione d’Europa nel quattro senza pesi leggeri. L’armo azzurro,  composto per tre quarti da portacolori delle Fiamme oro, ha vinto la medaglia d’oro alla 59aedizione dei Campionati europei di  canottaggio, disputati a Varese dal 14 al 16 settembre.

Dopo aver vinto nettamente la semifinale, dominata dall’inizio alla fine, i canottieri delle Fiamme oro Armando Dell’Aquila, Luca De Maria e  Martino Goretti, insieme all’azzurro Alin Zaharia, hanno conquistato il titolo continentale al termine di una gara condotta con grande sagacia  tattica. Gli azzurri sono partiti bene, restando a ridosso degli inglesi fino a metà gara, quando hanno iniziato a forzare il ritmo per  tentare la rimonta. Ai 1.300 metri è terminato l’inseguimento con la conquista della prima posizione. Finale entusiasmante con gli inglesi  che hanno tentato il tutto per tutto senza però riuscire nel controsorpasso.

Alla fine è stato oro per gli italiani che hanno chiuso in 6’00″92 davanti  a Gran Bretagna, argento con il tempo di 6’01″74 e Serbia, bronzo in 6’05″46.

“Sapevamo che questa gara sarebbe stata molto più difficile della qualificazione – è stato il commento di Armando Dell’Aquila – Ci  siamo detti che la gara si fa dai mille metri in su. Siamo contenti di questo risultato, noi veniamo da periodo di forma molto buona, ma anche gli  inglesi lo erano. Noi abbiamo sbagliato un po’ la partenza, poi ci siamo rifatti”. Il neo campione europei ci tiene a fare dei ringraziamenti  particolari: “Alla mia famiglia, alle Fiamme oro ed al mio tecnico Valter Molea”.

Anche Martino Goretti ci tiene a dire la sua sulla gara: “Abbiamo fatto una bellissima gara, gli inglesi sono stati veramente tosti, non ci  mollavano più. Abbiamo lavorato sul passo e sugli attacchi, e alla fine l’abbiamo spuntata noi. Sono felice anche perché oggi ha  preso la medaglia, in una specialità molto dura, anche la miaragazza Giulia (Giulia Pollini, argento nel doppio, ndr)”.

Infine il commento del terzo canottiere cremisi, Luca De Maria: “Martino ne capisce di quattro senza, io ed Armando ci conosciamo bene, Alin si  è integrato al meglio. Buon feeling con la barca, dedico questo successo allo staff della federazione ed alle Fiamme oro che ci sostengono  sempre”.