Donazioni di sangue: le date di marzo

Anche nel mese di marzo continua l’attività di raccolta sangue dell’Associazione donatori e volontari personale della Polizia di Stato. L’invito a donare è rivolto a tutti i cittadini in buona salute e di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Per poter donare il sangue è necessario avere un peso corporeo non inferiore ai 50 chili e recarsi al prelievo a digiuno ma è possibile bere un caffè, un tè o un succo di frutta. Non è consentito ingerire latte e derivati.

Gli appuntamenti di marzo prevedono le città di Roma, Agrigento, Avellino, Genova, Napoli, Milano e Imperia:

ROMA
♦ VENERDÌ 4 MARZO
CASTRO PRETORIO
Via del Castro Pretorio, 5

♦ VENERDÌ 11 MARZO
ISTITUTO SPIRITO SANTO DELLE FIGLIE DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DI BUENOS AIRES
Via asinio Pollione, 5

♦ VENERDÌ 18 MARZO
POlO ANTICRIMINE TUSCOLANO
Via tuscolana 1550

♦ VENERDÌ 18 MARZO
ISTITUTO PER ISPETTORI DI POLIZIA DI STATO
Via santa BarBara, 94 nettuno

AGRIGENTO
♦ DA LUNEDÌ AL SABATO
OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO CENTRO TRASFUSIONALE
Contrada Consolida

AVELLINO
♦ MARTEDÌ 8 E DOMENICA 20 MARZO
OSPEDALE “MOSCATI” CENTRO TRASFUSIONALE
Contrada Amoretta

GENOVA
♦ MARTEDÌ 1 MARZO
VI REPARTO MOBILE
Via sardorella, 57 Bolzaneto

♦ VENERDÌ 18 MARZO
QUESTURA DI GENOVA
Via armando diaz, 2 lato Caravelle

NAPOLI
♦ VENERDÌ 18 MARZO
OSPEDALE “FONDAZIONE G. PASCALE” CENTRO TRASFUSIONALE
Via C. dei Cangiani, 1

MIlANO
♦ DAL LUNEDÌ AL SABATO
IRCCS OSPEDALE SAN RAFFAELE SERVIZIO DI IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE
Via olgettina, 60
Lunedì: 8.00/12.00 e 13.30/15.30; dal Martedì al Giovedì: 8.00/13.00; Venerdì: 8.00/13.00 e Sabato: 8.00/11.00

♦ DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ
OSPEDALE SAN CARlO
Via Pio ii, 3
ore 8.00/10.30 (il sabato su Prenotazione)

IMPERIA
♦ TUTTI I GIORNI DI MARZO
OSPEDALE DI IMPERIA AZIENDA usl
CENTRO TRASFUSIONALE
Via sant’agata, 31
ore 8.00/12.00

di Umberto Buzzoni

Il “caso” Regeni

E’ trascorso quasi un mese da quando Giulio Regeni, il 28enne ricercatore friulano scomparso la notte del 25 gennaio a Il Cairo, fu ritrovato privo di vita ai margini dell’autostrada, alla periferia della capitale egiziana: il corpo martoriato da atroci segni di tortura.

Un mese che non è stato sufficiente per fare un minimo di chiarezza su questo orrendo crimine; anzi, più passa il tempo, più il mistero si infittisce, anche a causa dell’ambiguo comportamento e delle “verità nascoste” delle autorità egiziane.

Circa il movente, infatti, sono ben cinque le diverse tesi sostenute in ordine di tempo dagli investigatori del Cairo: incidente stradale, rapina, omicidio a sfondo sessuale, uccisione per mano di spie dei Fratelli Mussulmani per creare imbarazzo al governo di  Al Sisi, vendetta privata connessa con il mondo della droga. Come se non bastasse, quindi, ora si tenta addirittura di gettare fango sulla vita privata del povero Regeni, nel tentativo ignobile di collegarlo allo spaccio e consumo di stupefacenti, tanto che già si vocifera dell’imminente arresto di uno spacciatore che bazzicava nel quartiere di al Dokki, dove il ricercatore viveva.

Menzogne su menzogne! Le uniche verità sembrano provenire dalla Procura di Roma: “Giulio Regeni frequentava persone del mondo universitario, non faceva uso di droghe (lo confermano i primi esiti degli esami tossicologici), conduceva una vita piuttosto ritirata al Cairo, non aveva contatti con persone equivoche, non aveva rapporti con servizi segreti italiani o stranieri. Giulio Regeni è stato ucciso da professionisti della tortura, persone esperte in crudeltà, per motivi legati al suo lavoro di ricerca”.

A questo punto, per sperare che si faccia luce sulla vicenda, non possiamo che affidarci all’inchiesta della procura capitolina; del resto, la cooperazione tra gli apparati di sicurezza egiziani ed il nostro team investigativo (Sco, Ros e Interpol), presente in loco sin dal 5 febbraio, è del tutto inesistente, se si considera che gli investigatori italiani non hanno possibilità di accesso ai documenti sonori e filmati, ai reperti medici, agli atti dell’inchiesta in possesso della Procura di Giza. Tra l’altro, nulla di quanto richiesto con una rogatoria ufficiale inviata da oltre dieci giorni per via consolare, è stato consegnato.

I pm romani, che, come sottolineato, in base agli elementi finora raccolti escludono tutte le ipotesi sul possibile movente fatte filtrare dall’Egitto, ora puntano ad avere il maggior numero possibile di dettagli sulla vita privata di Giulio Regeni. In questo contesto  sono state inoltrate richieste ai responsabili dei più diffusi social network, al fine di ottenere informazioni e password di alcuni profili del giovane ricercatore. Attraverso l’accesso a tali profili, infatti, si potrebbero acquisire ulteriori notizie sulla sua attività e le relazioni che intratteneva in Egitto ed altrove. Gli inquirenti ritengono, inoltre, che di rilevante importanza  sarebbe l’acquisizione dei dati relativi ai dispositivi gps collegati al telefono cellulare attraverso i social, telefono mai ritrovato dopo la scomparsa del Regeni.

Intanto, dovrebbe essere imminente il deposito della relazione completa sull’esame autoptico, effettuato dal professore Vittorio Fineschi dopo che la salma era stata riportata in Italia. Dalle prime indiscrezioni, pare che il povero Giulio abbia subito una tortura brutalmente metodica, che si è prolungata per sette lunghi giorni. La morte, infatti, sarebbe avvenuta non prima del 31 gennaio, in seguito a protratte sevizie.

Sul fronte politico-istituzionale, da registrare la dura presa di posizione da parte del ministro degli esteri Paolo Gentiloni, il quale, dopo l’ultima farneticante ricostruzione  fornita dal ministro dell’interno egiziano, così ha dichiarato: “Voglio essere chiaro ancora una volta, non ci accontenteremo di verità di comodo, tantomeno di piste improbabili come quelle che ho sentito evocare dal Cairo. Su questa vicenda, l’Italia semplicemente chiede a un Paese alleato la verità e la punizione dei colpevoli…pretendiamo e pretenderemo la verità: credo che lo dobbiamo alla famiglia e alla dignità del nostro Paese”.

Pier Ferdinando Casini, Presidente della Commissione Esteri al Senato, dopo aver premesso “Le torture inflitte a Giulio Regeni possono essere motivate solo da un gigantesco fraintendimento di chi ha ritenuto che avesse collegamenti con aree che cospiravano contro la sicurezza nazionale; ma questa è una palese sciocchezza: Regeni non era una spia, era uno studioso attento che agiva in un versante di società civile naturalmente scottante”, ha sottolineato “Chiediamo la verità sul caso Regeni non solo per la sua famiglia, colpita in modo indelebile, ma anche in nome del decoro e della nostra dignità nazionale”.

Amnesty Italia ha lanciato una campagna con l’hashtag: #verità per giulioregeni. “L’Egitto deve dare una risposta chiara all’Italia sul suo assassinio al Cairo. Non ci accontenteremo di niente di meno della verità: in quel paese, che sta subendo una pesante ondata repressiva e dove si stanno moltiplicando i casi di arresti arbitrari, sparizioni e violenze di natura politica, purtroppo la tortura è una prassi ancora molto utilizzata. Le nostre istituzioni non possono accettare risposte posticce. Lotteremo”. Così promette l’appello fatto firmare alcuni giorni fa agli studenti di scuole e università, nelle piazze e nei luoghi di cultura “finchè non sapremo come è morto Giulio”.

Di fronte all’ultima paradossale e grottesca ricostruzione fornita dalle autorità del Cairo, forte è stata anche l’indignazione della famiglia di Giulio Regeni: “Non accettiamo alcun tentativo di infangare la memoria di Giulio. Faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per giungere al pieno accertamento della verità e reagiremo ai tentativi di depistaggio da dovunque provengano”.

di Umberto Buzzoni

In memoria di Rosario Sanarico

E’ il pomeriggio di venerdì 19 febbraio; alcuni sommozzatori della Polizia di Stato stanno scandagliando le acque limacciose del fiume Brenta, in località Noventa Padovana, vicino alla chiusa di Stra, alla ricerca del cadavere di Isabella Noventa, la 55enne padovana scomparsa da circa un mese. E’ qui, infatti, che il suo ex fidanzato, il ballerino Freddy Sorgato, per sua stessa ammissione, nella notte del 16 gennaio scorso, dopo aver ucciso la donna, avrebbe gettato il corpo.

Per i sub della Polizia di Stato, di grandissima professionalità ed abituati ad affrontare il rischio, è normale routine; inoltre, il poliziotto che sta effettuando l’immersione è uno dei sommozzatori più qualificati: è Rosario Sanarico, da tutti chiamato affettuosamente “Sasà”, 52enne, Ispettore Superiore in forza al Centro Nautico e Sommozzatori di La Spezia, con un’esperienza trentennale nelle immersioni. Questa volta, però, accade l’imprevedibile, qualcosa non va per il verso giusto: dopo alcune ore di immersione, Rosario Sanarico rimane incastrato sul fondale del Brenta. I soccorritori impiegano 45 minuti per riportarlo in superficie. Sono attimi concitati, di grande tensione: il primo tentativo di rianimazione sul posto, l’arrivo delle autoambulanze, la corsa verso l’ospedale civile di Padova, il nuovo tentativo di rianimazione. Tutto inutile, il destino di Sasà è drammaticamente segnato: a distanza di alcune ore, il cuore dell’eroico sommozzatore cessa di battere a causa dell’asfissia prolungata.

E’ così che è volato via “Sasà”, il gigante buono del CNeS di La Spezia, eroe silenzioso, lasciando nello sconforto più totale parenti, amici e colleghi, ma soprattutto la moglie Antonella e i figli Alessio ed Annavera, rispettivamente di anni 7 e 26. L’Ispettore Superiore Rosario Sanarico era nato a Napoli il 10 ottobre 1963; entrato nella Polizia di Stato non ancora ventenne, nel 1984 era stato assegnato al Centro Nautico e Sommozzatori di La Spezia, dove aveva conseguito una lunga serie di abilitazioni professionali, che lo avevano portato ad assumere incarichi di crescente importanza nel Nucleo Sommozzatori.

Noto per la sua generosità e lealtà, oltre che per le spiccate qualità professionali, aveva svolto numerosi interventi in condizioni estremamente difficili, tra i quali, ad esempio, i soccorsi in occasione del naufragio della Costa Concordia. Il suo curriculum professionale vanta anche molti riconoscimenti ottenuti per l’attività svolta, tra cui l’Attestato di Pubblica Benemerenza “come testimonianza per l’opera e l’impegno prestato in interventi di protezione civile”.

Numerose le espressioni di cordoglio. Il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha inviato un telegramma al Capo della Polizia, nel quale, tra l’altro, si legge “Un pensiero commosso alla famiglia dell’Ispettore Superiore Sanarico e alla Polizia di Stato. Ancora una volta la dedizione e l’impegno delle Forze dell’Ordine non conosce limiti, anche a sacrificio della propria vita”. Il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, che conosceva personalmente il povero Rosario Sanarico, così lo ha ricordato: “Sono particolarmente colpito da ciò che è accaduto. E’ morto un operatore di grandissima professionalità; ho condiviso con lui la mia passione di subacqueo, ho fatto molte immersioni anche con l’ispettore che io chiamo ancora Sasà. Era un uomo molto generoso e bravo che, probabilmente, confidando nella sua bravura, ha messo a rischio la sua vita per il suo lavoro, per la sua divisa nella quale credeva profondamente”.

Il Questore di Padova, Gianfranco Bernabei, ha sottolineato: “La Polizia di Stato piange un suo grande eroe, un gigante buono con esperienza trentennale che si era offerto volontario con il suo consueto impegno e la forte motivazione che lo contraddistingueva, per partecipare alle ricerche del cadavere di Isabella Noventa, alla guida dei suoi uomini del Centro Nautico e Sommozzatori della Polizia di Stato di La Spezia. Un grande esempio del senso dello Stato e di dedizione al dovere che lo ha spinto a sacrificare la sua stessa vita. Siamo stretti intorno alla moglie Antonella e ai figli Alessio e Annavera in questo momento di grande dolore”.

Il Sindaco di La Spezia, Massimo Federici, ha deciso di proclamare per oggi, giorno delle esequie in forma solenne, il lutto cittadino. “La città di La Spezia – si legge in una nota dell’Amministrazione Comunale” – si stringe attorno alla famiglia e ai colleghi dell’ispettore Rosario Sanarico, partecipando alla grande commozione che la morte dell’ispettore del Cnes ha suscitato nella comunità e nell’intero Paese”. Il feretro di Rosario Sanarico, partito da Padova scortato da un equipaggio della Squadra Volante della Questura e da una pattuglia della Polizia Stradale del capoluogo veneto, è giunto nella camera ardente allestita nella Cappella del Centro Nautico e Sommozzatori della Polizia di Stato a La Spezia.

Come detto, oggi, alle ore 16.00, si terranno i funerali in forma solenne, alla presenza del Vice Capo Vicario della Polizia, Prefetto Luigi Savina, nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Pegazzano (La Spezia).

Addio Ispettore Superiore Rosario Sanarico, addio “Sasà”, amato figlio della Polizia di Stato, amato figlio di un Italia che ti sarà sempre grata per la tua nobiltà d’animo, per il tuo altruismo, per la tua generosità, per la tua dedizione al dovere e per il tuo spirito di sacrificio espressi fino alle estreme conseguenze.

Direttore Umberto Buzzoni

Cagliari: poliziotto ucciso dal cognato che tentava il suicidio

Funerali solenni e lutto cittadino domani a Soleminis, la cittadina che dista 15 chilometri da Cagliari, dove sabato 20 febbraio il sostituto commissario Maurilio Vargiu di 51 anni è stato ucciso, con un colpo di fucile, dal cognato.

Secondo la ricostruzione della dinamica, Gian Priamo Piras, cognato del sostituto commissario, aveva manifestato nella mattinata propositi di suicidio, imbracciando un fucile da caccia; la moglie, sorella di Maurilio Vargiu, ha immediatamente chiesto aiuto al fratello per far desistere il marito dal suo proposito.

Il poliziotto, nell’attesa dell’arrivo dei Carabinieri avvisati dalla sorella, è andato a casa del cognato che aveva già esploso un colpo di fucile, nel tentativo di uccidersi.

Vargiu, raggiunta l’abitazione del cognato, non ha avuto nemmeno il tempo di parlare con il cognato.

Quest’ultimo, infatti, alla vista del poliziotto che stava entrando in giardino ha esploso un colpo al volto del sostituto commissario. Piras, subito dopo, ha esploso verso di sé un altro colpo restando ferito.

Il sostituto commissario, in servizio dal 1988, lavorava nella questura di Cagliari e lascia una moglie e due figli.

fonte Polizia di Stato

Senza fissa dimora partorisce in strada grazie all’aiuto della Polizia e Papa Francesco offre ospitalità per un anno

Una clochard di 37 anni di nazionalità romena ha partorito per strada, alle due e trenta del mattino, su un marciapiede a Roma in Piazza Pio XII, proprio davanti alle colonne di San Pietro, grazie all’aiuto dell’agente Maria Capone, poliziotta dell’Ispettorato Vaticano distaccata a Roma dalla Calabria per il Giubileo.

Altri agenti del commissariato Borgo sono intervenuti schierandosi in circolo utilizzando delle coperte per offrire riparo e discrezione dopo la nascita della piccola in attesa dell’arrivo del 118. La madre e la neonata Irene stanno bene e sono ricoverate nel reparto di maternità dell’Ospedale Santo Spirito dove hanno ricevuto la visita degli agenti di Polizia e dell’elemosiniere del Papa, Padre Konrad Krajewski che ha rinnovato l’offerta di ospitalità di Papa Francesco, per lei e per la bimba, nella casa delle suore di Madre Teresa a Primavalle.

di Umberto Buzzoni

Ispettore fuori servizio e disarmato difende una donna e le sue figlie. Gesto eroico ma nessuno lo aiuta

Gli eventi si sono svolti alcune sere fa a Roma mentre una donna e le sue due bambine stavano passeggiando in Largo Orazi e Curiazi. In quel momento due moldavi stavano urinando sul marciapiede e alla vista della signora e le bambine hanno mostrato i genitali, insultando e ridendo.

L’Ispettore Capo di Polizia Dott. Fabrizio Rubbini del Commissariato Appio in Via Giovanni Botero, fuori servizio e disarmato, alla vista di quanto stava accadendo, è intervenuto immediatamente per intimare ai due moldavi di ricomporsi ma la reazione è stata violenta e senza rivestirsi si sono diretti verso l’Ispettore colpendolo con violenza e spaccandogli una bottiglia in testa.

Il tutto accadeva sotto lo sguardo di una trentina di persone presenti che non sono intervenute ne alle grida della signora ne per aiutare l’Ispettore Capo Dott. Fabrizio Rubbini quando è riuscito a rialzarsi e bloccare uno dei due moldavi.

All’arrivo delle pattuglie dei commissariati Appio e San Giovanni il moldavo 36enne C. A. è stato ammanettato e tre giorni fa è stato fermato anche D. S. moldavo 37enne. L’Ispettore è stato prontamente ricoverato in ospedale con una prognosi di 40 giorni per trauma cranico, rottura delle ossa nasali e distacco vitreo dell’occhio sinistro per cui è già stato sottoposto a due interventi.

L’Ispettore ha poi dichiarato “Ho agito istintivamente da padre, prima che da poliziotto. Ho fatto quello che avrebbe fatto qualunque papà, marito, fidanzato. Mi hanno sorpreso, pero’ l’indifferenza e l’immobilità della gente. Serve una maggiore coscienza civile. La donna che ha dovuto assistere a quegli atti osceni poteva essere la mamma, la fidanzata, la moglie di chiunque. Lo Stato siamo noi, e lo dico da cittadino. C’è bisogno di più senso di appartenenza“.

Come Direttore e amico auguro una pronta guarigione all’Ispettore Capo Dott. Fabrizio Rubbini, ringraziandolo per il gesto eroico compiuto che dovrebbe far pensare e scuotere l’indifferenza della gente e per tutte le occasioni in cui aveva già dimostrato il suo altruismo in passato mettendosi sempre a disposizione di chi ne avesse bisogno.

di Direttore Umberto Buzzoni

Donazione di sangue: le date di gennaio

L’Associazione donatori e volontari personale della Polizia di Stato continua l’attività di raccolta sangue anche nel mese di gennaio.

L’invito a donare è rivolto a tutti i cittadini in buona salute e di età compresa tra i 18 e i 65 anni. È essenziale recarsi al prelievo a digiuno. È possibile bere un caffè, un tè o un succo di frutta. Non è consentito ingerire latte e derivati.

Gli appuntamenti di gennaio sono previsti nelle città di Roma, Milano, Agrigento, Imperia, e Napoli:

ROMA
Venerdì 08 gennaio 2016

♦ Piazza del Viminale – ufficio relazioni esterne
Via De Pretis 95

♦ Direzione centrale polizia criminale – Servizio centrale di protezione
Via Dell’Arte 81

Venerdì 15 gennaio 2016

♦ Questura di Roma
Via di San Vitale 15

♦ Polizia stradale
Via Magnasco 60

♦ Agenzia delle dogane
Via Mario Carucci 71

Venerdì 22 gennaio 2016

♦ Dipartimento della protezione civile
Via di Vitorchiano 2

♦ Forte Ostiense
Salita del Forte Ostiense 15

Mercoledì 27 gennaio 2016

♦ Scuola elementare “G. Palatucci”
Via Pollenza 54

Giovedì 28 gennaio 2016

♦ 1° Reparto mobile
Via Portuense, 1680

♦ Centro polifunzionale – Scuola tecnica di polizia
Via del Risaro 192


 

MILANO

dal lunedì al sabato
Irccs ospedale san raffaele
servizio di immunoematologia
e medicina trasfusionale
via Olgettina 60
lunedì: dalle 8.00alle 12.00 e dalle 13.30 alle 15.15
dal martedì al giovedì: dalle 8.00 alle 13.00
venerdì: dalle 8.00 alle 13.00
sabato: dalle 8.00 alle 11.00

dal lunedì al sabato
Ospedale San Paolo
via di Rudinì 8
dalle 8:00 alle 11:00
sabato dalle 8.00 alle 12.00

dal lunedì al venerdì
Ospedale San Carlo
via pio II 3
dalle 8:00 alle 11:30


 

IMPERIA
tutti i giorni di gennaio 2016
ospedale di Imperia azienda usl centro trasfusionale
via Sant’Agata 31
dalle 8:00 alle 12:00


 

AGRIGENTO
venerdì 8 – 15 – 22 – 29 gennaio 2016
ospedale San Giovanni di Dio centro trasfusionale
contrada consolida


 

NAPOLI

venerdì 28 gennaio 2016
Ospedale “Fondazione G. Pascale” centro trasfusionale
via C. Dei Cangiani 1
E tutti i lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.00 alle 11.00


 

di Umberto Buzzoni

Calendario Date Novembre: Donazione di Sangue

fonte Polizia di Stato

L’Associazione donatori e volontari personale della Polizia di Stato prosegue con l’attività di raccolta sangue anche per il mese di novembre.

L’invito a donare è rivolto a tutti i cittadini in buona salute e di età compresa tra i 18 e i 65 anni. È essenziale recarsi al prelievo a digiuno.  È possibile bere un caffè, un tè o un succo di frutta. Non è consentito ingerire latte e derivati.

 

 

 

Calendario degli appuntamenti di Novembre:

Roma

    • Venerdì 13 novembre 2015 – 1°reparto volo della Polizia di Stato
      via del Mare,45 – Pratica di Mare Pomezia
    • Venerdì 20 novembre 2015 – Scuola di formazione e aggiornamento
      Corpo polizia Penitenziaria
      via di Brava, 99 – Roma
    • Giovedì 26 novembre 2015 – Polo investigativo
      via Torre di Mezzavia, 9 Roma
    • Venerdì 27 novembre 2015 – Polizia di frontiera Aerea
      via fratelli Wright, 40 Fiumicino
    • Lunedì 30 novembre 2015 – Scuola superiore di Polizia
      via Pier della Francesca, 3 Roma

Milano

  • dal lunedì al sabato – Irccs ospedale San Raffaele
    servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale
    via Olgettina, 60 – Milano
    lunedì: 8.00-12.00 e 13.30-15.15 – dal martedì al giovedì: 8.00-13.00
    venerdì: 8.00-13.00 – sabato: 8.00-11.00
  • dal lunedì al sabato – Ospedale San Paolo
    via di Rudinì, 8 – Milano
    dalle ore 8:00 alle ore 11:00 sabato 8.00/12.00
  • dal lunedì al venerdì – Ospedale San Carlo
    via Pio II 3 – Milano
    dalle ore 8:00 alle ore 11:30

Imperia

  • tutti i giorni di novembre 2015 – ospedale di Imperia azienda usl
    centro trasfusionale
    via Sant’Agata, 31 – Imperia
    dalle ore 8:00 alle ore 12:00

Agrigento

  • venerdi’ 6 -13-20-27 novembre 2015 – ospedale San Giovanni di Dio
    centro trasfusionale
    contrada Consolida – Agrigento

Napoli

  • venerdì 27 novembre 2015 – ospedale “Fondazione G.Pascale” centro trasfusionale
    via C. dei Cangiani, 1 – Napoli
    e tutti i lun merc e ven dalle 8.00 alle 11.00

Genova

  • mercoledì 25 novembre 2015 – Reparto mobile di Genova Bolzaneto
    via Sardorella 57 – Genova

di Umberto Buzzoni

Il Calendario 2016 della Polizia di Stato

fonte Polizia di Stato

fonte Polizia di Stato

Per la realizzazione del Calendario 2016 della Polizia di Stato il Fotoreporter Massimo Sestini, noto fotografo fra i vincitori del premio General News del World Press Photo of the Year di quest’anno, ha selezionato le più belle foto scattate anche da un elicottero, sotto il mare e da un castello.

I fondi raccolti con l’acquisto del calendario saranno destinati ai programmi Unicef per la protezione dei bambini in Sud Sudan, paese coinvolto in uno fra i più drammatici conflitti in corso.

Nel sito dell’Unicef vi sono le indicazioni per prenotare il Calendario. Basta inviare un’e-mail all’indirizzo corporate@unicef.it indicando il numero e tipologia di calendari richiesti, nome, cognome, indirizzo di consegna, cap e recapito cellulare e lo staff risponderà indicando l’importo complessivo da donare e il link a cui effettuare la donazione. Si riceverà il calendario nei primi giorni di dicembre all’indirizzo indicato nell’email.

 

di Umberto Buzzoni

Estonia accoglierà la quota prevista di asilanti provenienti dall’Italia

fonte Ministero dell'Interno

fonte Ministero dell’Interno

E’ stata ufficialmente sottoscritta con l’Estonia, la dichiarazione sull’accoglienza della prima quota di asilanti provenienti dall’Italia, nell’incontro di ieri al Viminale, tra il Ministro dell’Interno Angelino Alfano ed il Ministro dell’Interno della Repubblica d’Estonia, Hanno Pevkur.

Nel quadro delle recenti decisioni europee, nella Dichiarazione congiunta, l’Estonia conferma l’accoglienza della quota prevista di asilanti provenienti dall’Italia e il Ministro Pevkur ha dichiarato il suo impegno perché nelle prossime settimane il primo gruppo possa lasciare l’Italia alla volta dell’Estonia.

Alfano e Pevkur hanno poi sottolineato la necessità di un impegno rigoroso dell’Unione Europea riguardo la politica europea dei rimpatri, affinché resti in Europa solo chi ne ha effettivamente diritto, secondo i criteri di redistribuzione recentemente stabiliti.

di Umberto Buzzoni