La campagna della Polizia di Stato “Una vita da social” fa tappa in Francia

La campagna itinerante della Polizia di StatoUna vita da social“, organizzata e curata dalla Polizia postale e delle comunicazioni, quest’anno ha fatto tappa anche oltre il confine italiano di Ventimiglia. Il truck, con a bordo gli operatori della Postale, infatti è arrivato in Francia a Mentone dopo gli incontri in diverse località liguri.

Questo progetto dedicato agli studenti, insegnanti e genitori per sensibilizzarli sui pericoli dell’utilizzo della Rete è co-finanziato dalla Commissione Europea e nel corso delle due precedenti edizioni ha registrato incontri con circa 150 mila studenti, 25 mila genitori e quasi 11 mila insegnanti.

Giorgio Bacilieri, dirigente del Compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Genova, ha commentato “Quest’anno si è pensato di coinvolgere anche i giovani nativi digitali di Mentone, accomunati a quelli italiani da un utilizzo massiccio e, a volte, troppo spregiudicato dei social network. Siamo certi ha che in questa giornata di confronto internazionale ciascuno riuscirà ad accrescere ulteriormente le proprie esperienze.”

di Umberto Buzzoni

Estonia accoglierà la quota prevista di asilanti provenienti dall’Italia

fonte Ministero dell'Interno

fonte Ministero dell’Interno

E’ stata ufficialmente sottoscritta con l’Estonia, la dichiarazione sull’accoglienza della prima quota di asilanti provenienti dall’Italia, nell’incontro di ieri al Viminale, tra il Ministro dell’Interno Angelino Alfano ed il Ministro dell’Interno della Repubblica d’Estonia, Hanno Pevkur.

Nel quadro delle recenti decisioni europee, nella Dichiarazione congiunta, l’Estonia conferma l’accoglienza della quota prevista di asilanti provenienti dall’Italia e il Ministro Pevkur ha dichiarato il suo impegno perché nelle prossime settimane il primo gruppo possa lasciare l’Italia alla volta dell’Estonia.

Alfano e Pevkur hanno poi sottolineato la necessità di un impegno rigoroso dell’Unione Europea riguardo la politica europea dei rimpatri, affinché resti in Europa solo chi ne ha effettivamente diritto, secondo i criteri di redistribuzione recentemente stabiliti.

di Umberto Buzzoni

Lotta alla criminalità e al terrorismo alla V conferenza Europol

fonte Polizia di Stato

Il 23 e 24 settembre si è tenuta, a l’Aia nei Paesi Bassi presso la sede dell’Europol, la V Conferenza Annuale dei Capi delle Polizie Europee in cui per l’Italia era presente il capo della Polizia Alessandro Pansa.

Il prefetto Alessandro Pansa durante gli incontri con il direttore di Europol, Rob Wainwright, e il direttore del FBI americano, James Comey, ha parlato del contrasto al terrorismo, della minaccia del cyber crimine, della lotta alla criminalità organizzata e dell’aumento dei flussi migratori dal Medio Oriente e dall’Africa.

Nella sessione plenaria della Conferenza ha invece affrontato il tema dell’esposizione al rischio terrorismo a cui sono sottoposte le comunità vulnerabili con particolare riguardo per quelle ebraiche ed ha aggiunto che è necessario che le polizie europee facciano fronte comune utilizzando un approccio moderno e multidisciplinare e il direttore di Europol Rob Wainwright nel ribadire l’importanza dell’interazione tra le comunità vulnerabili e le forze di polizia, ha annunciato che Europol organizzerà al più presto una conferenza tra le comunità ebraiche e le polizie degli Stati membri dell’UE.

di Umberto Buzzoni

120 mila Rifugiati arrivati negli ultimi 2 anni saranno ricollocati negli Stati membri dell’Unione Europea

fonte Ministero dell'Interno

fonte Ministero dell’Interno

Ieri a Bruxelles nel Consiglio Straordinario Giustizia e Affari Interni è stata presa la decisione di redistribuire, i 120 mila rifugiati giunti negli ultimi due anni, tra gli Stati membri dell’Unione Europea.

Il Ministro Alfano ha commentato «Abbiamo avuto ragione su tutta la linea» «Qui hanno impiegato due anni a capire quello che era sotto gli occhi di tutti. Dovevamo lavorare come Europa nella prevenzione di ciò che sarebbe accaduto e invece siamo intervenuti con ritardo».

In merito alla precedente riunione del Consiglio in cui non si era raggiunto il consenso di tutti gli Stati membri sulla proposta ha poi dichiarato «Otto giorni fa non ci credeva nessuno» «abbiamo ottenuto quello che volevamo».

Infine per quanto riguarda chi non ha diritto all’asilo, migranti economici che sono giunti illegalmente, ha aggiunto «Adesso bisogna spiegare che se non funzionano i rimpatri» «ci troveremo al collasso. La nostra azione in Europa sarà, d’ora in poi, di dire rimpatri, rimpatri, rimpatri».

di Umberto Buzzoni

Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori: focus su Rom e discriminazioni razziali

fonte Polizia di Stato

fonte Polizia di Stato

Il workshop, organizzato a Roma dall’Oscad (Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori) e Consiglio d’Europa, presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nei giorni 10 e 11 settembre, è focalizzato sul confronto delle metodologie di approccio e avvicinamento in particolare alla comunità Rom e sull’importanza di un protocollo di intervento condiviso.

Il presidente dell’Oscad e vice capo della Polizia Antonino Cufalo ha aperto i lavori per fare il punto della situazione sulle fonti, i sistemi e le pratiche esistenti allo scopo di uniformare le procedure operative alle norme internazionali e migliorare l’assistenza che il Consiglio d’Europa fornisce agli Stati membri.

Nell’incontro inoltre si affronterà il tema della diversità e si condivideranno le migliori esperienze nel costruire un rapporto di fiducia tra le Forze di polizia e le comunità Rom e Sinti.

di Umberto Buzzoni

La Forestale, una polizia da salvare

Sembra che siamo arrivati all’ultimo atto per il Corpo forestale dello Stato, un corpo di polizia con quasi 200 anni di storia, specializzato nella tutela del territorio, della natura e dell’ambiente, che tutto il mondo ci invidia. Martedì 31 marzo è previsto il voto per la delega al Governo sulla riorganizzazione delle Forze di Polizia.

Il fatto che non esista un corrispettivo all’estero non dev’essere una ragione per cancellarlo, ma al contrario motivo di orgoglio per rafforzarlo e dargli lo spazio che gli spetta, in un Paese che affonda sotto il dissesto idrogeologico e la mancata manutenzione del territorio e che quindi ne ha immenso bisogno.

Perché lo si vuole fondere con la Polizia? Le motivazioni vanno dal “ce lo chiede l’Europa” a “bisogna ridurre i costi”. Quanto a quest’ultimo motivo, quanto costerebbe cambiare la struttura con tutto ciò che significa in termine di uniformi, livree dei mezzi e quant’altro?

Si potrebbero sprecare fiumi d’inchiostro e rivendicare ancora una volta i primati del nostro Paese per biodiversità, aree protette e ricchezza di patrimonio agroalimentare che giustificano l’esistenza del Cfs.

Temi di tale attualità e importanza che la politica del buttare “il bambino con l’acqua sporca” sembrano trascurare con rara superficialità. Diversa è, per fortuna, la percezione popolare della figura del Forestale che è sempre ritenuta, in ogni sondaggio, la più popolare insieme a quella del Vigile del Fuoco. In un momento in cui la fiducia nelle istituzioni è bassa, sempre più bassa, siamo sicuri di volerci sbarazzare proprio di quei pochi punti di riferimento che ha la gente?

La nostra Italia ha bisogno di un presidio sul territorio attento e vigile come quello che assicura la Forestale, senza la quale l’abbandono dei territori rurali, delle colline che rischiano di franare per la costituzione del nostro territorio ma soprattutto per l’incuria, proseguirebbe senza sosta.

La mia proposta allora è di sanare le contraddizioni esistenti, che nessuno vuole ignorare, e mantenere il Corpo forestale dello Stato nel suo ruolo e nella sua funzione. Non sono sicuro, piuttosto, che spetti al Cfs, quello che sempre più gli si chiede, ovvero di entrare negli stadi per mantenere l’ordine dei tifosi scalmanati o i controlli stradali per vedere se chi circola ha tutti i documenti in regola. Ecco, facciamo ordine, differenziamo, ma salviamo le differenze.

fonte La Stampa