CRIMINE E PROVENTI: SEQUESTRO DI OPERE D’ARTE A ROMA

Sequestro beni Diotallevi:anche opere d'arte per un mln eurodi Petula Brafa

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ed i Carabinieri del ROS di Roma hanno eseguito l’ordine di sequestro emesso dal Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di Ernesto Diotallevi, ex esponente della Banda della Magliana, nell’ambito di una “complessa ed insidiosa realtà economico criminale, caratterizzata dall’illecita accumulazione di utilitas in valore sproporzionato rispetto ai redditi lecitamente dichiarati”.

Il provvedimento riguarda una collezione pittorica di ben ventisette opere d’arte, stimabili per circa un milione di euro, a firma di Giacomo Balla, Mario Schifano e altri noti autori, reperite nell’abitazione in piazza Fontana di Trevi unitamente ad arredi e mobili d’antiquariato e ad altri dipinti di scuola romana, campana e francese dell’Ottocento e del Novecento; nonché le quote di due compagini societarie, con sede a Rimini ed a Fiumicino.

L’episodio attesta come il mercato dell’arte attragga non solo estimatori esperti del settore, ma anche imprenditori pronti ad investire ingenti liquidità disponibili.

Nel dispositivo, infatti, si legge come, nella fattispecie, le immobilizzazioni di carattere artistico siano state indotte “non tanto da esigenze estetiche, quanto soprattutto perché le opere d’arte, non essendo soggette a particolari registrazioni, in molteplici casi sfuggono ai provvedimenti ablativi emessi dall’Autorità Giudiziaria, rilevando la loro presenza solo in una fase successiva, all’atto dell’emissione di specifici provvedimenti che colpiscono l’indiziato di appartenere ad associazioni mafiose, ovvero che risulti vivere abitualmente con proventi illeciti”.

 

(fonte: huffington post)

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