Ergastolo al fondatore del mercato nero internet

Massima sanzione a New York per l’ideatore di “Silkroad“, rete illegale del deep web

Quando si parla di pericoli della rete o delle insidie del web, il pensiero va alle vittime dei comportamenti illeciti che proliferano in internet e a quei navigatori che, occasionalmente oppure quali frequentatori abituali, vengono appunto “irretiti” in commerci illegali, promesse illusorie di facili arricchimenti, compravendita di merce illecita, pratiche sessuali riprovevoli e molto altro ancora di tutto quello che è presente nel web e nel deep web.

I pericoli della rete tuttavia riguardano anche chi quei traffici illeciti li gestisce o addirittura li ha escogitati e architettati. E’ il recente caso di Ross W. Ulbricht, il 30enne ingegnere statunitense, bachelor of science in fisica alla University of Texas con un master alla Pennsylvania State University.

Ulbricht, giudicato colpevole in febbraio da una “giuria di suoi pari”, è stato infatti condannato il 29 maggio 2015 all’ergastolo dal tribunale federale di New York per sette capi d’accusa, dal riciclaggio di denaro sporco al traffico di droga, a reati informatici. Operando con lo pseudonimo di “Dread Pirate Roberts“, ha accumulato in commissioni un patrimonio di milioni di dollari effettuando in tre anni un milione e mezzo di transazioni con la moneta virtuale bitcoin. Fondatore di «Silkroad», sito considerato «il mercato nero del web» che vantava un fatturato mondiale da 200 milioni di dollari, Ulbricht vendeva illegalmente farmaci, narcotici, armi, documenti falsi e non solo. Il 13.7% del suo mercato era costituito dalla vendita di marijuana, 9% di droghe illegali, 7.3% di prescrizioni mediche, 2.6% di cocaina, 1.6% di metilenediossimetanfetamina (ecstasy), 1.5% di eroina. E ancora: beni piratati e servizi digitali di hackeraggio, formazione iniziale per hacker e un’intera categoria dedicata all’erotismo.

L’intraprendente ingegnere passerà dunque il resto della vita in carcere, una pena, quella dell’ergastolo, che potrebbe apparire eccessiva per reati non legati alla violenza o al sangue. Per la giustizia Usa tuttavia le azioni di Ulbricht avrebbero causato la morte di sei persone, quelle che sul sito ci andavano per procacciarsi sostanze stupefacenti, dall’eroina agli acidi.

L’insieme della azioni criminali ideate e gestite da Ulbricht sono state giudicate dal tribunale di Manhattan «terribilmente distruttive per il nostro tessuto sociale» e di qui la massima sanzione detentiva, un monito per chiunque si avvicini alla rete con scopi criminali, una rete densa di opportunità ma anche di pericoli, per le vittime e per i carnefici.

fonte Ministero dell’Interno

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