GIALLO DI ROBERTA RAGUSA: Trovati reperti attribuibili alla donna: il giallo finalmente ad una svolta?

robertaragusadi Grazia De Marco

Dopo più di un anno, finalmente, la verità sulla scomparsa di Roberta Ragusa potrebbe essere veramente vicina.  Lo scorso 15 Marzo, infatti, una notizia lanciata da Tgcom 24 rivelava che alcuni reperti, quasi sicuramente appartenuti alla donna, sarebbero stati ritrovati 15 giorni addietro in una località situata tra la zona di confine tra San Giuliano Terme e Calci ed ora sarebbero nelle mani degli inquirenti.

Non sappiamo ancora quale sia la natura di questo ritrovamento: se oggetti appartenuti alla donna, vestiti o altro materiale comunque a lei attribuibile.                                                                                                              I Carabinieri del Reparto Operativo di Pisa, guidati dal Colonnello Gianni Fedeli e dal Capitano Michele Cataneo, mantengono sull’argomento il massimo riserbo non dando né conferme né smentite, mentre il Procuratore Ugo Adinolfi ha dichiarato di “…non avere nulla da dire….”.

Gli unici commenti sull’argomento sono arrivati da Roberto Cavani, difensore del marito di Roberta, Antonio Logli, il quale ha espresso tutto il suo scetticismo riguardo a queste ultime novità che, secondo lui, sarebbero riconducibili ad una  fuga di false notizie. In attesa di possibili nuovi sviluppi, resta comunque la sensazione che l’inchiesta possa condurre, in tempi relativamente brevi, ad una svolta.  Nel frattempo, infatti, si  sarebbero aggiunti nuovi elementi  che gli investigatori stanno valutando, come i particolari forniti da un supertestimone, il quale, la notte della scomparsa, avrebbe visto un uomo ed una donna  litigare violentemente davanti a casa di Antonio e Roberta.

Negli ultimi giorni le ricerche della donna si erano intensificate con battute, sia nella provincia di Pisa, sia in quella di Lucca, soprattutto nella zona del parco di Migliarino-San Rossore e  nel lago di    Massaciuccoli.  Da mesi gli investigatori sono  convinti che la donna sia morta e ormai sperano di ritrovarne solo il corpo o quel che ne resta. L’unico indagato, per omicidio e occultamento di cadavere, rimane il marito della vittima, Antonio Logli, il quale, tuttavia, ha sempre affermato di avere numerosi alibi a suo favore.

Intanto, subito dopo Pasqua, sono previsti moltissimi interrogatori, a cominciare dalla cerchia di amici e parenti della famiglia, che si concluderanno con l’esame dell’indagato.

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