OMICIDIO AD AVERSA: ragazzo 15enne muore per una coltellata al cuore

20130408_corteo-emanueledi Grazia De Marco

Ancora un episodio di violenza, che coinvolge minorenni, avvenuto ad Aversa durante il fine settimana. La vittima si chiamava Emanuele di Caterino di 15 anni, morto per una coltellata al cuore, mentre altri quattro suoi giovani amici sono rimasti feriti in maniera non grave nel corso dell’aggressione.   I cinque ragazzi, poco dopo la mezzanotte, si erano radunati nelle adiacenze di un ufficio postale, nei pressi del famoso locale “Le Bistrot” e,  improvvisamente, sono stati aggrediti dal 17enne Agostino V., che è riuscito a ferirli tutti e ad uccidere Emanuele.

Dai primi accertamenti dei Carabinieri, intervenuti sul posto, pare che all’origine dell’omicidio ci sarebbe una banalissima lite tra coetanei, poi degenerata  per questioni che vedrebbero coinvolte alcune ragazze, ma lo scenario è ancora tutto da approfondire. Al momento gli investigatori stanno ancora cercando di ricostruire  l’esatta dinamica dell’accaduto, grazie anche al racconto di due testimoni molto importanti, amici delle vittime, che si trovavano in Via De Chirico quando è scoppiata la rissa.

Gli inquirenti starebbero anche verificando presunti legami di parentela dei cinque giovani coinvolti con pregiudicati del posto, vicini alla malavita organizzata.                                                                                                                               Di Caterino era infatti il nipote di Gaetaneo Iorio, esponente del Clan Schiavone, mentre altri due ragazzi  feriti sono, rispettivamente, nipoti di Michele Zagaria e di Salvatore Nobis, elemento di spicco della fazione facente capo allo stesso Zagaria, ma, al momento, queste parentele non sembrerebbero aver avuto un peso nel movente. L’assassino, che lavorava presso l’azienda agricola del padre e certamente conosceva la vittima, è stato immediatamente arrestato dai Carabinieri, ai quali  ha riferito di “non ricordare nulla”, ma il GIP del Tribunale dei Minorenni di Napoli, Piero Avallone, ha già convalidato il fermo per omicidio volontario, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti. Agostino V. si è presentato al Giudice con il volto tumefatto, sostenendo di essersi difeso da un atto di bullismo, tanto che il suo avvocato difensore, Mauro Iodice, ha chiesto di acquisire le immagini di alcune telecamere posizionate ne pressi del locale dove è avvenuta l’aggressione, perché le stesse potrebbero fornire elementi decisivi per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Emanuele frequentava la I E del Liceo Scientifico Enrico Fermi ed era da tutti considerato un ragazzo pieno di vita, sempre allegro e con un sorriso da “fare invidia al mondo”.   I compagni di classe e gli amici, che sembrano non darsi pace per la morte del loro compagno, hanno organizzato una fiaccolata per ricordarlo e soprattutto per esprimere tutto il loro dolore e la rabbia che provano nei confronti dell’autore dell’omicidio, che non perdoneranno mai.

Taggato , , , , . Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi