Sicurezza, in arrivo gli spray al peperoncino per gli agenti di Roma

di Repubblica

Da lunedì inizieranno i corsi di formazione per gli agenti: “Potranno essere usati solo in ambito cittadino”

Via libera all’impiego dello spray al peperoncino nei servizi di ordine pubblico. Una sperimentazione di sei mesi partirà per i reparti mobili della polizia di Roma e Napoli. I corsi di formazione per gli agenti partiranno da lunedì. Lo prevede una circolare del Viminale. La sperimentazione, precisa la circolare, “dovrà essere svolta solo in ambito cittadino e limitatamente” a Roma e Napoli, “per essere eccezionalmente estesa, in situazioni contingenti di necessità ed urgenza che saranno valutate “di volta in volta, nell’ambito dei Comitati di ordine e sicurezza pubblica”.

L’impiego del dispositivo, sottolinea ancora il documento, “riguarda situazioni di ordine pubblico ove sia necessario il ripristino della legalità, nel caso vi sia un’azione volta alla resistenza attiva, minaccia, o violenza verso le forze di polizia. Ciò implica che ogni tentativo di negoziazione, mediazione o dissuasione verbale sia fallito”.

Gli spray da sperimentare sono due differenti modelli: ad ogni squadra verranno assegnati un massimo di 5 dispositivi di un modello da utilizzare per un periodo di tre mesi ed il secondo modello per i successivi tre mesi. In ogni squadra verrà individuato un singolo operatore che verrà dotato dello spray, anche se la formazione riguarderà tutti i componenti della squadra.

A Napoli verranno formati 480 poliziotti, a Roma 650. Lo spray destinato ai servizi di ordine pubblico ha una gittata di 8 metri, superiore a quella limitata a 3 metri prevista per gli altri reparti. La sperimentazione, precisa la circolare, “dovrà essere svolta solo in ambito cittadino e limitatamente” a Roma e Napoli, “per essere eccezionalmente estesa, in situazioni contingenti di necessità ed urgenza che saranno valutate “di volta in volta, nell’ambito dei Comitati di ordine e sicurezza pubblica”.

Positivi i commenti dei sindacati di polizia. “Ci siamo dichiarati favorevoli – ha ricordato Daniele Tissone, segretario del Silp Cgil – alla sperimentazione in quanto vengono definiti gli ambiti di applicazione ed anche in ragione del fatto che si trattasi di strumenti di dissuasione limitatamente inabilitanti al contrario del Taser. Positivo anche il fatto – aggiunge – che i dispositivi verranno impiegati solo in caso di estrema ratio e nel corso di situazioni eccezionali quando ogni altro tentativo abbia dato esito negativo”.

Anche Valter Mazzetti, segretario generale dell’Ugl polizia, vede “con favore la sperimentazione dello spray, come tutto ciò che possa aiutare gli operatori della sicurezza ad evitare il contatto fisico. A causa del blocco del turn over – ricorda poi – l’età media degli uomini impegnati nei servizi di ordine pubblico si sta alzando e diventa sempre più indispensabile evitare di arrivare a un qualsiasi scontro. Quindi ben venga questo nuovo strumento, come ci auguriamo che al più presto possa partire la sperimentazione della pistola Taser da fornire a chi effettua il servizio operativo”.

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